TORINO - La Metro, ovvero, un tram ... sotterraneo!

Quanti bei video, Censin!!

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Questa foto, un po'più chiara del video precedente, mostra ancora la "discesa" della linea dopo la stazione Dante

l'ho presa sabato scorso,davvero un gioiellino,ben tenuta,efficiente e corse ogni 3-4 minuti

La metropolitana è certamente un gioiellino tecnologico, niente da dire su questo. Rimangono però le perplessità sulla sua effettiva utilità in una città come Torino, specie il nuovo tratto da Porta Nuova al Lingotto.
Il metro, anche uno automatizzato e ridotto di dimensioni come quello torinese, rimane un mezzo ad alta capacità di trasporto, veramente conveniente solo per frequentazioni dai 5000 passeggeri/ora in su, con flusso di passeggeri costante ed elevato lungo tutto l'arco della giornata. Mentre notoriamente Torino, che rimane comunque una città prevalentemente industriale e operaia, vede flussi elevati di traffico sui mezzi pubblici nelle ore di punta, con poco o nullo affollamento nelle altre fasce orarie.
Chi scrive ha avuto modo di utilizzare il metro frequentemente, nei primi tre mesi di apertura del nuovo tratto; l'affollamento è davvero notevole solo al mattino e alla sera, mentre nelle altre ore i convogli viaggiano come minimo semivuoti; e questo in particolare proprio nel nuovo tratto da Porta Nuova a Lingotto.
A proposito del nuovo tratto, va ricordato che il progetto iniziale prevedeva l'attraversamento del quartiere San Salvario sotto via Madama Cristina (con le stazioni "Madama Cristina" sotto la piazza omonima, sede di un importante mercato, "Raffaello" e "Dante" all'incrocio coi corsi omonimi), in quanto asse baricentrico e commerciale del quartiere, equidistante dai suoi estremi. La levata di scudi dei commercianti della via, decisi anche ad impedire fisicamente l'apertura dei cantieri, sull'esempio dei NoTAV valsusini (che in Piemonte stan facendo scuola), ha costretto a spostare la linea sotto via Nizza, eccentrica rispetto al borgo, in quanto spostata sul suo lato Ovest verso la ferrovia. Chi abita sull'altro lato del quartiere, verso il Valentino, difficilmente andrà a prendere la metropolitana in via Nizza, preferendo servirsi, per recarsi a Porta Nuova o in centro, dei mezzi transitanti in corso Massimo d'Azeglio (9 e 34)o del 67 in via Madama.
Diciamolo chiaro, la gente non ha voglia di camminare, vuole il mezzo sotto casa, anche se meno veloce.
Sorge ora anche il problema del 18, linea che, proprio per evitare sovrapposizioni col metro, il GTT vorrebbe limitare verso Sud in piazza Carducci; il che sarebbe sgradito alla maggior parte di chi, viaggiando su questa linea, deve proseguire verso Lingotto e Mirafiori, che non ama sobbarcarsi a trasbordi tram o bus-metro con salita e discesa di scale e ascensori vari, preferendo il mezzo diretto anche se meno veloce.
Rimane così l'eterno dubbio: era davvero necessaria la metropolitana in una città come Torino? O non si tratta piuttosto della "voglia di metropoli" di una città tutto sommato medio-piccola che si sente, o si crede, o si immagina una grande città?

Nell'immagine, il progetto originale del tratto Porta Nuova - Nizza, così come era stato presentato in una pubblicazione del GTT nel 2004.




Come si può vedere, il metro, da Porta Nuova, avrebbe dovuto proseguire in linea retta lungo corso Vittorio, con una stazione, "Madama Cristina", all'incrocio con la via omonima; successivamente, descrivendo un'ampia curva a S (interamente scavata dalla "talpa") si sarebbe portato sull'asse di via Madama Cristina, che avrebbe percorso interamente, con tre stazioni, "Marconi", "Raffaello" e "Dante", all'incrocio coi rispettivi corsi. Al termine della via, all'incrocio con corso Bramante, sarebbe sorta la stazione "Molinette", di fianco all'ospedale. Successivamente, avrebbe seguito l'asse di via Genova, sino alla stazione "Spezia" all'incrocio con l'omonimo corso; solo allora, con una curva ad S, si sarebbe portato su via Nizza raggiungendo la stazione "Lingotto"; l'unica rimasta integralmente nella realizzazione finale.
Tale percorso, assai più favorevole di quello realizzato riguardo all'acquisizione di passeggeri in borgo San Salvario nonchè a servizio delle Molinette e della "cittadella ospedaliera" (S.Lazzaro, Sant'Anna, CTO), è stato abbandonato, come già detto, per l'opposizione dura dei negozianti di via Madama Cristina, che, avendoli conosciuti nelle riunioni alla Circoscrizione 8, posso personalmente assicurare che si sono sempre dimostrati di una grettezza e miopia stratosferiche! Uno dei negozianti arrivò a chiedere al Comune una sorta di "stipendio" per tutto il tempo dei cantieri, che avrebbe trascorso al mare chiudendo bottega!
Risultato del "muso duro" dei commercianti di via Madama: spesa di realizzazione più che raddoppiata, per la necessità di scavo a cielo aperto del primo tratto su via Nizza, flusso di passeggeri ridotto causa l'ubicazione "periferica" di via Nizza rispetto al quartiere San Salvario, l'ospedale Molinette appena "sfiorato" (anche se eufemisticamente la stazione è stata denominata "Carducci - Molinette"), per non parlare degli altri ospedali della "cittadella", poco o nulla serviti dall'opera!
E' il caso di aggiungere commenti?


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io ho preso la metro a marche x andare a p.ta susa:abbiamo parcheggiato l'auto vicino la stazione e in un quarto d'ora siamo arrivati in centro.
l'affluenza era notevole (tt i posti a sedere occupati,sia andata che ritorno)e l'amica che mi ha accompagnato mi ha detto che lei ogni qual volta vuole andare in centro fa sempre cosi

Hai perfettamente ragione a dubitare sull'utilità della metro a Torino. Quando sono stato l'ultima e unica volta nella tua città, nell'estate del 2004 (allora erano in corso i lavori per la realizzazione della metro), devo dire che anche io ho avuto perplessità sull'utilità di tale mezzo, riscontrando un servizio di trasporto più che efficiente. Ho parcheggiato l'auto in un garage in prossimità del Museo Egizio,e mi sono potuto spostare in lungo e largo senza problemi.

L'altro ieri su un quotidiano locale (CronacaQui) si avanzavano riserve circa il sistema VAL adottato per la metropolitana, che, in quanto automatico, è piuttosto "rigido", non consentendo aumenti della portata del sistema, poichè i convogli sono a lunghezza fissa, così pure la lunghezza delle stazioni, le porte di banchina, ecc.
Il giornale si riferiva alle recenti manifestazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia, in particolare i raduni militari dei vari corpi e armi (Alpini, Aeronautica, Carabinieri, ecc.), che hanno visto la metro andare quasi in tilt per il grande afflusso di passeggeri.
Poichè però simili manifestazioni del centocinquantenario non si svolgono tutti i giorni, e gli eventi ordinari importanti si riducono di fatto alla sola Fiera del Libro di metà maggio,(il Salone dell'Auto se ne è andato sin dal 2002, e ben difficilmente tornerà sotto la Mole, anche i maxiconcerti sembrano essere cessati), vorrei chiedere a chi ha scritto l'articolo sul giornale: troverebbero logico avere una metropolitana ultrasovradimensionata per carichi di traffico che si verificano una volta ogni morte di Papa, e per il resto del tempo trasportasse..aria?

Come ha sottolineato il Giornale Radio Regionale del Piemonte, fervono i preparativi per aprire finalmente, probabilmente a inizio settembre, la stazione del metro di Porta Susa; stazione collegata direttamente all'omonima stazione ferroviaria, la cui inaugurazione ufficiale era prevista per la scorsa primavera, alla presenza del Presidente Napolitano, ed è slittata a fine anno, prima di Natale.
Come ben sa chi usa abitualmente la metro, per ora i convogli alla stazione Porta Susa effettuano la fermata, a porte chiuse, sostano un paio di secondi, per poi ripartire; si tratta di attivare le normali procedure automatiche delle stazioni: fermata, apertura porte, sosta per uscita/entrata passeggeri, chiusura porte, ripartenza.

Sempre il Giornale Radio Regionale ha dato notizia dell'apertura, probabilmente la prossima primavera, dei cantieri per il tratto Lingotto - Bengasi, che dovrebbe entrare il funzione entro il 2015.
Il tratto prevede una sola stazione intermedia, Italia61, poco oltre il sottopasso del Lingotto; proprio questo sottopasso costituirebbe la difficoltà principale del tratto, obbligando a scendere in profondità.
Buio profondo, invece, per il prolungamento nella direzione opposta, da Fermi a Cascine Vica, per cui manca completamente il finanziamento; poichè la stazione capolinea di Cascine Vica è prevista all'altezza dello svincolo omonimo sulla tangenziale, con ampio parcheggio di interscambio in corrispondenza, si penserebbe di coinvolgere finanziariamente l'ATIVA, società concessionaria della tangenziale, per un contributo, in cambio di un prolungamento della concessione.

Nel video, la visita guidata del 14/6/2009 al deposito officina di Collegno, situato circa 1 km oltre la stazione capolinea di Fermi.
Da rilevare che i convogli in arrivo a Fermi da Lingotto, dopo la discesa dei passeggeri vanno sempre in deposito, per le eventuali operazioni di lavatura, manutenzione, ecc.. I convogli pronti a partire per Lingotto vengono accodati sul binario verso la stazione Fermi, dove vengono avviati per la partenza con la giusta cadenza.

Un video, pescato su Youtube, del metro VAL di Taipei, fratello maggiore del nostro torinese; come si può vedere, corre tutto all'aperto in sopraelevata

Il sistema delle porte di banchina, per evitare cadute accidentali sui binari, non è comunque prerogativa del sistema VAL; qui lo vediamo applicato su un metro "tradizionale" a San Paolo del Brasile

E' di oggi l'avviso, affisso sui mezzi GTT e nelle stazioni del metro,che la metropolitana dal 8 al 21 agosto funzionerà a orario ridotto, dalle 7 del mattino alle 9 e mezzo di sera. Con tanti saluti a chi, partendo o arrivando in treno a ore antelucane o serotine a Porta Nuova o Porta Susa, pensava di servirsene per arrivare rapidamente in stazione o a casa. Il motivo addotto: il solito calo di viaggiatori nel periodo di Ferragosto. Di questo passo, a presto avremo forse la chiusura della metro nei giorni festivi?

Sarebbe interessante sapere, a questo punto,se sulle metropolitane delle altre città (Milano, Roma, Napoli, Genova, Catania), sono previste analoghe limitazioni in questo periodo! Altrimenti, vedrei confermati in buona parte i dubbi che ho sempre nutrito sull'utilità del metrò a Torino.

A Napoli per il periodo di Agosto la linea 6 della metro è chiusa e riaprirà a settembre,ma va tenuto conto che per ora essa serve solo 3 stazioni periferiche ed una sola centrale.Tengo a dire però che con l'apertura delle prossime 4 diventerà importantissima,confluirà in piazza Municipio ed interscambierà con la linea 1 della metro in un ambiente di valori archeologici ritrovati di importanza mondiale come forse ben sapete..Inoltre va detto che la neo costruita stazione università della linea 1,collegata con la stazione precedente,Dante,da un treno navetta,è chiusa,ma anche essa è un altro tassello del complesso e importante sistema metronapoli ormai in dirittura d'arrivo costituito da ben 96 stazioni e con movimento previsto di oltre 500.000 utenti al giorno

Dall'inizio di settembre, con la piena ripresa delle attività lavorative e scolastiche, con la limitazione attuata a Luglio scorso dei bus 1 e 35 alla stazione "Carducci", la metro sembra finalmente viaggiare costantemente a pieno carico ottimale; senza essere sovraccarica e congestionata, tutti i convogli sono piuttosto affollati, con qualche difficoltà a trovare posti a sedere liberi. Sembrerebbero dunque fugati i timori di un suo sottoutilizzo. Aspettiamo ora, nei mesi a venire, che GTT fornisca le statistiche sui passeggeri; staremo a vedere.

Oggi pomeriggio 9/9 è stata finalmente aperta la stazione del metro di Porta Susa, direttamente collegata con quella ferroviaria (ancora in corso di ultimazione; per ora biglietterie e servizi sono ancora nel vecchio edificio di piazza 18 Dicembre).
Nell'occasione, è stata annunciata la partenza, a inizio del prossimo anno, dei cantieri per il prolungamento Lingotto - Bengasi, che dovrebbe entrare in attività per la fine del 2015.
Manco a dirlo, però, sono già iniziati i piagnistei dei commercianti del tratto interessato, in particolare gli ambulanti di piazza Bengasi,dove sorgerà la stazione capolinea, costretti a traslocare per cinque anni nella contigua via Onorato Vigliani (peraltro già oggi in parte occupata dai banchi del mercato). E' da dire, peraltro, che il mercato di piazza Nizza, che nel 2007, all'inizio dei lavori del tratto Porta Nuova - Lingotto, era stato spostato in corso Raffaello, per ora non è ancora tornato nella precedente sede; se tutto va bene, lo sarà dal prossimo anno.
Ecco alcune foto della nuova stazione Porta Susa



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