I VECCHI TRAM DI CAGLIARI

Scusa, sei sicuro che sia proprio Pirri Pirri? Perché mi pare un tratto a binario unico e di tratti così sulla linea M io ricordo solo quello che si percorreva subito dopo la partenza da Monserrato, dove il tram faceva una specie di "racchetta" in senso orario. O ricordo male? (visto che sono passati solo 34 anni...). Notare comunque il sobrio parco veicoli dell'epoca, dove 500 e 600 spadroneggiavano.

Mi sa che è proprio Pirri, via Santa Maria Chiara in direzione di piazza Italia: quel palazzo in fondo alla strada è abbastanza inconfondibile...

Ciao
--Gabriele

Allora la memoria mi ha tradito, però continua a risultarmi strano questo tratto a binario unico che proprio non ricordo... Qualcuno sa se per caso in senso opposto il tram passasse in un'altra strada?

Se il percorso ricalcava quello della linea M automobilistica odierna, in andata il tram sarebbe dovuto passare per via Riva Villasanta...
A conferma di ciò, mi ricordo di aver visto un tronchino di binario tranviario in viale Ciusa, in corrispondenza di uno dei cancelli d'ingresso del deposito CTM.

Ciao
--Gabriele

Scusate se intervengo tardivamente, ma 324 mi ha distratto con i biglietti sull'altra discussione!
Il bello di internet è che ognuno compensa le disinformazioni dell'altro...; confermo infatti che all'andata la linea "M" passava in via Riva Villasanta, mentre al ritorno, dopo piazza Italia, si immetteva su via Santa Maria Chiara dove appunto fu scattata la foto della cartolina in questione.
Piuttosto, parlando della "racchetta" di Monserrato, mi confermate il percorso via Cabras - via dell'Aeronautica - via Zuddas?
Grazie! Ciao!

Dunque, sotto con i commenti, dati, ambientazioni e ricordi...

[Modificato da XJ6 23/10/2005 3.21]

La prima cosa che mi viene in mente è che Roberto è il Re di Mondo Tram, scusandomi con tutti gli altri, bravissimi e competenti, ma lui spazia da una città all'altra come se fosse nato in ognuna di esse!
Commenti alla foto?
A parte la simpatica signora che osserva (chissà se abita ancora lì, ma lì dove? Urge un sopralluogo..) c'é il tram monofaro (modello Tallero?) che io non ho conosciuto, lo scambio che forse non c'è perché il filo sembra isolato, l'ottima manutenzione delle siepi(!), ma soprattutto la palazzina sullo sfondo che mi pare sia tuttora identica...Vi farò sapere, oppure indagate anche Voi!

[Modificato da BLINKY73 30/05/2005 23.32]

Pare la 318... Le vetture dette comunemente "Tallero" giunsero in 3 forniture separate: 305-308 nel 1953, 318-323 nel 1957, 324 e 325 nel 1962. Le "Tallero" vere e proprie erano quelle della prima fornitura; quelle del 1957 erano state costruite dalla Off. Moncenisio di Torino-Condove; 324 e 325 dalle Off. Cittadella di Padova (giunsero già con i fanali doppi) e furono i più moderni tram costruiti ex novo in Italia per molti anni, e anche quelli vissuti di meno!
Se Roberto volesse deliziarci con altre immagini (questa della 318 per me era del tutto inedita, come quelle di Piazza Garibaldi), lo ringrazio da subito, e anche da prima...

Roberto sollecita ricordi, ambientazioni, dati... Il luogo preciso della foto non saprei dirlo, ma tanto per dire qualcosa la 318 e la 320 mantennero i numeri metallici in rilievo (da ultimo verniciati di giallo) fino al 1972, quando tutte le altre vetture li avevano già eliminati e sostituiti con quelli dipinti. Solo la 322 (che ebbe grossi guai alla trasmissione e fu accantonata, credo nel 1970) morì ancora con i numeri metallici in rilievo.

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BLINKY73: Roberto spazia da una città all'altra come se fosse nato in ognuna di esse!

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Grazie davvero per le belle parole.
Dunque, la risoluzione a 150 dpi non rende merito ai dettagli più fini, la vettura è esattamente la la 319:



E' un tram del 1957 del gruppo 318-323, costruito dalle carrozzerie Moncenisio con apparati elettrici TIBB...
Il binario sulla sinistra della 319 è un binario tronco, per questo il filo si interrompe, ove si accedeva, forse anni prima quando il servizio era più intenso, a regresso.
Bellissimo il tranviere che in attesa dell'orario di partenza si fuma una sigaretta così come è bella l'immagine nel suo insieme, molto mediterranea: il boccione di vetro scuro, le piante grasse...

La frase mi è venuta all'istante, vuoi per la magìa del bianco e nero, vuoi perché la foto illumina uno dei pochi punti della rete tranviaria cagliaritana che non perlustrai, oltre ovviamente quella di Quartu (ero troppo piccolo anche quando fu smantellata!).

La linea di Monserrato la conoscevo solo fino alla curva dopo il ponte del gasdotto di Pirri, dove la tranvia diventava "ferroviaria", e non ebbi modo di percorrerla a bordo di qualche tram.

Comunque, nonostante la breve perlustrazione di questo pomeriggio, non sono riuscito a inquadrare il punto esatto della foto, che non dovrebbe essere distante da via Cabras (vedi foto), in quanto nella traversa sulla destra (via dell'aeronautica) c'era fino a poco tempo fa il cartello "Attenti al tram".

P.S. Grazie per il dettaglio!

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[Modificato da BLINKY73 01/06/2005 11.29]

Ah, ecco, è la 319! Negli ultimi anni, questa vettura (che fu accantonata già alla chiusura della linea tranviaria M) girava con il frontale e la relativa parte di imperiale ridipinta di fresco (per il resto era abbastanza trascurata come le altre)ed era quindi facilmente riconoscibile a distanza. Solo alcuni anni fa ho scoperto il motivo di questa parziale revisione di carrozzeria: aveva avuto un incidente.

Figurati, anche io ho scattato anni fa (nel 1997) queste foto, ma, non avendo lo scanner, non potevo pubblicarle. La 319 avrebbe dovuto essere restaurata, chissà, sono parecchio pessimista al riguardo...

Beh, certo che piuttosto che vederla così, sarebbe stato meglio restaurala il tanto che bastava e metterla nella rotonda di via Cabras dove fa bella mostra di sé, inopportunamente, una locomotiva delle Ferrovie della Sardegna!
Era l'omaggio minimo che Cagliari e Monserrato avrebbero potuto rendere al tram...invece...!

Avevo sentito che il progetto di restauro era naufragato definitivamente per carenza di fondi.
Definitivamente non corre buon sangue tra CTM e FdS...

Certo ormai, più che un restauro, occorrerebbe una ricostruzione...

Grazie ancora a Roberto per la foto "in vita" della 319.
Ancora una domanda a 324: ma il frontale con i doppi fari proviene dalla cannibalizzazione di qualche altra vettura, o la numerazione fu modificata?



Foto: www.associazioneferroviariasarda.it

[Modificato da BLINKY73 02/06/2005 0.53]

Nessuna delle due cose. A Cagliari, dopo l'entrata in vigore del codice della strada del 1959, i tram destinati alle tratte extraurbane (forse perché circolano su sede promiscua con gli autoveicoli, o forse per analogia con i treni o per qualche altro imperscrutabile motivo) furono modificati con i doppi fanali. La modifica, contraddittoriamente, interessò le "Tallero", le "Moncenisio" e le "giardiniere" 21 - 24 che allora credo facessero la linea di Quartu, e non le altre vetture, che pure capitavano a fare gli stessi servizi. 324 e 325, consegnate nel 1962, arrivarono già con i doppi fanali. Una modifica che invece fu applicata a tutti i 12 tram più moderni furono i vetri inferiori sulle ante della porta anteriore (credo che nella stessa occasione le porte furono dipinte di verde chiaro, mentre prima erano di color legno naturale).
E a proposito di porte, il filobus 576 fu il solo a montare porte in vetroresina (le aveva già nel 1972) con vetrini dagli spigoli arrotondati, mentre tutti gli altri avevano o le porte originali di legno, o quelle di vetroresina (o così sembravano) praticamente identiche alle porte modello "unificato ATAC Roma".

Sob, mi sono sbagliato e ho salvato quella pubblicata nel thread "biglietti per tutti i gusti" e non anche quella delle 319 e 323 dopo lustri di accantonamento...

...e le "giardiniere" 21 - 24 che allora credo facessero la linea di Quartu...

Devo dire, caro 324, che sei una fonte inesauribile di notizie e dettagli!
E se non sbaglio, mi pare d'aver capito che non sei nemmeno di Cagliari...
Per quanto riguarda le frecce, erano già di serie?
Sto scherzando!!!...(relativamente...)
Comunque ecco una piccola foto della succitata N° 21, della quale conservo un bel ricordo di velocità e spaziosità, in effetti era proprio un treno, con i suoi scompartimenti, i grandi sedili in legno e le piattaforme aperte.
D'estate erano fantastiche per andare al mare!