Ecco un paio di foto del periodo immediatamente successivo alla fine della guerra, da come si puo' desumere dal compensato al posto dei vetri sui finestrini, quando il trasporto privato era ancora qualcosa di la' da venire:
Largo Cairoli, linee tranviarie periodiche per lo stadio e l'ippodromo (il 56 era una di queste)
Passeggeri prendono d'assalto l'1, luogo imprecisato
Come si vede, i portoghesi non erano un'esclusiva napoletana :) Quanto ai bidoni, le uniche scritte che potevano esservi (plausibilmente) sono abbastanza prevedibili: "Non oltrepassare", "Non viaggiare tra le vetture", "Azienda Tranviaria Municipale", "Comune di Milano", "A.T.M.", ecc. Ma e' un fatto che non si vedano nelle vetture in servizio.