Attenzione: dicendo: “Se non c’è il tram, mi muovo in auto”, si fa il gioco dei nemici del tram. Non dimentichiamo che in Italia comanda la Lobby dell’automobile! Gli amministratori di Bologna o Genova sono di fatto indotti a dire:”Perché investire in sistemi forti di trasporto pubblico se tanto la gente ha un’alternativa? In fin dei conti a noi della vivibilità e dell’aria pulita non frega nulla e, a quanto pare, non frega niente neppure ai cittadini!”
Se, invece, si reagisse alla vessazione di un trasporto pubblico fatiscente RIFIUTANDOSI di muoversi in auto e facendo funzionare i ritmi operativi delle città muovendosi a piedi o con i mezzi pubblici che di fatto vengono messi a disposizione, le Amministrazioni sarebbero costrette a potenziare seriamente questi ultimi, anche probabilmente impiantando i binari nelle strade!
Il regime fascista, per esempio, non aveva certo simpatia per i tram, ma in città come Genova, Bologna o Firenze non potè rinunciare a mantenere grovigli di binari nei centri storici dal momento che gli autobus non sarebbero certo bastati a smaltire una domanda di trasporto alimentata da gente che non aveva alternative!
Obbligare la gente a comprare e mantenere un veicolo non fornendo servizi di trasporto adeguati è come far pagare una pesantissima tassa (3500 Euro l’anno!) con tanti saluti per coloro che dicono che si devono abbassare le tasse! Se, fantasticando un’eccezionale maturità sociale, la popolazione dicesse: “Non compriamo più automobili sin tanto che non ci mettono a disposizione trasporti pubblici adeguati!”, allora sì che vi sarebbe una gran corsa a impiantare binari!