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I NUOVI TRAM DI BERGAMO

Ultimo Aggiornamento: 17/11/2014 17:31
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21/08/2011 19:51
 
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apprendista tranviere
Sicurezza dei trasporti
Il problema della sicurezza dei trasporti deve essere affrontato, non in modo emotivamente esasperato, ma nell’ambito di una visuale globale tenendo conto che l’obiettivo non deve essere quello di eludere la responsabilità specifica per eventuali incidenti, ma quello di ridurre al massimo la probabilità che gli incidenti avvengano. Nei sistemi ferroviari ad altissimo livello tecnologico (Alta Velocità, Metropolitane automatiche, ecc.) la sicurezza è affidata completamente alla tecnologia, che è in grado anche di supplire ad eventuali errori umani; nei sistemi ferroviari normali la sicurezza fa affidamento anche sull’attenzione e sulla professionalità di operatori adeguatamente addestrati ad agire nel rispetto di un sistema rigoroso di regole precise, tecnologicamente supportato. Nel sistema stradale, invece, la sicurezza è affidata pressoché esclusivamente alla disciplina e all’attenzione degli utenti della strada. La “marcia a vista”, in altre parole è la regola; anche il sistema tranviario, in quanto utilizzante le strade, non può che essere espletato in tal modo. Chi giudica inaccettabile la “marcia a vista”, ritenendo inconcepibile che la semplice distrazione di un conducente possa avere gravissime conseguenze, non può che perorare ……la totale abolizione della circolazione stradale (automobili, motociclette, autocarri, autobus, tram, ecc,)! Si deve pensare infatti che, se un conducente è distratto a tal punto da non accorgersi di un semaforo rosso, a maggior ragione non si accorgerà in tempo di un ciclista che sbuca da una laterale con diritto di precedenza, di un pedone in procinto di attraversare sulle strisce pedonali, così da rappresentare un vero e proprio pericolo pubblico.
Molteplici sono gli effetti perversi di una concezione non globale del principio della sicurezza. Propongo un esempio. Supponiamo che per realizzare un determinato fine si possano usare due strumenti (“A” e “B”), entrambi reperibili in commercio e con costi abbastanza simili; lo strumento “A” ha però un livello di pericolosità 10 volte superiore a “B”. Supponiamo ora che venga individuato un perfezionamento che consente di ridurre ulteriormente del 50% la pericolosità dello strumento “B”, a prezzo però di un aumento dei costi del 100%. Cosa succede se le Autorità, nel nobile intento di migliorare la sicurezza, decretano che solo con quell’accorgimento lo strumento “B” può essere commercializzato? La previsione è facile: di fronte ai costi proibitivi dello strumento “B”, la gente tenderà a ricorrere allo strumento “A”, che è 10 volte più pericoloso! E’ questo che succede quando si subordina la costituzione di un capace servizio di trasporto pubblico su ferro all’adozione di costosissimi interventi strutturali per ridurre al massimo la possibilità di incidenti provocati da questo mezzo; se il risultato di questa precauzione è quello, di fatto, di rinunciare a una sollecita realizzazione dell’opera, molta gente si vedrà costretta a continuare ad andare in automobile o in moto con rischi di gran lunga maggiori!
Inoltre: è vero che il tram, a causa dell’impossibilità di sterzare, è, di una certa percentuale, più soggetto ad incidenti dell’autobus; il sistema tranviario, tuttavia, ha una capacità di smaltire domanda di trasporto di gran lunga maggiore. Se dunque una città, allo scopo di evitare quel margine di maggiore incidentalità, decide di espletare il trasporto pubblico con autobus anziché con tram, riuscirà a soddisfare una quota minore di domanda di mobilità; la quota non soddisfatta sarà per forza di cose smaltita in gran parte con mezzi individuali, con corrispondente maggior rischio tenendo anche conto che sarà meno possibile liberare zone della città dalle automobili. Una dimostrazione? Nei centri commerciali di Mannheim, Karlsruhe e Friburgo, pressoché chiusi alle automobili, ma con un intenso traffico tranviario, presi insieme, avvengono ogni anno meno incidenti che nel solo centro commerciale di Bergamo, senza tram, ma con un intenso traffico automobilistico.

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