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Hanno Rubato un Tram - Discussione sul film tranviario per eccellenza

Ultimo Aggiornamento: 01/02/2016 10:50
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14/09/2007 15:36
 
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tranviere veterano
Anch' io ho visto il film x la prima volta l' altro giorno. wuauuustao fantastico.

Alessandro
13/04/2008 20:19
 
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tranviere veterano
L'autore
Ho finito di leggere in questi giorni il libro "Pane cinema". E' l'autobiografia di Luciano Vincenzoni, uno dei massimi creatori di soggetti e sceneggiatori italiani. Il libro mi ha interessato e commosso. Le citazioni delle sue opere mi hanno fatto ripercorrere il cammino della mia vita, da quando, nel grembo materno, ho incominciato a frequentare i cinema. Un capitolo toccante è stato leggere della sua visita agli amici Mathau e Wilder, in una clinica per ammalati terminali. Le due stelle, ormai cadenti, si sfidavano a quotidiane gare in sedia a rotelle nelle corsie dell'ospedale.
Ma, bando alle chiacchiere, e parliamo di tram. Vincenzoni è stato l'autore del nostro amato "Hanno rubato un tram": nel libro ci rivela che buona parte della pellicola fu girata dal 25enne S. Leone in quanto il registra ufficiale Bonnard, fu colpito da malattia.
Il sito americano IMDB, in genere ben informato, conferma la notizia anche se lo definisce "uncredited". Ciò vuol dire si sa e non si sa.
Ma facciamo parlare il libro del Vincenzoni: "Il mio matrimonio con il cinema sembrava svanito. Invece scovai in una valigia la prima storia che avevo scritto anni prima Hanno rubato un tram. L'avevo scritta quando ancora vivevo a Treviso sognando un giorno di venire a Roma. La trama l'avevo scovata in un articolo del locale Gazzettino. Raccontava un fatto avvenuto a Vienna, dove un bigliettaio di tram, per non fare brutta figura con il figlio di 5 anni che a cui aveva sempre detto di essere conducente, e invece è bigliettaio, lo porta di notte al deposito dei tram e ruba una vettura per dimostrargli che la sa guidare.
Padre e figlio danno così inizio ad una straordinaria avventura notturna, lanciando il tram, sfolgorante di luci, per le nebbiose strade di Vienna. Alle fermate raccattano nottambuli, barboni e battone che trovano in quell'insolito veicolo riparo dal freddo. All'alba la polizia riesce a bloccare il tram ed arrestarne il guidatore. Tempo dopo un giudice comprensivo, ascoltate le patetiche motivazioni suffragate dalle testimonianze, non solo lo assolve ma impone all'azienda di promuoverlo conducente".
Tutto qui: se già lo sapevate, apprezzate la buona volontà nel riferirlo.
A me basta che lo leggano almeno due trammofili: uno in Italia ed uno, per esempio, in Francia.
13/04/2008 20:53
 
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maestro tranviere
Letto, letto ...

... e apprezzato [SM=x346236] . Tra l'altro, Sergio Leone recita anche nel film, irriconoscibile (tranne che per qualche suo occhiuto estimatore), magrissimo e senza barba.

07/08/2008 11:18
 
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apprendista tranviere
fiat470
ho avuto modo d vedere qesto film e' stato emozionante vederlo
24/09/2008 17:03
 
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apprendista tranviere
caro antonio io ho 1 dvx dove c'e' proprio qesto film
E'BELLISSSIMO.......
24/09/2008 17:57
 
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maestro tranviere
Mi piacerebbe continuare il cineromanzo da dove l'ho lasciato, se ...

... ne avessi il tempo [SM=x346225]

Nessun volontario disponibile a prendere il mio posto?

[SM=x346219]

26/09/2008 22:59
 
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apprendista tranviere
Hanno Rubato un Tram
Ho visto il film molte volte, è eccezionale !!!!!!
[Modificato da XJ6 27/09/2008 13:14]
28/04/2009 00:58
 
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tranviere veterano
Omaggi
In una scena del bel film (ve lo consiglio proprio) "Gli amici del bar Margherita" di Pupi Avati ambientato a Bologna,si vede il gruppetto di amici andare di sera nel deposito dei tram dove si cercavano comparse per il film "Hanno rubato un tram"...
Ad un certo punto si vede l'interno del deposito con qualche tram fermo,sono riuscito a scattare una foto allo schermo (spero di non essere accusato di pirateria [SM=x346233] )
Non è un granchè ma si vede qualcosa,purtroppo la scena di insieme dei tram nel deposito non sono riuscito a scattarla



CLICCARE SULL'IMMAGINE PER INGRANDIRE

[SM=x346219]
[Modificato da mister656 28/04/2009 01:01]

The winner takes it all
28/04/2009 18:59
 
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maestro tranviere
Questa è davvero una chicca!

Occorrerà vederlo, questo film.

28/04/2009 22:11
 
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maestro tranviere
scusa, non ho capito di quale deposito si tratta.
quel poco che si vede pare una mrs romana (la 2147 di seconda serie)
29/04/2009 09:04
 
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maestro tranviere
Se fosse Bologna ...

... dovrebbe essere il deposito Zucca (dove sono girate molte scene di "Hanno Rubato Un Tram"). Ma il deposito Zucca non esiste più in quanto tale (ci sono stato con Roberto. C'è la palazzina degli uffici, ora in dotazione ai vigili), alcuni capannoni (adattati ad altro) ed un parco. Evidentemente Pupi Avati (ma dovrei vedere il film per esserne sicuro), in mancanza di memorie tranviarie a Bologna si è dovuto accontentare di quelle di Roma, pensando che nessuno se ne accorgesse.

Molte sequenze di HRUT, tuttavia (in particolare gli interni, e forse anche qualche esterno, da foto di scena che ho visto) sono state girate a Roma.

29/04/2009 13:11
 
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maestro tranviere
stamattina a mente fresca, ingrandendo un po' la foto, confermo che è proprio una MRS, ma non di seconda serie.
il risalto fra cassa centrale e piattaforma dice che si tratta di una prima serie, quindi dovrebbe essere la 2047.

non so dove, ma del deposito zucca di bologna sono apparse alcune foto attuali, e l'impianto dei binari originali è stato in buona parte conservato a testimonianza.
che però una MRS fosse finita là mi pare alquanto improbabile, quindi concordo con XJ6 che la scena è stata girata a roma.
30/04/2009 08:05
 
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maestro tranviere
Alcune foto le inserii io a suo tempo.

Dei binari originali resta solo qualche spezzone.

30/04/2009 11:33
 
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tranviere veterano
intanto.....
... ecco l'"aggiornamento" della trama, da me a suo tempo inserita su "Wikipedia":

Cesare Mancini (interpretato dallo stesso regista Aldo Fabrizi) è un conducente di tram, nato e cresciuto a Roma ma trasferitosi a Bologna dopo essersi sposato con una ragazza del posto. Egli vive la sua vita quotidiana in modo del tutto normale, con due sole eccezioni: la prima si identifica nella suocera convivente, che non perde mai un colpo per indirizzargli frecciate velenose, costringendolo a fare ogni volta buon viso a cattivo gioco per amor di pace, cosa peraltro non facile a causa del suo carattere non proprio remissivo; l'altra si riscontra nell'ambito aziendale e, più precisamente, al circolo del dopolavoro, dove il suo controllore capo Rossi (soprannominato "testa di cane"), abituale avversario al gioco delle bocce e da lui sistematicamente sconfitto, proprio non ci sta a perdere. Sempre per amor di pace, Cesare per giunta gioca deliberatamente male per farlo vincere, ma l'esito non cambia. Rossi, in preda alla rabbia, interpreta ciò come una ulteriore beffa, e consuma quindi una sorta di vendetta personale segnalando sistematicamente, con incredibile solerzia, ogni minima manchevolezza sul lavoro del suo "avversario" ai superiori.

I guai per Cesare cominciano quando egli un giorno, per una banale distrazione, investe una donna in bicicletta: pur uscendone quest'ultima miracolosamente illesa, l'incidente costa però a Cesare la retrocessione a bigliettaio. Egli non digerisce per nulla tale declassamento, ed a malapena riesce a svolgere il nuovo incarico, collezionando una sfilza di rapporti negativi dell'inflessibile controllore capo. Il direttore dell'azienda tranviaria, nel corso di una ramanzina tanto dovuta quanto amichevole e cordiale, gli fa presente che così facendo non rimarrà ancora a lungo in servizio. Cesare promette di tenere a bada la sua impulsività, ma non riuscirà a tenere fede all'impegno: infatti, accade che una domenica, in un parapiglia causato da un nugolo di tifosi scalmanati appena usciti dallo stadio, l'onnipresente Rossi riprende duramente Cesare che, esasperato, manda tutti al diavolo e abbandona il tram. L'inevitabile ennesimo rapporto, questa volta, si traduce per lui in tre mesi di sospensione dal servizio.

Scoraggiato per l'accaduto, Cesare, che già ha nascosto alla famiglia l'avvenuta sua retrocessione, tace anche il provvedimento disciplinare appioppatogli al fine di evitare ulteriori problemi (soprattutto con la becera suocera) ma, sfortunatamente, la verità viene a galla durante una gara culinaria per l'elezione della "reginetta dei tranvieri" alla quale partecipa la figlia: quest'ultima, infatti, dopo aver surclassato le altre concorrenti, viene proclamata vincitrice, ma uno dei giudici si accorge dell'irregolarità della posizione del padre e quindi l'elezione viene annullata, fra l'incredulità e lo stupore dei presenti.

La moglie e l'immancabile suocera, scoperta la ragione della squalifica della ragazza, inveiscono senza alcuna pietà contro il povero Cesare: questi, ormai fuori di sè, tenta anche di aggredire Rossi, da lui ritenuto il responsabile morale di tutte le sue disavventure, ma viene trattenuto appena in tempo dal suo amico e collega Bernasconi, buono come il pane ma con l'unico grande difetto di parlare un po' troppo nei momenti meno opportuni.

Ormai Cesare, abbandonato da tutti, si sente praticamente un uomo finito: avvilito e demoralizzato, da solo vaga a piedi nella notte per la città, ed il caso vuole che egli giunga al deposito tranviario. Mai come in quel momento viene assalito dall'irrefrenabile desiderio di rimettersi alla guida di un tram. Si impadronisce quindi di una vettura e inizia a girare per la città senza una meta, facendo anche salire gratuitamente a bordo alcuni occasionali viaggiatori con i quali si intrattiene.
Durante questa inconsueta corsa notturna, Cesare riesce anche a non pensare alle sue disgrazie e scopre, allo stesso tempo, quel piacere di lavorare che mai aveva provato in tanti anni di onorato servizio. Sfortunatamente, però, il custode del deposito si accorge della sparizione della vettura ed avverte la polizia: dopo aver perlustrato mezza città, una volante rintraccia e blocca il tram. Cesare viene quindi arrestato, e finisce sotto processo per direttissima.
Le premesse non sono affatto delle migliori: un inflessibile pubblico ministero chiede per lui il massimo della pena, ed il suo avvocato d'ufficio è soltanto un leguleio ubriacone che ne prende le difese alla bell'e meglio, cercando maldestramente di ottenerne l'assoluzione facendolo passare addirittura per matto.
Accade, però, che la buona sorte finalmente si ricordi di lui: il suo controllore capo, proprio quel Rossi che tanto lo aveva perseguitato, si presenta spontaneamente al processo e depone in suo favore, ammettendo di aver inconsciamente approfittato del suo grado superiore per infierire su di lui a titolo di rivalsa per le innumerevoli sconfitte incassate al gioco delle bocce. Cesare viene quindi totalmente assolto, riguadagnando in un sol colpo l'immediato reintegro in servizio da conducente, l'affetto dei propri familiari (suocera compresa) ed anche l'amicizia del controllore capo, che però vuole l'ennesima rivincita a bocce anche se, da quel momento in poi, implicitamente si impegnerà ad accettare in modo più cavalleresco le probabili future sconfitte...
30/04/2009 16:36
 
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tranviere veterano
Continuano le strane ambientazioni bolognesi...
A Pasqua sono andato al cinema, nelle Marche, a vedere con la famigliola il Bar Margherita di Pupi Avati.
Innanzitutto devo dire che da pochi anni il bar Margherita non c'è più... ci sono passato davanti quasi tutti i giorni per anni in via Saragozza ma oggi, con tutto il suo carico di storia, non c'è più.
Dopo il tram di Torino che era un tram bolognese nel Papà di Giovanna ora abbiamo dei tram romani rappresentati come bolognesi...
Ho immediatamente riconosciuto il deposito Prenestino con la MRS 2047 in primo piano al quale era stata aggiunta una veletta 4 Mazzini. Sullo sfondo alcune Stanga nelle nuova riverniciatura in biverde.
Devo dire che non ho ben compreso queste ambientazioni di Pupi Avati: a Torino ci sono splendidi tram perfettamente restaurati ove ambientare la scena della morte di Greggio. Invece il regista è andato a Bologna presso Ansaloni Garden Center, che ha acquistato la carrelli 228 in esubero al museo dei Trasporti, per realizzare complicate riprese poi lavorate al computer.
Ora che i tram protagonisti sono quelli veramente bolognesi è invece andato a Roma a riprendere quelli dell'Atac. Sarebbe stato sufficiente ambientare le scene, per la selezione delle comparse di Hanno rubato un Tram, al nostro Museo dei Trasporti che è pieno di bei tram felsinei a disposizione... Mah, misteri del cinema.
01/05/2010 22:22
 
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maestro tranviere
Su Rete Capri, ogni tanto ...

... (anche adesso) trasmettono Hanno Rubato Un Tram (quando gli gira. Senza programmazione apparente).

17/08/2010 22:54
 
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tranviere veterano
Hanno rubato un tram
Dopo aver saputo di questo film, ho provato a cercarlo; l'unico modo per poterlo vedere, è stato, scaricarlo da E-mule, dopo scaricato e visto, bellissimo, in televisione lo hanno trasmesso almeno altre tre volte di seguito.

Claudio
19/08/2010 12:44
 
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maestro tranviere
Si trova in DVD, senza particolari problemi...

...e c'è anche su eBay.


[SM=x346219]

19/08/2010 13:01
 
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tranviere veterano
Grazie
Grazie XJ6 dell'informazione, adesso, dopo averlo visto come minimo tre volte, l'ho imparato a memoria ed in più l'ho memorizzato sul pc.

Claudio
24/01/2012 22:33
 
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tranviere junior
Veramente spettacolari quelle foto di una Bologna non rovinata dai dilettanti dell'epoca. Solo tram, si spera anche a Bologna anche se il progetto attuale, al momento, non lo prevede.
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