L'attuale progetto del Comune di Bologna è definibile come spezzatino. C'è un Civis, ancora a livello potenziale, che dal centro va verso est, un people mover, su carta, che collega solo due punti della città e un pezzo di metropolitana in parte sotterranea lungo nessuna direttrice di forza. Non c'è un progetto organico. Non ci sono competenze in campo tali da definire un sistema di ampio respiro, giocato in chiave sostenibile, che possa servire l'area metropolitana. A Bologna siamo prigionieri di una lobby affaristico culturale. Non abbiamo visto nulla di positivo negli ultimi cinque anni di Cofferati e non vedremo nulla di positivo nei prossimi cinque anni del grigio Delbono.