Scritto da: Augusto1 30/10/2006 0.24
Il bravissimo ingegner Formigari parte dal presupposto che si debba sciogliere il ghiaccio già formato (che, detto per inciso, tra l'altro difficilmente si forma in maniera uniforme) e qui avrebbe ragione lui. Evidentemente, però, bisogna considerare che le resistenze sarebbero attivate (durante la fredde giornate invernali) prima che il ghiaccio si formi, per cui il calore necessario è di molto inferiore, visto che non c'è da sciogliere ma da evitare che si formi.
Un pò come le scaldiglie sui deviatoi ferroviari...in genere vanno attivate quando si prevede che la temperatura si ababssi in modo tale che il ghiaccio proprio nn si formi...perchè altriemnti son dolori e rischi di dover intervenire manualmente a sghiacciare tutto...Un pò come successe a Roma nel 1985 quando la neve e la successiva gelqata bloccarono Termini...solo che all'epoca Roma Trastevere aveva ancora qualche locomotiva a vapore di scorta ed utilizzarono i getti di vapore per sbloccare i deviatoi.