È pura utopia pensare che il privato sia la soluzione a tutto.
"Ogni euro che arriva" non verrebbe speso semplicemente per migliorare il servizio, ma bensì per riempire il conto in banca di chi gestirebbe il servizio.
Che ci siano delle assurdità contrattuali e l'atteggiamento dei dipendenti Anm non sia dei migliori , questo è assodato.
Ma passare da "privilegi" ,come li chiami tu ,ad essere dei semplici "schiavi" di un privato ce ne passa.
Per anni ho lavorato per una impresa ferroviaria privata che gestiva il trasporto pubblico locale, probabilmente in una delle zone più ricche d'Europa e ti posso assicurare che questo sistema efficente aziendale non c'era. Se il servizio era eccellente(molta apparenza poi) era solo dovuto perché provincia e regione ci mettevano una barcata di soldi per far girare treni ogni mezz'ora mezzi vuoti o quasi a tutte le ore del giorno. Piuttosto la realtà, era quella di arricchimento da parte della proprietà e un sistema quasi malefico di schiavitù con ritmi stressanti e scarsità di diritti. Tutto questo in un sistema di trasporto in cui le istituzioni spargevano centinaia di milioni di euro all'anno pagandoli con puntualità.
In Campania, con la regione che non versa il dovuto dal 2010 al comune, ed il comune che non ha soldi ulteriori da investire nel trasporto pubblico, non vedo chi privato si lanci in questa impresa.
Se il problema è solo per una qualche "giustizia sociale" dovuta allo slogan "tu si ed io no" credo sia proprio inutile discutete.
Un dipendente assenteista/lavatico va cacciato sia da un'azienda privata che da una pubblica,Anm compresa.
È volontà politica.
[Modificato da Ciro Formisano 14/07/2019 14:02]