Però, al di là dell'uso toponomastico del termine "trenovia", qui non lo si è mai usato nella lingua parlata del popolo. Si dice difatti in dialetto: "Domenica andemo col tram de Opcina", e po' andemo a magnar in osmizza", oppure, in italiano, "domenica andiamo col tram fino a Opicina, e poi andiamo a mangiare in trattoria" (la traduzione esatta di "osmizza" sarebbe un'altra, ma è decisamente OT perchè piuttosto complicata).
Ovvero, come per tante altre parole, il termine "trenovia" anche per noi suonerebbe burocratico e poco adatto.
E poi il popolo ha ragione: il nostro amato tram è proprio un tram, con vetture suo tempo costruite dalla Stanga di Padova (e fra parentesi paiono essere una versione ingrandita a sette finestrini del tram di Superga), che per un tratto del percorso (il resto è ad aderenza naturale) impegna un tratto in funicolare per superare un saldo di pendenza notevolissimo, ove alla fermata di Piazza Scorcola (ora piazza Kathleen Casali) un impianto particolare a fune lo spinge su, appoggiato a un vagoncino (spintore) a sua volta stabilmente agganciato alla fune. (gli spintori sono due, poiché è una funicolare a pendolo, con puleggia in alto).
Poi, arrivato in cima (Stazione di Cologna, in prossimità del Castelletto Geiringer), si stacca e prosegue il suo tragitto sui binari privi di funi e pulegge, fino al capolinea.
[Modificato da iltriestino 18/09/2011 09:19]