Mi riferivo effettivamente al Socimi.
Per il resto, non ho mai sostenuto che l'estetica non rivesta un ruolo assolutamente primario nell'industria tramviaria;
tanto è vero che quando, parecchi anni fa, erano stati esposti, di fianco al Duomo di Milano, i prototipi di tre tram, per sottoporli al giudizio dei milanesi, io avevo votato per il Socimi, proprio in base a criteri estetici.
Devo però dire, purtroppo, che con pochissime eccezioni, quasi tutti i tram moderni hanno perduto il loro fascino "Retrò", sono spariti i fanaloni centrali, i lampadari Liberty e quant'altro.
Le vetture, inevitabilmente, hanno seguito i nuovi dettami del design, dell'aerodinamica, dell'accessibilità, ecc.
Di conseguenza le linee si sono omologate e modernizzate, con il risultato che oggi, con pochissime eccezioni, si è di gran lunga ridotta la differenza estetica tra un tram ed un autobus.
Sicuramente è un fattore incontrovertibile e comprensibile, ed è giusto dedicare ogni sforzo per rendere sempre più piacevoli le linee, come del resto avviene anche nel settore automobilistico; ma allora è altrettanto giusto, in ottica industriale, considerare anche tutti gli altri elementi che avevo sottolineato nel post precedente.
Rimango comunque convinto che una "28", rimarrà sempre negli annali della storia tramviaria; tutti gli altri modelli attuali tramonteranno nell'arco di qualche decina di anni.
Scarica il tuo cursore tramviario:
https://www.cursori.net/Tram.htm