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Tranvie intercomunali

Ultimo Aggiornamento: 30/11/2023 15:24
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07/08/2011 20:09
 
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tranviere veterano
Un tempo si diceva che l'aficionado delle 4ruote le usava pure per andare...alla toilette! Scherzi a parte, come già si diceva nel 1974 all'epoca della crisi petrolifera, non è il caso di arrivare al disuso dell'auto...basta eliminare l'abuso.
07/08/2011 20:26
 
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tranviere veterano
L'abuso dell'auto
@ Censin: quello che dici è molto bello, ma vallo a spiegare agli irriducibili dell'auto. I quali sprezzanti delle norme, addirittura ti trovano i sistemi per violare le Z.T.L. (ingresso contromano, targhe insozzate,ecc., ecc.) Vallo a spiegare a quelle madri che preferiscono accompagnare i figli a scuola, pur di non affidarli al servizio di Scuola-bus, o a comprare quelle due cose che la crisi permette! Vallo a spiegare al libero professionista che si sente finito se non usa per i suoi spostamenti il Mercedes, il Suv o comunque l'auto di grossa cilindrata (ne vedo pochi con city-car). Vallo a spiegare alla vanitosa che va a farsi i capelli, le unghie o restylings vari dal parrucchiere.
[Modificato da evviva il tram 07/08/2011 20:31]
08/08/2011 18:37
 
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apprendista tranviere
Limitarne l'abuso.... prova a fare una ZTL di troppo... i Sindaci hanno paura di perdere i voti, alla gente non frega un ca [SM=x346223] o dell'ambiente, siamo pochi pochi pochi quelli che decidono di mollare la macchina... io sono andato in vacanza in treno quest'anno (Liguria e poi in treno Napoli e Sorrento) ed anche nel nel 2009 (aereo poi mezzi pubblici a Budapest). Sono le vacanze più belle. Ti godi il territorio, stai con la gente del posto. In macchina sei sempre nel tuo piccolo privè.... La linea uno della metro di Budapest è meravigliosa. Ma la cosa più bella sono le HEV le ferrovie suburbane... fantastico. Nel 2006 ho caricato la macchina sul treno (ottimo servizio ma carissimo, ma quell'anno ce l'ho fatta) e sono arrivato fino a Bari e poi sono andato in Calabria. Torino aveva una rete extraurbana della madonna!!! Ma tutt'ora persiste l'idea che se hai un certo tipo di macchina sei un figo. E' un modo per celare la pochezza... Ed a giudicare da quante auto di un certo tipo ci sono dire che la pochezza dilaga. Saimo messi bene, del resto: il lusso è un diritto, il rispetto te lo devi guadagnare ed io sono fatta della materia di cui sono fatti i sogni (cioè inconsistenza pura)... gli spot auto sono acchiappa imbecilli.
08/08/2011 20:56
 
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tranviere veterano
Personalmente, non avendo avuto figli, ricordando i miei tempi di scuola quando, fin dalla quarta elementare, sono andato e tornato da solo...la scuola elementare distava solo una trentina di metri, ma bisognava attraversare un incrocio come quello tra via Madama Cristina e corso Dante, non da poco; alle medie era un quarto d'ora andare e un altro quarto d'ora tornare sempre a piedi,nel turno pomeridiano si usciva alle 6 e d'inverno dovevo rincasare al buio. All'ITIS, poi, l'approccio al tram, l'1 e il 7, con 15 - 20 minuti di tragitto....ricordi di mezzo secolo fa; meglio o peggio di oggi, non saprei!
Per quanto riguarda la pubblicità delle auto, ne ricordo una degli anni 70, già in piena crisi petrolifera, di non so più quale casa costruttrice: "L'uomo è un animale sociale a quattro ruote": no comment!
[Modificato da Censin49 08/08/2011 21:00]
08/08/2011 22:25
 
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Vi piacciono i film horror? La scena che non si vede è il successivo sventramento con la fiamma ossidrica. Povero tram, che fine indegna.

[Modificato da XJ6 09/08/2011 22:09]
08/08/2011 22:40
 
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Forse sono uscito fuori tema (fino ad un certo punto, anche perché bene o male si parla di tram); stando in argomento e a proposito di pubblicità sulle auto, ricordate questa?



Poi, dopo questo gentile signore, sono venuti gli artisti imbecilli che imbrattano le livree dei rotabili!
[Modificato da XJ6 09/08/2011 22:10]
06/09/2011 20:03
 
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La pubblicità della Mini
ricordo ancora una pubblicità della Mini degli anni 70:

"Gigetto vuole fare il regista cinematografico; mamma sua vuole che faccia l'ingegnere.
Gigetto ha deciso: farà l'ingegnere

NON E' UN TIPO MINI

MINI : L'AUTO SPECIALE PER GENTE SPECIALE "
17/09/2011 20:30
 
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Niente SUV a Mirafiori
La notizia di questi giorni sotto la Mole è: Marchionne non vuol più portare a Mirafiori un SUV, vuole invece portarvi la nuova Topolino; questo perchè secondo lui il mercato nostrano non è così favorevole a questi "vetturoni" come quello americano. Molti sembrano dolersene; ma se i SUV sono considerati consumatori di benzina e inquinanti pure da molti americani (anni fa Newsweek li definì "gas guzzlers"), è proprio il caso di rammaricarsene tanto, se non invadono le nostre strade come quelle degli States?
17/09/2011 20:50
 
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Registro reclami della Torino - Rivoli
Nel suo volume "Ci piace Torino? Storie di città" (ed. Il Punto), Bruno Gambarotta pubblica alcuni estratti dal registro reclami della ferrovia e poi tranvia Torino - Rivoli, di cui un cortese lettore gli ha fatto dono. Registro reclami a disposizione all'epoca dei viaggiatori presso la stazione capolinea di piazza Statuto. Interessanti soprattutto perchè specchio di un'epoca (fine 800, inizio 900): proteste per l'affollamento dei treni, per una bilancia automatica guasta alla stazione di Rivoli, per la fermata di Cascine Vica che, come da regolamento, veniva "saltata" quando per ragioni atmosferiche (pioggia, neve, ecc.) vi era pericolo di slittamento del treno, la spedizione bagagli poco efficiente, per la vera e propria "giungla tariffaria", essendovi prima e seconda classe, biglietti a metà tariffa, ecc. che complicavano le cose, di un passeggero che, trovato chiuso lo sportello della biglietteria e avendo battuto con le nocche delle dita, venne caricato di improperi e apostrofato in malo modo dal bigliettaio. E altre piacevolezze!
[Modificato da Censin49 17/09/2011 20:51]
31/10/2011 20:04
 
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17 Settembre 1904: una data storica per Torino


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Questa famosa immagine d'epoca documenta un momento storico per Torino, il 17/9/1904: al capolinea cittadino di piazza Castello, l'inaugurazione del primo tram elettrico che superava i confini comunali, raggiungendo Moncalieri e Trofarello, soppiantando la vecchie locomotive tranviarie a vapore ("s'ciunfétte", cioè ferri da stiro a vapore, le chiamavano beffardamente i torinesi), che fino ad allora avevano trainato i convogli tranviari, i "trenini", su quel tragitto.
Qualche particolare colpisce della foto: le persone che attorniano la motrice tranviaria nuova di zecca sembrano vestite come in uniforme;
gli uomini adulti con l'immancabile "paglietta" ("magiostrina" sotto la Mole), i ragazzi in pantaloni alla zuava, calzettoni, giacchetta e berretto. Una cosa salta all'occhio....non vi è neppure una donna!
31/10/2011 20:23
 
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Pare che l'elettrificazione della linea avesse suscitato non poche polemiche: la "Belga", che gestiva la linea intercomunale (assieme all'altra intercomunale per Chivasso, elettrificata quattro anni dopo, nel 1908), oltre a gran parte delle linee tranviarie cittadine, venne accusata di trascurare manutenzione e aggiornamenti tecnici di quest'ultime, a favore appunto delle linee intercomunali, considerate più redditizie; in effetti, le due linee intercomunali, con lo stesso scartamento di quello ferroviario (1435 mm), raccordate alle ferrovie a Trofarello e Chivasso, svolgevano , oltre al servizio viaggiatori, un remunerativo servizio merci, funzionando in pratica come un enorme raccordo ferroviario per le aziende lungo le strade percorse dalle tranvie, permettendone l'accesso alla ferrovia pur essendone lontane (camion e furgoni erano ancora allo stadio embrionale, l'unica alternativa alla ferrovia era...la trazione animale!).
Si nota anche, dalla foto, che la motrice, analogamente ai tram cittadini della "Belga", era nata con asta e rotella (due alle estremità, usate alternativamente); poco dopo, le aste vennero sostituite con doppi archetti, più efficienti per mezzi destinati al traino di convogli anche di 2 - 3 rimorchiate e richiedenti linee aeree più semplici e di manutenzione meno onerosa; così rimasero in onorevole servizio per quasi mezzo secolo, fino alla chiusura delle
due linee intercomunali nel 1949.
02/11/2011 21:10
 
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In effetti, il declino delle tranvie intercomunali iniziò, tra gli anni 20 e 30, proprio con l'avvento in massa dei trasporti stradali motorizzati, cioè gli autocarri, che gradatamente tolsero a queste linee il settore merci, il più redditizio; già a fine anni 20 - inizio anni 30 le linee per Leinì e Volpiano e per Vinovo e Piobesi vennero soppresse, ritenendosi ormai più conveniente gestire con autobus il solo servizio passeggeri su queste direttrici. L'unica linea che mantenne fino alla fine, nel 1956, il servizio merci, fu la Torino - Rivoli, per via delle numerosissime aziende situate lungo corso Francia; qui addirittura il servizio merci sopravvisse di un anno a quello viaggiatori, fino a che il raddoppio del corso, per motivi di traffico stradale, ne impose la chiusura.
Infatti, nell'immagine sotto vediamo, a inizio 1956, in primo piano uno dei nuovi filobus sostitutivi della ferrotranvia, in secondo piano, sul binario ancora esistente, una motrice che traina due carri merci (un pianale e un carro chiuso).

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[Modificato da Censin49 04/11/2011 20:17]
04/11/2011 20:35
 
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Torino - Rivoli: sempre con le aste.
A proposito della Torino - Rivoli: La tranvia elettrica, nata nel 1915 in sostituzione della precedente ferrovia a vapore a scartamento ridotto, pur con caratteristiche semi-ferroviarie come protezione, armamento, tensione di alimentazione a 1200 V, usò per le motrici come organo di presa corrente l'asta con rotella, due alle estremità data la bidirezionalità delle vetture, cioè un tipico organo tranviario. Le rotelle erano peraltro di dimensioni maggiori di quelle dei tram cittadini, data la maggior tensione di alimentazione e la maggior velocità dei mezzi. A fine anni 20, alcune motrici vennero attrezzate sperimentalmente con archetto, esperimento però che si concluse dopo breve tempo. Anche gli ultimi mezzi entrati in servizio sulla linea negli anni 30, i due locomotori per merci del 1935 e le quattro "littorine" del 1938, vennero attrezzate con aste, come si vede nelle foto seguenti



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Nel 1946, venne istituito un "servizio rapido", con sole fermate a Regina Margherita e Cascine Vica, con due "littorine" accoppiate, con presa di corrente dall'asta della vettura in coda; un "ponte" tra le due aste abbassate contigue dei veicoli permetteva l'alimentazione anche dei motori dell'elettromotrice di testa.
Nel 1949, un progetto di ammodernamento e riqualificazione delle tranvie intercomunali, preparato dal Comune e dalla Provincia di Torino, prevedeva per la Torino - Rivoli il passaggio al pantografo come organo di presa corrente, nonchè il completo raddoppio della linea, con posa di un secondo binario, per ovviare al suo principale handicap, il binario unico, ormai insufficiente all'aumentato traffico. Ma arrivò prima la chiusura, il 12/11/1955 per il servizio viaggiatori, l'anno successivo per il servizio merci.
[Modificato da Censin49 04/11/2011 20:38]
04/11/2011 20:44
 
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Una "commovente" immagine della chiusura della TO - Rivoli
Nella foto, sotto, nel piovoso pomeriggio del 12/11/1955, la partenza da Rivoli dell'ultimo treno per Torino; notare la commozione dei presenti, viaggiatori e personale: tutti si asciugano le lacrime col fazzoletto! Naturalmente, per fare un po' di "cine" (sceneggiata)



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04/11/2011 20:55
 
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tranviere veterano
Una brutta fama di "tritatutto"
Va detto peraltro che, ad orientare l'opinione pubblica verso la soppressione della Torino - Rivoli, vi fu anche, all'inizio degli anni 50, una serie di incidenti che riguardarono pedoni, bici, moto e pure auto travolte dai convogli, specie nel tratto torinese di corso Francia da piazza Statuto a piazza Massaua; i due giornali cittadini, "La Stampa" e la "Gazzetta del Popolo", contribuirono da par loro ad alimentare l'avversione per la strada ferrata, coniandone epiteti di "tritatutto", "tritacarne", "tritapersone". Nessuno pensò di chiedere maggior protezione, con recinzioni lungo i binari e semafori agli attraversamenti: fu un coro di "via questi binari!".
Un po' quello che successe negli anni 80, con il progetto del 1982 della linea 1 di metropolitana leggera, dall'altra parte del corso, che prevedeva il passaggio in superficie sui binari dell'ex 6; alcuni incidenti di persone travolte dai tram "convinsero" ad abbandonare il progetto a favore di quello dell'attuale metro sotterraneo.
05/11/2011 02:36
 
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apprendista tranviere
Vorrei sapere...
Mi piacerebbe avere diverse informazioni sul corso Francia di allora,per esempio ho capito che in quel periodo vi era una sola carreggiata unica automobilistica e l'altra occupata dal binario:era quella che va verso Torino o verso Rivoli?(per deduzione siccome mi hanno spiegato che l'ufficio postale di Leumann era la vecchia stazione credo che fosse quella direzione Torino)quando poi è stato messo il filobus vi erano già le 2 carreggiate?purtroppo foto non ne ho e quel poco che vedo attraverso i libri non mi danno tanto l'idea e poi quando chiedo ai giovanotti di allora qui in zona da me(zona Aeronautica)mi dicono cose differenti:c'è chi mi dice che il trenino passava al centro dove ora ci sono gli alberi che dividono le 2 carreggiate centrali,altri invece che occupava la carreggiata che va verso Torino e poi a fianco hanno messo il filobus...insomma mi hanno raccontato un po' di tutto!Io credevo che quando avevano messo il filobus avessero eliminato il binario(fino a qualche tempo fa credevo che erano 2)invece scopro che per un po' c'è stato ancora per servizio merci!Se qualcuno mi aiuta a chiarirmi le idee...
05/11/2011 20:23
 
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tranviere veterano
@tramlinea5 - Il binario della Torino - Rivoli correva sul lato Nord della carreggiata centrale di corso Francia (per intenderci, quello dalla parte di via Cibrario), partendo dalla stazione, situata dove ora vi è l'orribile torracchione (già postato in foto su questa discussione) tra corso Francia, piazza Statuto e via Cibrario; continuava sul lato Nord della strada anche oltre piazza Massaua, dove finivano i controviali, andando da quella parte fino a Rivoli; quindi senza mai attraversare il corso. In corrispondenza delle stazioni più importanti, vi erano tratti di raddoppio per gli incroci.
La due foto seguenti,scattate all'incrocio con corso Racconigi e nei pressi di piazza Massaua, illustrano bene la disposizione dei binari



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Nella foto in alto, si vede in primo piano il doppio binario della linea urbana 6 (ereditati dall'1 nel 1982) e, oltre il corso, protetto da una siepe, il binario della Torino - Rivoli; nella seconda, presa al capolinea del 6 verso il centro, la linea di Rivoli è sulla sinistra, a destra si vede un 6 che sta arrivando al capolinea.
A Regina Margherita vi erano invece ben quattro binari, considerata l'importanza della stazione come centro operativo e deposito principale della linea (ruolo mantenuto anche con la filovia).


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Dopo la definitiva chiusura della linea (1956), una volta asportati i binari, da piazza Massaua a Rivoli venne realizzata la doppia carreggiata con la fila di alberi divisoria; quindi, la vecchia sede stradale è l'attuale carreggiata in direzione Torino, mentre quella in direzione Rivoli venne realizzata al posto dei binari della soppressa tranvia.
Dopo la soppressione del servizio viaggiatori, i filobus viaggiarono inizialmente sulla sede stradale esistente, con bifilare banalizzato, fino al termine dei lavori di raddoppio, verso il 1958 - 1959. Successivamente, ebbero il bifilare su ognuna delle due carreggiate, ciascuno per un senso di marcia, come vediamo in questa foto del 1963



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Lo si desume anche dal manifesto che il Comune di Rivoli stampò, a novembre 1955, come addio alla tranvia e benvenuto alla nuova filovia



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Da notare che, all'inaugurazione della metropolitana nel 2006, il Comune di Collegno pubblicò un analogo manifesto di benvenuto per il metro.
Da notare anche che quando, colla riforma del 1982, venne progettata la linea di metropolitana leggera 1 da piazza Bengasi a Rivoli, nel tratto da piazza Massaua a Rivoli era prevista la posa della sede binari sullo spartitraffico tra le due carreggiate, un po' come è stato ora fatto per il 4 in corso Giulio Cesare; le proteste dei residenti lungo il corso, che temevano una riedizione in chiave moderna del vecchio "tritatutto", fecero desistere dal progetto, ripiegando poi sulla metropolitana tutta sotterranea e scegliendo l'allora nuovissimo sistema VAL; peraltro, per ora il metro si ferma alle porte di Collegno, e non è ben chiaro se e quando proseguirà verso Rivoli.
La stazione di Leumann, l'unica rimasta della linea, si trova sul lato della carreggiata verso Rivoli, vedi foto! Funzionò ancora come fermata per i filobus, mentre attualmente con i bus GTT ha perso ogni funzione al riguardo



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[Modificato da Censin49 07/11/2011 20:32]
05/11/2011 23:01
 
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apprendista tranviere
@Censin49 Perfetto! tutto quasi al contrario di quello che pensavo! [SM=g9410] comunque ti ringrazio vivamente per tutte le delucidazioni che mi dai sempre! [SM=x346242] Da una parte qualcosa l'avevo intuita a proposito della stazionetta di Leumann:quando passo col 36, la noto spesso e ti assicuro che fermate lì non ne facciamo(qualche tempo fa la facevano gli intercomunali, ora la loro fermata è avanzata di 15metri circa)e anche tempo indietro la notavo oltre per la struttura caratteristica anche per il nome insolito che per un bar non si adattava per niente, ma capivo che si riferiva al passato come ricordo del trenino per Rivoli e mi dicevo:"vuoi vedere che lì c'era la stazione del trenino?" altri mi dicevano di no perchè la stazioncina era dove ora c'è l'ufficio postale, quindi lato opposto...e, siccome non sono proprio di fronte, la cosa non mi tornava tanto anche perchè allora il corso non era così largo e la ferrovia non occupava le attuali 2 carreggiate.
06/11/2011 20:41
 
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tranviere veterano
La stazione Leumann all'epoca della tranvia
Ecco alcune foto della stazione di Leumann quando vi era il tranvai



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06/11/2011 20:48
 
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tranviere veterano
La stazione venne costruita contemporaneamente al cotonificio da cui prende il nome, negli anni 80 dell'800; i Leumann, padre e figlio, imprenditori originari della Svizzera tedesca, costruirono nello stile della loro terra d'origine le palazzine all'ingresso, e fecero costruire nello stesso stile anche la stazione; ecco spiegato il suo stile nordico e transalpino!
Vorrei qui ricordare un tristissimo incidente, successo dopo che la tranvia era stata smantellata ed erano in corso i lavori di raddoppio del corso, nella primavera del 1958: un'auto diretta verso Rivoli ad altissima velocità sbandò in quel punto, investendo in pieno un gruppo di ragazzini che giocavano davanti all'ingresso dello stabilimento; alcuni dei bimbi morirono sul colpo, altri riportarono lesioni e invalidità permanenti. L'auto andò poi a schiantarsi contro il muro di cinta del cotonificio: il tachimetro rimase bloccato sui 120 km/h, la velocità al momento dell'impatto. Come si vede, i pirati della strada sono un problema purtroppo antico!
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