I due Capi e il tram - Risposta a XJ6
Caro XJ6,
ti ringrazio del tuo messaggio e prendo nota con soddisfazione della competenza storica degli amici di Mondo Tram.
Il paragonde tra il Duce e Ceausescu è certamente imperfetto, come del resto tutti i paragoni tra personaggi storici.
Ho voluto solo mettere in risalto alcune analogie tra i due Capi, ovviamente sulla base di considerazioni personali e discutibili.
Devo però contraddirti per quanto riguarda il caso di Roma.
E' vero che le prime demolizioni nella nuova capitale erano iniziate già in epoca umbertina, ma senza dubbio gli interventi più pesanti, particolarmente la distruzione totale della Spina di Borgo e l'insensato taglio del Foro per mezzo della Via dell'Impero, sono stati portati a compimento durante l'era fascista, per motivi del tutto analoghi a quelli che hanno portato in anni a noi più vicini a vaste distruzioni anche a Bucarest: celebrare, con operazioni urbanistiche tali da lasciare un marchio incancellabile, la gloria del regime.
In entrambi i casi, inoltre, il tram è stato bandito da una vasta zona del centro storico.
A Roma la riforma della rete dei trasporti del 1930, fortemente voluta dal Duce stesso, che si piccava di essere grande esperto di problemi urbanistici, ha comportato a partire dal 1° gennaio dello stesso anno l'esclusione totale del tram da un'ampia area centrale, Piazza Venezia inclusa, del perimetro di 12 km, delimitata da una nuova circolare tranviaria CD/CS, definita poi dai Romani "la nera" per distinguerla dall'altra famosa circolare, l'esterna "rossa", entrata in servizio il 21 aprile 1931 (data comunque non casuale).
D'altronde, si sa che al Duce il tram non piaceva molto: il mezzo favorito dal regime fascista era il filobus (anzi, italicamente, il filoveicolo), propagandato quasi come un'invenzione nazionale. Quanto alla ricorrente leggenda dell'eliminazione del tram dalla Nomentana , non so se vi sia un fondo di verità, ma, dato il clima dei tempi, non me ne stupirei.
Quel che è certo è che, dopo una prima sostituzione con autobus e successivo ripensamento, la linea per Monte Sacro venne definitivamente eliminata nel 1937.
A Bucarest il regime di Ceausescu ha seguito, inconsapevolmente o consapevolmente (e vorrei quasi dire che ciò mi sembra probabile), l'esempio romano ed oggi la parte centrale della città è totalmente priva di tram. Quelli che circolano numerosi nelle altre zone sono stati in gran parte autarchicamente costruiti in Romania: un altra similitudine tra i due regimi.
Paolo
Tutto questo per amore di precisione storica.
Paolo Muraro