da "Il Mattino" del 7 Agosto 2004
I lavori dureranno trenta mesi ma i treni funzioneranno regolarmente
Punto di svolta nel futuro della Stazione centrale. È partito il bando di gara per la ristrutturazione. Entro il 30 settembre le società interessate potranno farsi avanti per partecipare all’appalto di 45 milioni di euro, la somma che servirà per rifare quasi completamente lo scalo ferroviario napoletano. Lavori che dureranno trenta mesi e che hanno l’obiettivo, da parte di Grandi Stazioni (la società che gestisce tredici dei maggiori scali nazionali), «la riqualificazione della stazione sul piano architettonico, economico e sociale: leve strategiche del cambiamento sono la realizzazione di un sistema di percorrenze per collegare i vari livelli, la rivalutazione di aree sottoutilizzate, il potenziamento dei servizi e la diversificazione dell’offerta».
Un intervento delicato in una stazione che conta circa 50 milioni di frequentatori l’anno. E l’importanza strategica del complesso e lo stato di degrado delle zone circostanti rendono particolarmente delicato l’intervento su Napoli Centrale, nodo di interscambio di vitale importanza per l’intero sistema ferroviario nazionale.
Opere dunque sia all’esterno che all’interno della stazione, con l’atrio che diventerà una vera e propria piazza virtuale con una serie di servizi di ogni tipo, ma anche con intrattenimenti ludici e culturali, sull’esempio di quanto succede già a Roma o a Venezia, tra mostre di pittura, presentazioni di libri e spettacoli teatrali.
Un progetto ambizioso, che si scontra anche con l’attuale architettura della stazione, stile anni ’60, ricca di superfetazioni e capace di disorientare i passeggeri/clienti. Via i pannelli scuri del tetto, che tolgono luminosità all’interno della stazione, verranno automatizzati gran parte dei servizi, così come si punterà sulla sicurezza, tra illuminazione sempre presente e telecamere per controllare interno ed esterno dello scalo ferroviario. E Grandi Stazioni, società in cui partecipano Rfi (Rete ferroviaria italiana) ed Eurostazioni spa (Caltagirone, Benetton, Pirelli, e Societè Nationale des Chemins de Fer), assicurà l’esercizio a pieno regime dell’attività ferroviaria durante i lavori.
«Da decenni ormai l'intera zona è lasciata allo sbando, ed invece che costituire il biglietto da visita per chi arriva in città - dice Marco Mansueto, consigliere comunale di Fi - si è trasformata in terra di nessuno. Per questo motivo, l'occasione deve essere il volano giusto per avviare la riqualificazione dell'intera piazza».
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