Limoni e bidoni - Insuccesso italiano a Boston
Lo scorso 12 dicembre la MBTA ha definitivamente annullato l'ordine per i 53 tram ancora da consegnare da parte della AnsaldoBreda. 47 veicoli, dei 100 originariamente previsti, sono già stati consegnati e resteranno in servizio, prevalentemente sulle linee B e C, con limitazione della velocità a 25 mph.
I valore del contratto si riduce quindi da $ 225 a 140 milioni.
La controversia tra l'azienda di trsporto pubblico bostoniana e la ditta italiana si trascina fin dalla consegna dei primi veicoli, avvenuta nel 1999; in sostanza, sembra che le vetture dell'AnsaldoBreda siano soggette a frequenti deragliamenti, nonostante i lavori di miglioramento apportati dalla MBTA agli impianti fissi. In misura tre volte superiore rispetto alle altre vetture, vengono inoltre rilevati continui guasti al comando di apertura delle porte, all'impianto del condizionamento dell'aria ed altri problemi di minore entità per un totale dichiarato di 329 in cinque anni. La ditta pistoiese ritiene invece responsabile dei guasti l'azienda bostoniana, accusata di carente manutenzione di impianti e vetture.
In ogni caso, per rimpiazzare i 53 veicoli mancanti, sembra che l'MBTA si rivolgerà ancora alla giapponese Kinki-Sharyo, le cui vetture hanno invece dato buona prova di sé sulla rete della metropoli del Massachusetts. Il direttore generale dell'azienda di trasporto di Boston ha affermato in un'intervista al Globe che, rivolgendosi all'AnsaldoBreda, l'MBTA ha "acquistato un limone", frase idiomatica di facile comprensione: il perfetto equivalente italiano suona "ha preso un bidone". Peccato, anche perché in altre città americane i veicoli dell'azienda italiana sono entrati in servizio con ottimi risultati.
Ciao a tutti da
Paolo