La dipartita di Riccardo Pazzaglia
Il luttuoso evento ha reso anche me particolarmente triste. I suoi scritti, i suoi interventi televisivi, le sue partecipazioni comne attore a tanti spettacoli e film, mi sono passati velocemente in rassegna nella mia mente dandomi un senso di malinconia. Lo evocai nel TdS del 5/6/05 quando parlando di Piazza Cavour, ricordai in forma anonima le sue memorie di quando fanciullo vi aveva trascorso "il più bel terremoto della sua vita". Solo un artista dotato di sarcasmo ed ironia, poteva trasformare un evento catastrofico in una festa. Il vicino rione Sanità aveva visto la sua fanciullezza ed adolescenza, a pochi passi dal palazzo Totò. Insomma un napoletano DOC e verace.
Difficilmente qualcuno potrà emulare il suo talento.