...bisogna vedere innanzitutto la "qualità" del TPL della "Firenze del barocco", intesa come frequenza del servizio, percorsi serviti, rispondenza alle esigenze dell'utenza e della mobilità cittadina, stato del parco rotabile e qualità professionale del personale, esistenza o meno di corsie preferenziali
...tutta una serie di fattori che contribuiscono a determinare la qualità del trasporto pubblico, e di conseguenza ad "attrarre" nuovi utenti potenziali verso quella che ormai con un neologismo anche troppo abusato si chiama "mobilità sostenibile". Certo che se in casi come Messina e Sassari l'inaugurazione dei nuovi vettori di trasporto pùo avere determinato un nuovo "filing" tra abitanti e TPL locale, è tutto il resto che fa la qualità e la relativa "appetibilità" o meno, dei trasporti locali. Cioè, passato l'effetto "giro di giostra" degli esordi dei nuovi servizi, tutto può ridimensionarsi se non tornare con i dati quantitativi di utenza poco lusinghieri dello stato antecedente (mezzi semi-vuoti), se non si rapportano e "connettono" con il resto della rete esistente e, sopratutto, con una politica di nuovi PUT (Piani Urbani del Traffico) adeguati alla morfologia ed alle esigenze locali, anche guardando i futuri sviluppi delle singole realtà...