I VECCHI TRAM DI CAGLIARI

Comunque negli anni '50 vennero concretizzate molte di quelle idee, e con tempi di realizzazione impensabili al giorno d'oggi, che per stendere qualche chilometro di tranvia si impiegano anni!
Le filovie italiane di quegli anni restano, secondo me, dei capolavori elettromeccanici ed estetici (gli ex sindaci inorridiranno per questa mia affermazione).
Avevamo le famose dorsali tranviarie e le abbiamo distrutte senza pensarci troppo su, mentre nelle città del nord si provvedeva saggiamente a sostituirne i binari, dotarle di nuovi rotabili e modernizzarle.
Abbiamo passato 40 anni a esorcizzarne ogni possibile ricostruzione ed il risultato è sotto gli occhi ogni giorno.
Certo, in quegli scritti c'è qualche ridondanza ed ingenuità, ma almeno c'era il coraggio di proporre soluzioni anche ardite od estroverse, ma basate sempre su problematiche concrete senza troppe analisi scientifiche!
Le "discenderie" rappresentano senz'altro l'apice dell'apertura mentale di quel periodo che stranamente, ma forse per scarse risorse finanziarie, non prendeva in neppur lontana considerazione qualche tunnel qua e là.
Ci resterà per sempre la curiosità di vedere quel filobus arrivare da viale Merello, imboccare il Corso, ed effettuare un'improbabile svolta in via Sassari...