Scritto da: MauroP 21/03/2006 23.24
Mi chiedo però se x l'utenza, soprattutto quella + anziana, sia così semplice risalire alla destinazione del mezzo dal numero (...) Concordo che numeri tipo 3-7, 2-5, effettivamente non siano il massimo, ma se servono ad evitare ulteriore confusione, ben vengano.
Guardando il numero di linea non è sempre possibile conoscerne la destinazione, o meglio la direzione, dipende dai casi:
1) I CityBus (ad esempio le linee 2-5, 3-7, etc) sono gli unici che indicano già solo con il numero i capilinea di partenza e di arrivo. Se poi il display è luminoso, come in tutti gli autobus comperati negli ultimi anni, la destinazione è anche scritta esplicitamente. Concordo che questa numerazione "suona male", ma davvero penso sia molto chiara. Praticamente tutti gli utenti conoscono i numeri corrispondenti ai nodi di scambio.
2) Linee con numerazione a 3 cifre: si conosce con certezza un punto di passaggio di quella linea, indicato dalla prima cifra. Le restanti due cifre sono comunque utili per identificare la linea, dato che sono numerose le linee che cominciano con lo stesso numero. Anche in questo caso, i display luminosi possono aiutare.
3) Linee con indicazione alfabetica: in questi casi è bene conoscere previamente il percorso, supportati, anche in questo caso, dall'eventuale display luminoso.
Una curiosità: le circolari, nei vecchi autobus, adottavano lo stesso numero, sia quelle che giravano in senso orario sia quelle che giravano in senso contrario. Per distinguerle, cambiava il colore del numero nell'indicatore: ad esempio esistevano (ed esistono) il 431 nero ed il 431 rosso. Il "problema" è che i nuovi autobus hanno il display luminoso che non può dare questa differenza di colori, col risultato che adesso il colore, e quindi il senso di marcia corrispondente, è indicato sul display, scritto tra parantesi: 431 (nero), 431 (rosso), più i nomi del capolinea e del punto di passaggio di inversione.
[Modificato da XJ6 23/03/2006 22.40]