SAVONA

Beh, visto che conosco bene Savona a causa delle mie "frequentazioni estive" di quand'ero "giovinetto" nella attigua Albisola, comincio io. Savona è stata praticamente ricostruita, nella metà del diciannovesimo secolo, prendendo a modello l'urbanistica torinese: se vi farete un giro in centro, lungo la porticata via Paleocapa (collega il porto vecchio alla piazza ove un tempo sorgeva la vecchia stazione demolita nel 1980) vi sembrerà di essere in via Po, a Torino. Lo stile dei palazzi è eclettico esattamente come quelli, sempre restando a Torino, di via Pietro Micca, le vie sono dritte e si incrociano ad angolo retto. Il servizio tranviario ha funzionato dal 1912 al 1948, anno in cui fu smantellata la rete, ormai malridotta. L'idea era quella di sostituire la tranvia con una filovia, come a Sanremo e La Spezia, ma non se ne fece nulla. Vi erano due linee, una circolare urbana ed una che collegava il centro con il porto di Vado Ligure, una vera e propria tranvia interurbana. Le vetture erano a due assi, non ne esistevano a carrelli, la linea per Vado era a binario unico con alcuni raddoppi per consentire gli incroci. Per chi volesse approfondire l'argomento consiglio il libro "Il tram a Savona 1912-1948" di Franco Rebagliati e Franco Dell'Amico, editrice Liguria. Il volume è ancora rintracciabile, ma penso si avvierà a divenire un pezzo da collezione. Io ho l'onore di conoscere Franco Dell'Amico, persona squisita, un vero gentiluomo d'altri tempi. Cercherò di convincerlo ad intervenire su questo forum!

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[Modificato da XJ6 09/11/2004 21.35]

Uhm, caro XJ6, sei un fan di eBay, vero? Tutte quelle cartoline erano o sono in vendita su quel sito di aste on line, cui lascio -ahimè- molti euro. Lo deduco anche dal povero "Leon Pancaldo", navigatore compagno di Magellano, che un venditore di eBay, forse pensando che i marinai siano perennemente ebbri di rhum, ha trasformato in "Beon Pancaldo", come hai fedelmente riportato!
p.s. a proposito di osterie da avamporto, sino agli anni '60 nei pressi della Darsena Vecchia di Savona esisteva il mitico "Zanzibar", dove trovavi davvero vecchi marinai col bicchierino di rhum e prostitute dall'età media di 70 anni, tipo quelle che stazionavano a Torino, sino a non molti anni fa, n via Conte Verde

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Scritto da: linea13 09/11/2004 21.33
(...) "Leon Pancaldo", navigatore compagno di Magellano, che un venditore di eBay, forse pensando che i marinai siano perennemente ebbri di rhum, ha trasformato in "Beon Pancaldo" (...)

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Oooops Ho corretto, ho corretto. Sorry

Effetivamente eBay è una miniera di oggetti, immagini e informazioni (non sempre ineccepibili, come si vede dall'esempio dell'ebbro navigatore di cui sopra). Eh già, si sentiva proprio la mancanza di un'altro sistema per scialacquare i propri sudati guadagni [SM=x346231]

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Ogni tanto (in genere prima delle elezioni) si sente parlare della proposta di costruire una nuova tramvia (altre volte filovia) utilizzando in gran parte il sedime, gallerie comprese, della vecchia linea ferroviaria a binario unico.
Si sa qualcosa di più preciso?

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Si sa qualcosa di più preciso?

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Ciao Sandro, della ormai leggendaria (pare quasi, a noi torinesi, la telenovela della metropolitana torinese, progettata negli anni '30 e realizzata SOLTANTO 70 anni più tardi ) tranvia Vado-Savona-Albisola Superiore si parla praticamente da quando, nel 1977, fu dismessa la linea litoranea da Varazze a Finale (quanti ricordi, sigh ). Purtroppo pare che il progetto, dopo varie vicissitudini e cambiamenti (prima si parlava di tram, poi di sistemi a via guidata etc.etc.) sia definitivamente tramontato, per l'ostracismo dei soliti "comitati", la miopia politica ed i classici campanilismi. Conosco bene la zona, comunque: posso dire che della vecchia linea non resta granchè, tanto che in certi punti occorre l'occhio allenato di un archeologo ferroviario per intuire che ci si trova al cospetto di un vecchio sedime. Se hai altre curiosità/domande scrivi pure,

Della vecchia linea FS Savona - Albisola rimangono ... le gallerie. La sede potrebbe essere ancora riusabile da una infrastruttura di trasporto solo in alcuni tratti, quelli più impervi. Il problema della ventilata tranvia è (era) la penetrazione urbana. Su questo aspetto tutti i progetti che ho visto glissavano elegantemente mostrando, su disegni a grande scala e quindi poco precisi, proprio solo un ipotetico tracciato di massima. Troppo poco per convincere qualsiasi amministratore, ancorchè "illuminato". L'Aurelia Bis è un progetto ben più concreto e appetibile.

Ciao a tutti.

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L'Aurelia Bis è un progetto ben più concreto e appetibile.
Ciao a tutti.

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Certo, l'ideale sarebbe creare una arteria di scorrimento più interna rispetto alla attuale (congestionata) viabilità, riutilizzando la vecchia sede per i trasporti pubblici. Vabbè, si vede che da ragazzo ero un accanito lettore di "Urania", la collana di fantascienza...

Anche l'Aurelia bis è un'infrastruttura molto invadente che andrà a saturare i pochi spazi disponibili nella zona. Il tracciato passerà a monte di Albisola Superiore, con una galleria sotto il monte del Castellaro. Drenerà traffico dalle attuali intasatissime strade e autostrade oppure genererà traffico a sua volta ?
Indubbiamente gli autobus potranno circolare meglio sull'Aurelia così alleggerita, anche se un'infrastruttura di trasporto a via guidata che usufruisse delle vecchie gallerie ferroviarie sarebbe auspicabile.
Il problema, circa l'attraversamento urbano di Albisola, è costituito dal tratto che va dall'ipotetico capolinea (una zona di vecchie fabbriche e capannoni dismessi in riva al Sansobbia nella zona della vecchia stazione ferroviaria) all'imbocco della ex sede ferroviaria (galleria Chiesa, per altro oggi occupata da una strada).
Per varare un impianto del genere ci vorrebbero delle olimpiadi a Savona... [SM=x346231]

Ciao a tutti

Tutti gli esperti del settore hanno dimostrato da anni che la costruzione di nuove strade genera nuovo traffico, tanto che dopo pochi anni si richiede la costruzione di altre arterie con un disastroso effetto "a cascata". Nei Paesi civili si cerca di limitare il più possibile la costruzione di nuove strade a favore di pedonalizzazioni intelligenti, cioè servite dal traspoto pubblico, preferibilmente in sede protetta.
Da noi invece, in perfetto stile italico, è esplosa la mania delle "circonvallazioni" e delle "varianti", sempre appoggiate dalla mediocre classe politica locale in cerca di immediato consenso. Questo fenomeno è più evidente, se possibile, proprio in Liguria, dove la delicatezza del territorio amplifica gli effetti negativi di queste realizzazioni.

Stefano