Le due tonalità di verde erano quelle imposte in tutta Italia dal Decreto Ministeriale del 1927, che aveva voluto con questo unificare in tutta Italia le livree dei mezzi pubblici (tram, filobus, autobus), in modo da renderli immediatamente riconoscibili in ogni città anche ai forestieri (il decreto aveva riguardato anche i taxi, cui era stato imposto il verde (parte inferiore) e nero (parte superiore).
Il decreto venne rispettato, anche nel dopoguerra, fino alla fine degli anni 50; poi iniziò ad essere contestato e di fatto non più applicato in molte città, perlomeno nei mezzi di nuova costruzione (a Torino, ad esempio, si tornò al rosso-avorio precedente al D.M.); iniziarono poi le contestazioni dei taxisti, che lamentavano il fatto di non poter rivendere il mezzo alla fine del servizio utile, con quei colori che dicevano "taxi" lontano un miglio! Infatti i taxi passarono dapprima al giallo canarino, poi, trattandosi anche in questo caso di un colore poco disponibile dai costruttori, al bianco (come sono tuttora).
Solo la Capitale sembra essere rimasta fedele al biverde (dopo un periodo in cui, come un po' ovunque, si era passati all'orrendo "giallo vomito" che sembrava imposto dalle normative europee...), mentre altrove si è passati ad altre livree.
Ultimamente, a Torino, i tram già dipinti nel giallo vomitevole (serie 2800) stanno gradatamente per essere riverniciati nel biverde originale.
[Modificato da Censin49 28/09/2017 16:40]