Dovrebbe essere stata riportata in Emilia per la trazione di treni speciali, ne avevo già fatto accenno nella pagina precedente, dove c'è la foto da me scattata nel 1998.
A proposito della salsedine richiamata dall'articolista de "Il Mattino": tutte le locomotive prima della chiusura del museo erano ricoperte di olio (specialmente quelle a vapore) per diminuire l'impatto dell'aria di mare con l'acciaio. Dello stesso male hanno sempre sofferto i tram del deposito San Giovanni, mentre quelli "di stanza" a Fuorigrotta si sono sempre mantenuti preservati dalla ruggine (la riprova più tangibile si ebbe osservando i tram caricati per la demolizione nel 1997, dopo 17 anni di permanenza sotto i capannoni). Ah, se se ne fosse trattenuto un altro paio... ma questa è un'altra storia.
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