tramvia tradizionale o innovativa?
Ho saputo dello scontro fra i due tram solo dal Forum;i miei parenti di Trieste non me ne hanno fatto cenno,quindi posso dedurre che non tutti a Trieste siano particolarmente coinvolti "emotivamente" sulle sorti del "tram de Opcina".
Da appassionato ed emigrato, mi dispiace per lo stato in cui si trova la tramvia,ma penso che tale "schizofrenica" gestione dell'impianto (sostituite alcune tratte con rotaie 60 UI,chopper e inverter(?) su alcune motrici,sostituzione degli "spingitori", ma non controllo marcia tram SCMT o almeno blocco automatico a carrenti codificate,velocità limitata a 35 Km/h,marcia a vista,confidando nel ricordarsi dove avviene l'incrocio,"incrociando" le dita che non ci sia una corsa extra ecct)sia la mancata scelta sul destino stesso della tramvia.
Cioe,se deve essere solo una attrattiva locale tipo tramvia turistica,con eventuali tour operator, o mezzo di trasporto intercomunale.
Nel secondo caso,necessiterebbe di cospicui investimenti per renderla semi concorrenziale col servizio automobilistico; nel primo caso gli investimenti sarebbero minori,ma la passività economica sarebbe a carico del comune (tramite la partecipata azienda trasporti ).
Nella città dove abito (La Spezia) è stato riattivato il servizio filoviario,con l'acquisto dio 8 filobus Solaris trollino( soprannominati FROLLINO per la facilità con cui si guastano,anche per l'uso improprio della trazione in modalità diesel-generatore).
Ma in qwuesto caso c'era un cofinanziamento da parte della Comunità Europea,per l'incentivazione all'uso di tecnologie non inquinanti.
(Naturalmente sprechi e "foraggiamenti" non sono mancati).
Forse a Trieste converrebbe puntare sul "patrimonio industriale" o altre forme di protezione e finanziamento da parte della C.E. (il Parco delle Cinque Terre della costa spezzina ha richiamato finanziamenti e turismo!!!)
Forse però a Trieste manca nella classe politica la volontà di avere una mobilità urbana basata sul "ferro" e sull'"elettrico",basta vedere come hanno "fatto fuori" rapidamente la rete tranviaria e quella filoviaria.
Nel primo caso bastava comprare tram articolati (come aveva fatto Milano e Torino) e mettere le biglietterie automatiche per aumentare la redditività delle linee tramviarie;per la rete filoviaria,razionalizzare alcune linee(es "fondere la 19 e la 20,e portare il capolinea alla Stazione Centrale;la 1 e la 10 in un unico capolinea alla Stazione Centrale;comprare filobus via via più moderni,dotati di servosterzo e marcia autonoma ecct).
Mi rendo conto che questa può sembrare una discussione "filosofica-teologica" specialmente se l'"opinione pubblica " non è sensibile o sensibilizzata,e la classe politica è sorda.
Però l'esperienza di alcune città (Napoli,Torino,Milano,Paerma,Lecce,Roma,Bari)che hanno reintrodotto o potenziato il trasporro elettrico e?o su ferro o in metropolitana)fanno vedere che "potere è volere".