| | | OFFLINE | | Post: 177 | Registrato il: 15/02/2011
| tranviere junior | |
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Avete perfettamente ragione, certo il pavè è delicato, ma se si attua una buona manutenzione ordinaria, non straordinaria o rattoppi, tap
pulli alla genovese, il risultato in termini di estetica urbana e alla lunga di costi è ottimale. Certo le pietre, i masselli devono essere messi a regola d'arte, con sabbia e mazzabecco come un tempo ma resistono molto di più, sia agli agenti atmosferici che al traffico, di una schifosa e antiestetica colata di cemento e bitume, petrolio, con benefici per chi deve respirare quel pessimo odore di catrame. Pensate quanti milioni di euro spendono le amministrazioni per fabbricare o coprare il catrame. Le pietre, il pavè sono un bene, un patrimonio della sovrintendenza ai beni archeologici e devono essere sempre salvaguardati, con qualche spesa in più che darà certamente molto più benefici a lungo termine del'odiato petrolio in termini economici e di arredo urbano, decoro, a maggior ragione poi con il tram. Solo tram pavè, estetica urbana. Vi immaginate Piazza Cordusio con il petrolio, come purtroppo, a mio malgrado, hanno fatto per tutto il centro della ex superba, da Albaro a Principe, escluse Via Garibaldi e Via Cairoli. |