I VECCHI TRAM DI CAGLIARI

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Missione compiuta. Le Amministrazioni esultano.

Certo che erano abbastanza scadenti.
A distanza di 40 anni dall'ultimo utilizzo, al confronto, quelli resuscitati a Trieste erano in condizioni decisamente migliori.

Tutta colpa di Salvatore Ferrara, già ex Sindaco. Fu lui a decidere la distruzione della rete tramviaria cagliaritana. Se ora si decidesse di ripristinarla vi sarebbero quegli aberranti ostacoli burocratici (tipo valutazione d'impatto ambientale, conferenza di servizi ecc.) che spesso fanno venir meno la realizzazione di opere pubbliche importanti

La sede tramviaria che veniva usata dai tram negli ultimi anni M e P prima dell'orribile fine .
Oggi è utilizzata dai filobus e Autobus.
Una curiosità non ricordo il motivo di quei binari spezzati in quella maniera.

Possiedo un libro intitolato "A Contrast in Islands THE NARROW GAUGE RAILWAYS OF CORSICA AND SARDINIA" di W.J.K. Davies - Editore Plateway Press, 2002.
("Le ferrovie a scartamento ridotto in Corsica e Sardegna: differenze fra due isole") L'immmagine di giulio.51 è riprodotta a pagina 29 del Testo di cui parlo. Nel libro ci sono infatti piccole sezioni dedicate alla vecchia rete tramviaria cagliaritana. L'immagine in esame dovrebbe essere del 1973. Si nota la già avvenuta rimozione dello scambio per il Largo, non più utilizzato dal 1968. Com'è noto il 1973 rappresenta l'anno in cui avvenne la completa soppressione del servizio. Ma già prima dell'infausto evento, come dimostra l'immagine di cui si parla, l'intento di lasciar cadere in rovina l'impianto e il materiale rotabile era piuttosto palese. D'altronde, chi decise la distruzione della rete rappresentava il peggio dell'amministrazione locale che potesse immaginarsi : forse il periodo più buio in assoluto!

Grazie per la precisazione. In quegli ultimi anni presi il tram poche volte, visto che avevano fatto sparire le altre linee sostituite dagli autobus. Salivo alla fermata di piazza Deffenu per andare al poetto e viceversa. Non ricordavo che quella modifica alla fine della via roma si riferisse all'eliminazione dei binari verso il largo . Orribile decisione Ma, molti osano dire che sono i " tempi del progresso " . Chissà se fu un progresso.

In che hanni siamo ?

Per me Anni Trenta (sicurmente post 1934, considerato che si vede la Rinascente)- primi anni Quaranta. Palazzo Valdes è intatto: altrimenti si vedrebbero i segni della sua ricostruzione dopo le incursioni aeree del febbraio 1943.

Passando per viale La Plaia, lungo la strada che va verso il Ponte, subito dopo il Campo Ferroviario, mi pare di scorgere sull'asfalto tracce di un binario a scartamento ridotto : sembrerebbero affiorare per una lunghezza di circa 10 metri. Forse dalla via dissestata emergono i resti della "misteriosa" tramvia a cavalli che conduceva a Giorgino ? Spero nell'intervento di chi ne sa più di me !

Ecco un Tallero (vettura 309): siamo nell'ottobre del 1956: Linea 1 Piazza S.Michele - Via Petrarca . Com'è noto, vi giungeva dopo essere transitato per via Ariosto - piazza Michelangelo. Che tempi !

via roma porto
Possiedo un libro intitolato "A Contrast in Islands THE NARROW GAUGE RAILWAYS OF CORSICA AND SARDINIA" di W.J.K. Davies - Editore Plateway Press, 2002.
("Le ferrovie a scartamento ridotto in Corsica e Sardegna: differenze fra due isole") L'immmagine di giulio.51 è riprodotta a pagina 29 del Testo di cui parlo. Nel libro ci sono infatti piccole sezioni dedicate alla vecchia rete tramviaria cagliaritana. L'immagine in esame dovrebbe essere del 1973. Si nota la già avvenuta rimozione dello scambio per il Largo, non più utilizzato dal 1968. Com'è noto il 1973 rappresenta l'anno in cui avvenne la completa soppressione del servizio. Ma già prima dell'infausto evento, come dimostra l'immagine di cui si parla, l'intento di lasciar cadere in rovina l'impianto e il materiale rotabile era piuttosto palese. D'altronde, chi decise la distruzione della rete rappresentava il peggio dell'amministrazione locale che potesse immaginarsi : forse il periodo più buio in assoluto!
[Modificato da Tallero03 07/03/2014 16:15]

@Tallero03 - Cagliari, peraltro, è stata l'ultima tra le città non grandissime ad eliminare il tram, dopo anche a Trieste (1970); il "pensiero comune" di quei decenni (dal 1950 al 1970) era infatti che il tram fosse adatto al più per città medio - grandi: non a caso era rimasto solo più a Roma, Milano, Napoli e Torino. Per quanto riguarda ad esempio Torino, la sopravvivenza del tram nel dopoguerra fu dovuta all'esistenza di una grande industria (Fiat e suo indotto), che rendeva necessario lo spostamento di migliaia di persone da casa a fabbrica e viceversa a ore fisse, quelle dei cambi turno: gli autobus da soli sarebbero stati insufficienti e antieconomici, mentre una metropolitana avrebbe visto i mezzi inutilizzati o quasi per la maggior parte della giornata, servendo essi solo per i "picchi" dei cambi turno; per cui, disponendo già degli impianti fissi (binari, fili, ecc.), il tram rimaneva la soluzione più economica; e il tram rimase, almeno per i collegamenti verso le grandi fabbriche (mentre fu comunque decimato sulle linee ritenute non più economiche, per scarso traffico, come quelle precollinari).

Tallero03
Vero bei tempi, anche se leggevo della lamentela della fermata o del percorso. Certi giornalisti si lamentano senza ragione. Ricordo che in tantissimi erano grati di poter arrivare nella via roma , proprio con quel tram, il n. 1 !
Oggi se ci fossero le rotaie, magari avrebbero modificato il percorso di entrata nella Via Ariosto. Per il resto era molto aprezzato il servizio.

Infatti la critica è rivolta alla fermata, in quanto il primo gradino di quei tram era sicuramente ad altezza inferiore di tutti gli altri tram ed autobus italiani di quel periodo, grazie ai carrelli a scartamento ridotto alquanto ribassati.
Credo che il disagio fosse dovuto ad una situazione simile a quella del capolinea del Poetto, posizionato nel punto in cui il binario si inclinava a sinistra per consentire un andamento parabolico della curva.
Credo che la foto si riferisca appunto alla "parabolica" di piazza Michelangelo/Pascoli; forse in seguito alle lamentele il capolinea fu spostato più avanti, di fianco al mercato civico, verso via Petrarca.
Piccola precisazione: il tram è il Tallero 308!

Si parla tanto di metropolitana o di nuovi filobus da far giungere sino al poetto ..., ma passano gli anni e nulla di interessante e concreto viene predisposto. A dire che potrebbero esserci i finanziamenti europei , se rispettassero i tempi di installazione.

Bravo, Giulio51. Bellissime immagini. La prima sembrerebbe Anni Trenta (il tram elettrico credo fu introdotto al Poetto intorno al 1925) . Figurati, allora quando decidevano un opera pubblica, la facevano. E i tempi erano molto più celeri di adesso nonostante non si possa paragonare il livello tecnologico. Ma allora c'era un'Amministrazione Pubblica ch'era un modello di efficienza. Ho fatto un giro in zona Lungomare ma non ho visto nessuno scavo, nessun opera esteriore che facesse pensare ad una nuova palificazione malgrado le recenti notizie. Sinceramente ho avuto il torto di prendere sul serio quel che è stato formalmente deciso, con tanto di esito gara d'appalto. L'efficienza invero esiste solo ed esclusivamente nel vessare i cittadini con nuove, odiose imposte.