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TRAM DI TRIESTE

Ultimo Aggiornamento: 29/10/2023 16:04
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22/07/2008 19:34
 
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tranviere junior
Apparentemente, a Trieste si è peccato solo di eccesso di zelo, avendo voluto trasformare una bella linea mista tramviaria - funicolare, dal buonissimo funzionamento e controllo totalmente elettromeccanico, in una linea elettromeccanica sì ma totalmente controllata dall'elettronica, con in più un moderno sistema di gestione dell'alimentazione elettrica. A questo aggiungasi la climatizzazione delle vetture.

Ciò apparentemente sembra comportare solo una serie di vantaggi, fra i quali una diminuzione dei consumi elettrici, una migliore gestione (elettronica) dell'alimentazione a favore dei momenti di accelerazione e spunto, il ricupero dell'energia nei tratti in decelerazione, un maggiore confort dei passeggeri.

Se però guardiamo le cose con maggiore attenzione, vediamo che:

- Non sono ovviamente stati modificati i tempi di percorrenza e la velocità commerciale della linea, che rimangono condizionate dal sistema di trazione del tratto in funicolare e dalle altre caratteristiche della linea nei tratti ad aderenza naturale (pendenza, raggi di curvatura, ecc. - il Tram di Opicina è e resta un tram di montagna!)
Oltre a ciò non è stata modificata la frequenza e quindi la capienza oraria (che per 3 corse all'ora con una capienza teorica della vettura di 120 passeggeri si attesta sui 360 passeggeri/ora!), che sono rimaste quelle tipiche di una linea turistica, che in più svolge un limitato servizio a favore di talune zone residenziali poco servite da altri mezzi.
Del resto, non era lecito pretendere da essa nulla di più, né tentare di trasformarla in "linea di forza" (come forse era in altre epoche, contrassegnate da altre necessità e condizioni di vita e di lavoro. Si noti che il sistema in funicolare teoricamente consente, e ha storicamente consentito in passato, di sostenere una corsa ogni dieci minuti, dal che l'alto numero di vetture - 7 - originariamente in dotazione. Non consente però frequenze intermedie, ed in più bisogna considerare che una corsa ogni 10 minuti non sarebbe - forse - giustificata dall'effettiva attesa di utilizzo).
Ad una prima analisi insomma sfugge il perché - tecnico ed economico - di gran parte delle trasformazioni apportate.

- La cosa si chiarisce meglio se pensiamo che la sostituzione dei vecchi spintori a cabina e controllo mediante operatore a bordo con i nuovi spintori bassi, a controllo elettronico a distanza e senza personale a bordo, tenuto conto dei turni, ha permesso di risparmiare almeno 4 unità di manodopera.

Sembra quindi che l'operazione abbia avuto specificamente il carattere di un investimento tecnologico finalizzato ad un'economizzazione dell'esercizio ( consumi, spese per il personale), a favore non tanto della linea stessa, ma soprattutto delle esigenze del gestore (Trieste Trasporti, Provincia, Regione), dato che una linea del genere, per quanto ben frequentata, è e non potrà che restare in perdita, e quindi farla funzionare ci costa un qualche millino - di euro - al giorno.
Il che non è necessariamente un fatto negativo, perché probabilmente la trasformazione attuata assicura quel minimo di compatibilità economica che consentirà in futuro di non sopprimerla per elevatezza di costi, e quindi forse va considerato uno scotto da pagare: non tecnico o tecnologico, ma in termini di sostenibilità economica.
[Modificato da iltriestino 22/07/2008 19:38]
22/07/2008 20:29
 
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maestro tranviere
Augusto1, 22/07/2008 17.29:

A Napoli non ci sono affatto nubi nere nel settore tranviario, anzi, è il momento migliore degli ultimi 15 anni!


Infatti. Non capisco quali sono queste nubi che trammue vede all'orizzonte.


24/07/2008 21:21
 
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maestro tranviere
no, no! non mi riferisco al sistema tranviario napoletano, anzi!
Aprezzo moltissimo gli sforzi degli attuali dirigenti per rimediare in parte agli scempi compiuti dai predecessori.
Mi riferivo a questo: chi ha progettato i sirio che, non lo sapeva che questi poi avrebbero dovuto circolare insieme alle vecchie vetture elettromeccaniche? Perchè ora tocca alle incolpevoli peterwitt a sacrificarsi montando sistemi elettronici non nati per loro, e magari fare la fine dei tram titolari di questa discussione che andavano tanto bene?
Sono mie paure, spero prorpio di sbagliarmi di grosso, ma purtroppo c'è l'esempio di roma:
che, non lo sapevano i tecnici di agnelli che le 9200 non andavano a dussendorf, ma ad una rete dall'armamento disastrato?
Tanto paga pantalone...
[Modificato da trammue 24/07/2008 21:22]
11/08/2008 21:10
 
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tranviere junior
la Trieste Trasporti risponde sul futuro del tram di Opicina
Su"IL PICCOLO" di domenica il direttore generale della Trieste Trasporti Pier Giorgio Luccarini, in risposta ad una segnalazione del presidente dell'associazione Amici della Terra, così scrive:
".... La manutenzione ventennale, imposta da severe normative europee, ha portato ad installare su vetture e su un impianto carichi di storia ma anche di anni una miriade di congegni tecnologici ed informatici (si intende tutti a vantaggio della sicurezza, della guidabilità e della comodità per i passeggeri - vedi aria condizionata) che hano provocato (e oggi, per fortuna, sempre in misura minore) diversi inconvenienti e successivi fermi vetture che non erano assolutamente ipotizzabili. Il Comune di Trieste, proprietario dell'intero impianto (la Trieste Trasporti è solo gestore dello stesso), in qualità di stazione appaltante, ha provveduto a suo tempo a bandire gare pubbliche per l'affidamento dei lavori; i vincitori, va sottolineato, risultano essere tra le primarie aziende in questo campo. Quindi la trasparenza, la serietà e la professionalità (....) sono state di certo alla base di tutto l'iter sia procedurale che lavorativo.
Sicuramente qualche imprecisione e qualche imprevisto tecnico ci sono stati e il Comune di Trieste, tramite il suo ufficio Grandi Opere (....) sta agendo a questo riguardo con il massimo rigore verso le imprese in modo che i tanti problemi non abbiano, sperabilmente, a ripetersi!
Approfitto - continua Luccarini - per un'ultima considerazione. Il presidente Miotto (di Amici della Terra , ndr) esprime apprezzamento per coloro che, testardamente, continano a credere che il tram, romanticismo a parte, non debba finire in museo. Apprezzo e condivido, a mia volta, tale giudizio. I miei collaboratori che si occupano da sempre della trenovia hanno fatto e continuano a fare, con passione e professionalità, il proprio lavoro e desidero ringraziarli publicamente assieme a tutti coloro del reparto Esercizio e degli altri uffici aziendali che collaborano quotidianamente affinché sia garantito, nel possibile, il miglior servizio alla clientela. Tra poco riprenderà anche la funzionalità del rinnovato bar presso la stazione di Opicina, servizio dato in gestione ai privati.
E' un altro tassello importante, mi sia consentito, per testimoniare concretamente che da parte della Trieste Trasporti (ma ritengo da parte di tutti) non vi sia alcuna intenzione di far finire ingloriosamente il nostro tram. Anzi."

Belle parole, ed anzi rassicuranti. E, se vogliamo, fin qui suffragate dai fatti. Risulta infatti, fra l'altro, che qualche giorno fa la linea è rimasta chiusa al pubblico per alcune ore per le operazioni di collaudo di un nuovo tram... che non dev'essere altro che la vettura 404 oppure la 406 di ritorno dallo stabilimento in cui hanno subìto l'improving cui sono già state sottoposte altre 3 vetture.
Mi rimane solo il dubbio, già espresso nei precedenti post, che gli "inconvenienti" non fossero davvero "assolutamente non ipotizzabili". Per verificare ciò bisognerebbe addentrarsi nei meandri tecnici di un progetto indubbiamente complesso e nella filosofia delle sue scelte, cosa che oramai lascia il tempo che trova, direi...
In questi giorni di grande afflusso turistico la linea cammina senza problemi... speriamo bene! [SM=x346220]
[Modificato da iltriestino 11/08/2008 21:13]
11/11/2008 19:08
 
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tranviere junior
Vista finalmente in linea la vettura 404, dopo il "restauro con modifiche". L'attrezzatura sistemata sul tetto pare diversa e leggermente meno invasiva rispetto a quella delle 401, 402 e 405.
A questo punto mancherebbe all'appello solo la 406, che dovrebbe essere però ritornata e in fase di collaudo.
Dopodiché la linea avrà 5 vetture restaurate e 1 (la 407) lasciata allo stato precedente (restauri anni '80). Totale sei vetture, delle 7 originali (la 403 andò distrutta nell'incidente del 1970).
In questo periodo (cioè da agosto, data dell'ultima mia), esercizio "quasi" regolare: alcune interruzioni di breve durata (specie, chissà perché, nei fine settimana) per guasti vari, fra i quali: un lieve scontro con un'auto uscita da un vialetto secondario (semaforizzato), un deragliamento allo scambio di piazza Scorcola (a proposito, oggi si chiama Piazza Kathleen Casali) nel quale un tram si è trovato di colpo con... tutte e otto le ruote fuori dai binari (chissà come e perché, non è stato spiegato), un altro deragliamento alla fermata di Campo Romano (pare per manovra in retromarcia in pieno scambio, almeno così l'hanno raccontata), entrambi hanno richiesto l'intervento del carro gru per la rimessa sui binari delle vetture (che non sono dei pesi leggeri). Infine, una rottura d'ingranaggio dell'albero motore di un carrello, ed è stato il guasto più grave, perché ha bloccato la linea per un giorno e mezzo (di sabato e di domenica), in quanto il tram non poteva muoversi.
Ma, nell'insieme, incidenti lievi, guasti brevi, frequenti ma presto risolti, ed esercizio per quanto possibile regolare. Continuiamo tenacemente a toccarci i ..... ehm, a toccare ferro.
12/11/2008 13:36
 
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maestro tranviere
lo so che sono guasti indipendenti dall'elettronicizzazione delle vetture, ma perchè tutti adesso ?
15/11/2008 07:58
 
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tranviere junior
Quel che, sommessamente, si può dire, ho cercato di spiegarlo nei miei post precedenti. Altro non so, non sono un tecnico di trazione tramviaria.
Ne ho tratto la personale opinione che.
1) la linea sarà certamente mantenuta, anche perché oggetto di notevoli investimenti negli ulimi due anni, che hanno portato ad un suo importante rinnovo;
2) la linea è di forte gradimento, in termini di frequentazione, da parte di utenti cittadini e turisti, ed in ogni stagione;
2) le vecchie vetture,risalenti alla fine degli anni trenta, pur alternandosi nel funzionamento, e pur pesantemente innovate, sono oggi sottoposte ad un notevole sforzo, per garantire la continuità del servizio. D'altra parte quando si rammoderna un tram d'epoca, non tutto può essere sostituito, e magari qualche componente meccanico importante resta fuori dal restauro. E' come rimettere su strada una vecchia Cinquecento: le rifai il motore, ma magari ti tradiscono i semiassi.
E allora, lancio qui una provocazione e un'eresia: e se, almeno nel medio-lungo periodo
OCCORRESSERO DEI NUOVI TRAM?
Per fare il servizio continuativo; esteticamente simili o compatibili con il design degli esistenti; conservando alcuni dei tram esistenti per rinforzo; sistemando in musei gli altri e conservandoli affettuosamente.

Cosa ne pensano gli amici forumers?
15/11/2008 14:34
 
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tranviere veterano
E perché no? Logicamente è da escludere in ogni caso un tram articolato. Da quello che so i tram si costruiscono su ordinazione. Anche se per gli usi normali oggi si tende a fare solo articolati (tranne un recente modello costruito in Polonia e postato da qualche parte in questo forum) non credo che per una committenza specifica quale quella triestina i vari Ansaldo-Breda o Siemens rifiuterebbero di costruire dei monocassa...
[SM=x346228]
[Modificato da Giampi5 15/11/2008 14:35]
17/11/2008 08:43
 
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maestro tranviere
io invece penso che dato il particolare tipo di servizio, soprattutto turistico e storico, le vetture andavano preservate così come erano !
il rinnovamento semmai doveva riguardare solamente la parte fissa dell'impianto.
17/11/2008 18:27
 
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tranviere junior
Darei ragione a Trammue, almeno in linea di principio, se non fosse che i tram oggi in servizio hanno la bellezza di 70 anni sul groppone, ed avranno percorso milioni di chilometri e fatto chissà quante volte il giro della terra..... e si vuole mantenerli in linea a tempo indeterminato, non essendoci nessun programma di sostituzione o aggiunta.
E' vero che i 28 milanesi sono ottantenni e hanno fatto ancora più strada, ma in pianura, e credo che nel caso dei tram triestini conti anche il particolare servizio svolto, ove i tratti senza pendenza praticamente sono limitati ai 100 metri fra piazza Oberdan e piazza Dalmazia, il resto della linea a trazione normale ha una pendenza media dell'8 per cento e c'è il tratto in funicolare. Ho l'impressione che il tasso di usura sia davvero notevole, nonstante i rimodernamenti.
I normali tram storici restaurati, eccetto quelli di San Francisco, si godono la pensione, sono lustrati e coccolati ed escono fuori per manifestazioni e ricorrenze. Non si pretende da loro di sobbarcarsi quotidianamente un regolare servizio di linea.
18/11/2008 14:35
 
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maestro tranviere
embè, mica ho detto che non dovevano essere restaurati, ma preservati allo stato originale, con il controller a macinino con il quale (caso quasi unico in italia, se eccettuiamo la linea di granarolo) i conducenti frenavano in discesa.
24/12/2008 00:09
 
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tranviere junior
Il controller a macinino (che poi era un reostato, no?) a tacche graduate me lo ricordo benissimo anche sui tram Stanga della serie 400. Ed aveva la possibilità di fare da freno motore, difatti quando il tranviere lo innestava faceva un discreto botto, e il tram rallentava di colpo fra le imprecazioni dei passeggeri.
[SM=g9998]
[Modificato da iltriestino 24/12/2008 00:11]
24/12/2008 20:49
 
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maestro tranviere
per l'esattezza, il reostato è l'insieme delle resistenze; il controller è soltanto un commutatore che le inserisce o disinserisce secondo necessità.
mi fa piacere che confermi l'uso della frenatura elettrica da parte dei tranvieri della tua città.
io personalmente non ho mai visto un tranviere napoletano o romano utilizzare tale dispositivo, forse per la poco maneggevolezza come appunto hai fatto notare.
sulle 28 di milano addirittura il freno elettrico nemmeno esiste!
25/12/2008 09:49
 
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tranviere junior
frenatura elettrica
Il mio vivido ricordo riguarda soprattutto la linea 6, che andava fino al sobborgo balneare di Barcola. Scena al ritorno dai bagni di mare, tardo pomeriggio di u giorno qualsiasi. Dopo la partenza dal capolinea del piazzale di Barcola (poi p.le Kennedy, oggi p.le 11 Settembre), e dopo un paio di fermate in corrispondenza di due stabilimenti balneari, il tram impegnava il lungo tratto quasi rettilineo in sede propria lungo Viale Miramare, circa un km. e mezzo, con una sola fermata intermedia (al Bagno Ferroviario). Da qui naturalmente il conducente portava gradualmente il "macinino" sull'ultima tacca, e riusciva a "lanciare" la Stanga 3° serie a ben 60 km/h (e meno male che aveva il frontale aerodinamico!), con annesso rimorchio Savigliano che oscillava come se ballasse la samba, strapieno di "putei" vocianti, madri preoccupate che non prendessero freddo ( in agosto) a causa della mancanza di porte di vettura (nel rimorchio) e dei finestrini spalancati, borsoni e sdraio di legno sistemate qua e là (si poteva). Arrivati in prossimità della fine del tratto, dove con una secca curva la tramvia si immetteva sotto il cavalcavia ferroviario di Barcola, il tranviere innestava direttamente il freno motore... dal che la rallentata e la conseguente ancora brusca immissione nella curva, la gente che (ben conoscendo la faccenda) si teneva forte ai corrimani, imprecava ( "ciò, picio, coss'te me vien 'dosso, sta 'tento, no?") e regolarmente ci scappava anche qualche palpata di cu.. alle signorine (altre imprecazioni "ciò, giovinòto, la se meti le man dove che la sa lei, orpo de Bacco!")...
Bei ricordi (anni: 1958 - 1965 circa) e bei tempi.
Grazie di avermeli fatti ricordare e buon Natale
[Modificato da iltriestino 26/12/2008 18:13]
23/02/2009 22:32
 
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tranviere veterano
archivio LIFE
Ho trovato questa, del 1952... [SM=x346227]

Mal voluto un'è mai troppo
23/02/2009 23:30
 
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maestro tranviere
Bella foto

Forse è possibile inserirla anche in formato più grande, utilizzando l'apposito script.

24/02/2009 20:12
 
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tranviere junior
Bravo Stefagin. La foto è stata presa nel punto di incrocio del tratto in funicolare, corrispondente alla fermata di Via Romagna, dove i tram trainati dai carri scudo (a loro volta attaccati alla fune) si incrociano in un punto in cui il binario raddoppia.
La foto rappresenta i tram nel loro aspetto proprio originario, non toccati da alcuna trasformazione successiva. La prima, e la più evidente, fu l'aggiunta di due fanali per ciascun frontale, in ossequio al Codice della Strada, il che ne alterò l'aspetto originale, con il solo fanalone centrale. Essendo bidirezionali, i tram avevano una mascherina tonda (presumo di bachelite) rossa, che si collocava in un incastro, e ad ogni capolinea il tranviere lo spostava, dimodoché il fanale bianco anteriore diventava quello posteriore rosso.
La modifica successiva fu l'applicazione del segnalatore anteriore luminoso di linea, di forma conica, posto sulla sommità di ciascun frontale, che fu appiccicato prendendolo pari pari da alcune delle Stanga serie 400 dismesse, e ridipingendolo di blu, il che successe quando la Società Anonima Piccole Ferrovie cessò il servizio e cedette la linea dapprima al Comune, poi alla neonata Azienda Consorziale Trasporti (ACT).
Questa volle ridenominare la linea per Opicina col numero 2, che tuttora porta, a ricordo dell'altra dismessa linea tranviaria urbana ACEGAT n. 2, quella che andava dalla Rotonda del Boschetto alla Rotonda di Sottoservola, che nel 1958 era stata sostituita con l'autobus n. 29. Dal che la necessità di disporre dei segnalatori luminosi col numero di linea. Anche la maschera metallica col numero 2 in trasparenza fu, ovviamente, recuperata dalle vetture tranviarie ACEGAT.
Questo avvenne agli inizi degli anni Settanta del secolo appena scorso.
Nella foto in bianco e nero, splendida nella sua luce invernale pomeridiana, i tram appaiono trainati lungo la dura salita dagli spintori (meglio: carri scudo) originali, quelli con cabina squadrata e operatore (frenatore) a bordo.
[Modificato da iltriestino 25/03/2009 21:52]
25/02/2009 11:13
 
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maestro tranviere
finalmente riecco trieste, ferma da natale!
25/02/2009 11:21
 
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maestro tranviere
[SM=x346220]

25/02/2009 17:28
 
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tranviere junior
Eh, ci siamo presi vacanze di Natale piuttosto lunghe. Siamo stati tutti a Miami con Megan Gale, e poi a San Francisco a goderci i tram d'epoca della linea F.
( NB: Magari !!!!!!!!)
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