Ho viaggiato molte volte sulla Torino-Ceres, da ragazzino, una mia zia affittava un microscopico alloggetto a Cantoira e molte domeniche le trascorsi in quella "ridente" (soprattutto piovosa
) località. Il viaggio da Torino a Ceres (e viceversa) era di una lentezza folle, io ero felicissimo perchè assaporavo ogni minuto di quei viaggi ma in effetti impiegare anche un'ora e mezza per neanche 50 km. era davvero intollerabile. L'armamento doveva essere in condizioni disastrose, quando il convoglio, nei rettilinei, viaggiava a "tutta birra" (una cinquantina di km. orari, al massimo) i vagoni oscillavano in modo pazzesco. Quando ci fermavamo (credo a Lanzo o Germagnano, non ricordo più) per gli incroci, c'era tempo per un torneo di scala 40 nel bar della stazione, prima della partenza... Tornando a Torino ricordo il "delèn! delèn!" del passaggio a livello di corso Grossetto, segnale inequivocabile che stavamo rientrando nella... civiltà. Non so se vi è capitato di passare nelle stazioni del tratto dopo Germagnano, è uno spettacolo di desolazione totale, il binario manca in molti tratti, per fortuna le stazioni sono abitate, altrimenti mi sa che sarebbe già tutto vandalizzato. A meno di miracoli, mi sa che difficilmente potrò ancora recarmi in treno a Ceres, anche se la speranza è l'ultima a morire.
Paolo A.