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I nuovi tram di Venezia

Ultimo Aggiornamento: 09/01/2018 17:05
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08/08/2005 16:53
 
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tranviere junior
Riprendono i lavori
Ciao a tutti,
questa settimana sono ricominciati i lavori per il Translohr di Venezia al capolinea di Via M.te Celo a Favaro Veneto, tra continue proteste di cittadini, negozianti ecc. (come sempre avviene!).
Ancora non è chiaro come il mezzo arriverà a Venezia visto che il Ponte della Libertà è già ora stretto e non permette di installare la terza rotaia senza impattare sul già caotico traffico della SS11 (che nel tratto finale percorre appunto detto ponte).

Alcuni articoli del Gazzettino sono sotto allegati.

Da abitante di Mestre ho molte perplessità su questo progetto, che ormai appare "raffazzonato" e che rischia di diventare una cattedrale nel deserto (dei trasporti veneziani).

Oltre a ciò l'eperienza, per ora negativa, di Padova e la poca conoscenza del sistema Translohr in esercizio reale (quindi non su un circuito di prova) aumentano i miei dubbi.

Sarebbe a mio parere stato molto meglio un tram "tradizionale" anche se, vista la particolare urbanistica "complessa" di Mestre, il filobus rimane a mio parere il mezzo più idoneo.

Ciao
Federico
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«Ci incateneremo davanti alle ruspe»
La protesta dei commercianti a Favaro per i cantieri del tram senza assicurazioni

"Sono stati riaperti, con sette mesi di ritardo, i lavori del tram , rispetto ai quali nutriamo molta preoccupazione dovuta alle incertezze che questa opera comporta sia per quanto riguarda la riorganizzazione della mobilità pubblica e privata, sia per quanto attiene ai disagi riguardanti i tempi dei cantieri".
Comincia così la lettera inviata dai commercianti e dagli artigiani di Favaro al sindaco Massimo Cacciari, all'assessore alla mobilità Enrico Mingardi, all'assessore al commercio e artigianato Giuseppe Bortolussi e al presidente della Municipalità di Favaro Gabriele Scaramuzza, all'indomani della riapertura dei cantieri per la realizzazione del primo troncone della linea tranviaria.

"Del tram sappiamo solo da dove parte, mentre rimane l'incognita del dove arriverà - continua la lettera.Costruire un sistema di trasporto pubblico senza dare certezze ai cittadini e alle attività commerciali ed artigianali distribuite nel tessuto urbano, genera allarme e preoccupazione tra i residenti del nostro quartiere e tra i lavoratori del settore commerciale e artigianale".

La lettera degli operatori economici di Favaro continua formulando alle autorità alcune domande per le quali viene esplicitamente chiesto un pubblico riscontro."Come sarà garantito il trasporto privato lungo le strade dove scorrerà la tranvia? Ci saranno cambiamenti strutturali e funzionali nelle strade interessate dal passaggio del tram ?

Quali incentivi e risarcimenti sono previsti per le attività commerciali ed artigianali che esercitano lungo il tracciato della rete tranviaria?Quali indennizzi o attività alternative sono state previste per risarcire eventuali lavoratori del settore dal calo di lavoro dovuto a quest'opera? Ci

sono certezze in merito alla durata dei cantieri? Le nostre preoccupazioni potranno tradursi in azioni di pubblica protesta - aggiungono - pur di salvaguardare la nostra qualità di vita, il nostro lavoro e le nostre attività.Siamo pronti ad incatenarci davanti alle ruspe - minacciano i commercianti e gli artigiani di Favaro - qualora permanga questo clima di incertezza e non ci vengano fornite risposte precise, entro il prossimo 20 di agosto, alle domande che abbiamo posto.Visto che tra la gente c'è molta perplessità su quali siano i reali vantaggi che apporterà il tram - conclude la lettera degli operatori favaresi - non sarebbe forse meglio fermare definitivamente i lavori finché si è in tempo?"

Mauro De Lazzari

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Battistelli (Forza Italia): «Progetto da rivedere per la linea tranviaria»


(M.D.L.) "Il sindaco Cacciari non si lasci condizionare da chi ha voluto ad ogni costo questo assurdo progetto che è stato ideato da qualcuno che non vive e non conosce la quotidianità dei cittadini e delle categorie produttive". L'appello parte dal capogruppo di Forza Italia della Municipalità di Favaro Ugo Battistelli, il quale si rivolge al primo cittadino invitandolo a rivedere integralmente il progetto di costruzione della linea tranviaria. "Dopo le recenti dimissioni del direttore della Pmv - scrive Battistelli - si evidenzia nell'opinione pubblica la convinzione sempre più netta che tutto il progetto sia stato impostato senza alcun serio studio di fattibilità da parte della passata amministrazione, ma solo per fini di propaganda elettorale. Non si spiegherebbe altrimenti il fuggi fuggi di dirigenti e amministratori che non vogliono essere chiamati a rispondere di un progetto nato male e destinato, al pari del ponte di Calatrava, a diventare una storia senza fine. Il progetto del tram , così come è stato ideato - continua Battistelli - ha un tracciato che scorre su strade strette dove già due auto fanno fatica a transitare, senza contare il grossissimo problema dell'attraversamento del ponte di San Giuliano. Abbia il coraggio signor sindaco di azzerare tutto - conclude il capogruppo di Forza Italia - e valuti soluzioni alternative, quali, ad esempio, il filobus ecologico, un mezzo di trasporto pratico, che come il tram rispetta l'ambiente, ma sicuramente meno costoso della rete tranviaria".

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Tram, a Favaro i lavori ripartono in ritardo
Ieri rappresentanti della Municipalità e tecnici hanno incontrato gli abitanti, che hanno esposto le loro perplessità

Con duecento giorni di ritardo sono ripartiti ieri a Favaro i lavori per la realizzazione della rete tranviaria.
Da Via Monte Celo, punto scelto per attestare il capolinea e realizzare l'area di deposito dei tram ed il reparto officine, il cantiere si sposterà ora in direzione di Mestre per posare i primi 150 metri di rotaia nel tratto di Via Triestina che arriva fino a Piazza Pastrello.

Anche se ancora non è stato sciolto il nodo a cui va addebitata per gran parte la causa del ritardo fin qui accumulato, ossia stabilire chi dovrà sostenere l'onere per lo spostamento dei servizi sotterranei, i lavori del lotto "B" sono, dunque, ugualmente ripartiti.

Come è facile immaginare adesso cominceranno i veri problemi, perché il cantiere, d'ora in avanti, opererà nel cuore della città interferendo, inevitabilmente, con la quotidianità urbana.

Per cercare di attuare misure efficaci allo scopo di contenere i disagi determinati dall'operatività, ieri pomeriggio la commissione Lavori pubblici della Municipalità di Favaro ha organizzato un pubblico incontro alla presenza dei tecnici di Pmv, Actv e Vesta.

Non tutti i sottoservizi dovranno essere spostati - è stata la prima risposta.

Rete telefonica, rete elettrica e condutture fognarie rimarranno, infatti, dove sono e solo le condotte del gas e quelle dell'acqua saranno sistemate sotto i marciapiedi di Via Triestina.

I tempi per interrare le tubature di acqua e gas saranno di cinque settimane, mentre quelli relativi alla successiva realizzazione della "soletta" di cemento ed alla posa della rotaia tra Via Monte Celo e Piazza Pastrello, dureranno ventotto settimane.

Serviranno, dunque, otto mesi, a partire da subito dopo ferragosto, per completare il primo troncone.

Il tratto di strada interessato dai lavori diventerà, nel frattempo, un senso unico in direzione di Mestre.

Qualche disagio, pertanto, lo subirà solo chi dovrà affrontare il percorso inverso perché sarà costretto ad alcune deviazioni attraverso l'abitato di Favaro.

Gli autobus della linea 4 barrato e della linea 15 subiranno variazioni di percorso solo nella fase di ritorno da Mestre.

Giunti, infatti, in Piazza Pastrello verranno fatti deviare per Via Altinia, Via Claudia, Via Agnoletti, Via delle Muneghe e Via Monte Celo dove il 4 barrato si attesterà, mentre la linea 15 proseguirà normalmente in direzione dell'aeroporto e di Cà Noghera.

Il pubblico presente ha sollevato, tuttavia, più di qualche perplessità.

È stato sottolineato come, aldilà dei dati forniti per realizzare i primi 150 metri, non ci sia certezza alcuna sulle successive fasi del progetto.

Qualcuno ha chiesto lumi, ma non c'è stata risposta, su dove dovranno transitare i pedoni durante i lavori di interramento delle condotte di acqua e gas, visto che i marciapiedi diventeranno intransitabili.

Dubbi ed incertezze sono state manifestate relativamente ai cambiamenti strutturali e funzionali che subiranno le strade interessate dal passaggio del tram e le modificazioni che saranno apportate alla mobilità complessiva; al pericolo per bici e motocicli rappresentato dalle rotaie della rete tranviaria e ai disagi che i cantieri arrecheranno a tutte le attività economiche distribuite lungo il percorso.

È stato chiesto, infine, un incontro pubblico urgente con tutti gli assessori interessati dal progetto del tram .

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[Modificato da fferrab 08/08/2005 16.54]


Ciao a tutti
FF
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