"Flop" o delusione delle monorotaie.

Maggio 1961: con l'inaugurazione dell'esposizione "Italia 61" a Torino, entrava in servizio la prima linea in servizio effettivo della monorotaia a sella tipo Alweg, all'interno appunto dell'area espositiva.
Il nuovo mezzo di trasporto suscitava da subito grandi speranze nella soluzione dei problemi di mobilità urbana: al posto degli ingombranti mezzi di superficie, tram e bus, e delle costose e pesanti metropolitane sotterranee, una ferrovia sopraelevata, scorrente sulle strade e spazi aperti, di facile realizzazione e costi contenuti. Già si immaginavano le strade cittadine, parchi, ecc, solcati dagli agili piloni, col trenino scorrente in alto.
A oltre 60 anni di distanza, occorre dire che le speranze sono andate in gran parte deluse: a parte la la malinconica sorte della linea torinese (praticamente chiusa alla fine della manifestazione, in quanto considerata di nessuna utilità per la mobilità cittadina), un certo successo il mezzo sembra averlo avuto solo in Estremo Oriente (Giappone, Cina, Corea) e in pochi altri casi, come nei parchi tematici (non a caso, la monorotaia più affollata risulta essere quella all'interno di Disney World a Orlando, Florida).
Il mezzo si dimostrò quasi subito inadatto alle città europee, per le loro caratteristiche "auliche"; inoltre, poco maneggevole e di scarsa elasticità, con scambi e interconnessioni di difficile realizzazione.
La nascita nel frattempo di altre soluzioni alla mobilità urbana, come pure l'adozione della TBM o "talpa" nello scavo di gallerie di metropolitana, al posto degli onerosi scavi a cielo aperto, sembra aver posto le monorotaie in una posizione assai marginale.
Insomma, un flop nei mezzi di trasporto ideati nel '900, alla pari ad es. dei dirigibili e altri...