Nella mia ex città Cremona, in cui le linee del trasporto pubblico urbano sono sempre state indicate con numeri dai tempi del tram, negli anni 10 del 2000 si è deciso di fare una grande e pessima rivoluzione della rete. I numeri sono stati sostituiti da lettere, e le linee drasticamente peggiorate con l'orario estivo del 2013. Prima di questa rivoluzione c'era stata la proposta di sostituire i numeri con i colori, ma un gruppo di daltonici protestò e di questa prima finta novità non se ne fece nulla. E per distinguere le linee con diverse varianti c'è stata anche la combinata lettere + numeri. Ma alla fine le attuali linee con le lettere, sono grossomodo le stesse di 20 anni fa ai tempi della municipalizzata. Ad esempio una delle linee più importanti, la E, era il 2, e prima ancora era il filobus 1. Le circolari F e M, prima erano 5 e 15, e ai tempi della municipalizzata erano il 5BLU e 5ROSSO. In questi due casi di soppressione di linee importanti, pur di non far vedere l'errore, anziché chiamarle con il nome originale che hanno avuto da sempre, hanno avuto dei nuovi nomi. Anche la mia nuova città, Brescia, ha avuto un ventennio a cavallo tra anni 80 e anni 00 del 2000, in cui le linee, prima indicate con numeri, sono state lettere e, nelle varianti, lettere + numero 1. Nel vostro caso, da quello che ho potuto apprendere, si tratta di rendere figo, in maniera errata, quello che c'era già, facendo vedere che si fa qualcosa di nuovo ed ecologico, senza nella realtà fare davvero cose nuove. Non mi risulta che ad esempio siano stati inseriti nuovi mezzi, inserito del bifilare nuovo, o creato un servizio completamente diverso, aggiuntivo ed innovativo rispetto alla linea 31. Questo secondo me non
è assolutamente trasporto pubblico, nemmeno ecologia, ma del banalissimo marketing.