15/07/2020 17:40 |
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| | | OFFLINE | Post: 532 | Registrato il: 11/07/2017 | |
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Ma è proprio un fatto comunicativo. Su via dei Tribunali in 200 metri si avrà:
- Napoli sommersa
- Napoli sotterranea
- Napoli sotterrata (i resti del macellum sotto San Lorenzo maggiore).
In più:
- le cavità accessibili da vico Sant'Anna di Palazzo
- quelle sotto palazzo Serra di Cassano
- varie ed eventuali (ipogei ellenistici, galleria borbonica, ecc).
Sono tutti siti molto eterogenei tra loro, con storie diverse e che testimoniano la ricchezza del sottosuolo napoletano. Però almeno per i siti maggiormente simili tra loro sarebbe auspicabile una gestione unica e pubblica, senza guerre di marketing tra privati, che mi pare puntino più sul rincorrere la popolarità del marchio "Napoli sotterranea" (stabilmente tra i siti più apprezzati in città su tripadvisor) che su un reale intento culturale. Per questi della Pietrasanta pare l'intento sia diverso, ma insomma mi sembra pure un po' troppa carne al fuoco. Lo stesso discorso è da fare per i resti archeologici. La Neapolis sotterata (nome orrendo) mi sembra auspicabile abbia in gestione il teatro romano, a prescindere da se ci siano o no passaggi sotterranei.
Chiaramente è un discorso molto complesso, vista la stratigrafia dell'area e l'aspetto economico. |
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