E' bene ricordare un particolare non da poco: qualora si decidesse di impostare, dopo l'effettivo avvio, una cadenza periodica, non importa se mensile, trimestrale o altro, la pubblicazione va registrata presso il Tribunale della città dove è edito, altrimenti sarebbe "contra legem". L'unico modo per evitare il tutto è quello di specificare sulla testata il termine "aperiodico", cioè facendolo uscire occasionalmente, senza una scadenza fissa. A tal proposito, cito una mia personale esperienza remota: dopo la maturità, rimasi in contatto con la mia vecchia scuola per un altro paio di anni in quanto ero redattore del giornalino interno che, sia pur distribuito gratuitamente agli alunni, era regolarmente stampato in tipografia e non era registrato al Tribunale di Napoli. Un mio amico, ex alunno e redattore anche lui, ed attualmente cronista del Mattino, suggerì la "dritta" della aperiodicità per ovviare all'inconveniente, e credo che questo debba valere anche se il giornale fosse pubblicato nel solo formato elettronico via web.