Circa la possibilità di riprendere e rimettere in servizio le tranvie dismesse, specie quelle che fino agli anni '50 collegavano le nostre città medio-piccole con i paesi e paesoni dei dintorni, e che oggi potrebbero bene essere intese come nuove possibilità di servire meglio una pendolarità nel frattempo sviluppatasi enormenente, Cori ha giustamente ricordato le gloriose tranvie del Vicentino, io posso ricordare le due tranvie (i "tram bianchi") che fino al 1960 circa si dipartivano da Udine (Piazzale Osoppo, che è la "porta nord" della città) per collegarsi con Tarcento e rispettivamente con San Daniele del Friuli.
Un tempo queste tramvie avevano soprattutto la funzione di collegare i centri agricoli dell'alta pianura friulana con il capolougo, e quindi con il loro mercato d'elezione. Nel cinquantennio decorso, le cose hanno naturalmente cambiato volto: se ripristinate (naturalmente con nuovi concetti, percorsi, mezzi, ecc.) le due infrastrutture avrebbero una funzione differente:la tranvia Udine-San Daniele servirebbe oggi un vasto bacino di pendolarità, più terziaria che industriale, la Udine-Tarcento "innerverebbe" uno dei più importanti assi commerciali della nostra Regione.
[Modificato da iltriestino 01/11/2009 09:46]