Una gita a... Piedimonte Matese

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00giovedì 4 dicembre 2008 17:16
Visita alla ferrovia Alifana ed al deposito MCNE di Piedimonte Matese

Una gita a Piedimonte




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Sabato 15 Novembre, su proposta dei partecipanti al forum Il mondo dei treni e grazie all'impegno congiunto con gli appassionati aderenti al Gafa - Gruppo Amici della Ferrovia Alifana ed al Cesmot - Centro Studi per la Mobilità Sostenibile di Roma, è stata organizzata una visita al deposito di Piedimonte Matese della ferrovia Alifana; a nome di MondoTram abbiamo partecipato io e Biagio.

Ringrazio tutti quelli che si sono impegnati per la riuscita della visita, gli appassionati del Gafa e del Cesmot, i macchinisti, i capitreno ed il personale tutto della ferrovia Alifana ed in particolare il sig. Capone che ci ha scortato all'andata e ci ha offerto anche dei piccoli souvenir della giornata.
Per noi napoletani la giornata comincia alla stazione Centrale, mentre i romani ed i casertani si uniranno a noi nella stazione FS di Caserta o in quella di Santa Maria Capua Vetere.

Si parte da Napoli Centrale con il regionale 7868 per Piedimonte delle 10.56; ad attendere me e Biagio al binario 4 ci sono le Aln668.305 e 306 di MetroCampania NordEst:



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in sosta al binario 2 la gradita presenza delle Aln773.015 e 012 del treno successivo; ne riparleremo...



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Alla stazione di Napoli Centrale i treni dell'Alifana partono quasi sempre dai binari 2-3-4 situati alla testa dell'ex scalo merci, dove fanno capo tutte le composizioni corte (automotrici diesel ed elettromotrici) che provengono dalla linea di Cancello.
Nonostante questi siano i binari più corti della stazione, è di regola la presenza di più treni accodati; dietro la Aln773.012AL c'e infatti l'Aln663.1131 FS in servizio per Campobasso mentre l'elettromotrice Ale126.508AL MCNE utilizzata sulla linea per Benevento via Valle Caudina attende, sul binario 3...



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..l'arrivo da Sulmona della coppia di Aln668.3305 e 3326 FS (reg. 3187) ricevuta, come da regolamento segnali, con la protezione a rosso-giallo-giallo (via libera a 30Km/h con avviso di via impedita a distanza anormalmente ridotta o su binario ingombro da altro materiale).



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Parata di automotrici ai binari bassi di Napoli C.le: Aln668.305AL, Aln668.3326 e Aln773.015AL



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La cabina della Aln773.015AL



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Si parte in perfetto orario, scortati dal dirigente sig. Capone che per l'occasione espleta anche la controlleria; la prima fermata è nella stazione di Cancello, dove in sosta scorgiamo una composizione di Ale582 in trasferimento



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La fermata successiva è alle stazione di Caserta dove sale la maggior parte dei partecipanti, chi giunto in treno da Roma come gli amici del Cesmot e del forum Il mondo dei treni, chi dalle cittadine della zona circostante come gli amici del Gafa.

Ci avviciniamo alla stazione di Santa Maria Capua Vetere, dove la ferrovia Alifana si stacca dalla linea FS verso Cassino e piega verso i monti del Matese; è ancora visibile il vecchio segnale di protezione, ad ala semaforica: un pezzo di archeologia industriale ormai sempre più raro sui binari FS!



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Questo è invece l'aspetto moderno del segnalamento: l'armadio dei circuiti...



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..ed il segnale di protezione a vela tonda a due luci: l'aspetto rosso-giallo ci annuncia l'ingresso in deviata (a 30 Km/h) sul primo binario della stazione di S.Maria C.V.



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L'ingresso a S.Maria C.V.



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Lo scalo merci in disuso ed i marciapiedi della stazione



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In partenza da S.Maria C.V. lasciamo la linea per Cassino sulla sinistra; da questo punto siamo sui binari sociali...



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il viadotto che scavalca la linea FS servirà per collegare la linea verso Piedimonte alla nuova stazione di S.Maria C.V. di MetroCampania NordEst, in comune alla nuova linea in costruzione proveniente da Piscinola, Aversa e Teverola



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Al di sotto della travata metallica si intravede il punto in cui la linea merci proveniente dallo Smistamento di Marcianise confluisce nella linea FS per Cassino; questa tratta non è ancora stata completata.



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Il segnale di protezione della stazione di S.Angelo in Formis, a luce gialla: via libera con avviso di via impedita, infatti ci fermeremo in stazione sul binario di corretto tracciato per dare il "Giunto" al Dirigente Unico di Piedimonte.



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Ripartiti da S.Angelo in F., attraversiamo il fiume Volturno presso Triflisco



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L'ingresso nella stazione di Triflisco; tutte le stazioni intermedie della ferrovia Alifana, ricostruite nel dopoguerra, seguono lo stesso modello sia per gli edifici che per il piano binari, formato da un binario di corsa, un binario di raddoppio per gli incroci e uno o due binari tronchi a servizio del magazzino merci; caratteristico è anche l'impiego dei deviatoi tripli.



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Il magazzino merci con il piano caricatore; il traffico merci è scomparso ormai da tempo e si utilizza il tronchino per ricoverare i mezzi di servizio, come quest'autotorre utilizzata per la manutenzione della linea aerea. Purtroppo i lavori di elettrificazione della linea si sono fermati ormai da qualche anno



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La stazione di Triflisco è impresenziata (e disabilitata)



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Lungo tutta la linea fino a Piedimonte Matese sono installati i pali ed i portali della linea aerea; in pratica mancano solo i cavi di rame.



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Si riparte dalla stazione di Triflisco; in fondo si vede la prima galleria della linea, subito dopo il segnale di protezione per i treni provenienti da Piedimonte.



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Ci fermiamo alla stazione di Piana di Monte Verna in attesa dell'unico incrocio effettuato dal nostro treno:



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Il macaco di comando del fermacarri a protezione del tronchino.



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Il treno incrociante è il regionale 7869 che sbuca da dietro la curva; notate la pendenza della linea in arrivo!



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il treno entra in deviata sul secondo binario: infatti è tradizione che negli incroci (e anche nelle precedenze) il treno giunto per primo entri in corretto tracciato, mentre il secondo entri in deviata e riparta subito, in modo da lasciare gli scambi sul corretto tracciato alla ripartenza del primo treno.



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Anche questo treno è formato da una doppia di automotrici Aln668, la 308 e la 309, nella colorazione sociale a fasce bianche e azzurre



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il treno per Napoli in partenza dal secondo binario della stazione di Piana di Monte Verna



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Scatta il verde sul corretto tracciato...



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..e partiamo anche noi verso la prossima stazione; i segnali seguono gli stessi standard e lo stesso regolamento delle FS.



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Ancora una galleria prima di arrivare alla stazione di Caiazzo



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A Caiazzo è in sosta la locomotiva L02, una tre assi con trasmissione ad asse cieco e bielle, con un carro adibito allo spargimento del diserbante



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Lasciamo la stazione di Caiazzo affrontando un lungo viadotto in curva verso sinistra; in basso si vede l'edificio della SottoStazione Elettrica di Caiazzo, che servirà ad alimentare la linea elettrica



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Il segnale di protezione di Piedimonte Matese, a tre luci;



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Il piazzale di Piedimonte Matese; sulla sinistra...



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..alcune automotrici sono in sosta all'ingresso del deposito; in primo piano la Aln663.011AL



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Il gruppo si sparpaglia all'arrivo in stazione; fino al 1970 il nome del paese (e della stazione) era Piedimonte d'Alife, da cui il nome dato all'intera linea: l' "Alifana" .



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Salutiamo il treno che ci ha comodamente portato fin qui con un'ultima foto...



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Entriamo a visitare l'Ufficio Movimento: dalla vetrata si vede l'orario grafico di tutta la ferrovia



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Il banco ACEI all'interno, che gestisce gli impianti della stazione e del deposito



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I puntini rossi sulla sinistra segnalano la presenza del nostro treno, fermo sul binario 2



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Questi sono i pulsanti con cui si comandano gli istradamenti con i segnali bassi...



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..mentre con questi si comandano gli itinerari, utilizzando i segnali di prima categoria




Il telefono di linea, con cui si può parlare con tutte le stazioni ed i posti telefonici lungo la ferrovia; riveste una grande importanza perchè il regime di circolazione utilizzato è quello del giunto telefonico.



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Continua...


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00giovedì 4 dicembre 2008 17:25

La visita prosegue nell'area del deposito di Piedimonte Matese della ferrovia Alifana.

Sul piazzale del deposito sono accantonati, oltre a due carri a sponde alte, la rimorchiata semipilota Ln880.R.108, acquistata con la gemella 107 per accoppiarsi alle Aln668 serie 300, e un'automotrice Aln773, utilizzata come fonte di pezzi di ricambio.



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Ci avviamo lungo il sentiero pedonale che collega la stazione con il deposito; la scritta TPN sulla torre dell'acqua, residuo dei tempi della trazione a vapore, ci ricorda che dal 1969 al 1986 la linea è stata gestita dalle Tramvie Provinciali di Napoli, divenute l'odierna CTP a partire dal 1978.



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I carri riportano ancora le marcature CFMI della Compagnia delle Ferrovie del Mezzogiorno d'Italia, che gestì la linea nei suoi primi dieci anni di vita dall'inaugurazione del 1913 fino al 1923 e nuovamente dalla ricostruzione a scartamento ordinario del 1963 fino al 1969; durante gli anni dal 1923 fino alla distruzione della linea nel 1943 ad opera delle truppe tedesche in ritirata durante la 2a guerra mondiale, la linea ebbe invece una Gestione Commissariale Governativa sotto il nome di FNP - Ferrovia Napoli-Piedimonte.



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Sul piazzale sono in sosta le automotrici Aln668.103AL e Aln668.118AL, ex Aln668.1442 e 1444 FS rispettivamente, ristrutturate presso le Officine Magliola di Santhià nel 2003 e 2004:



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Anche l'Aln668.113AL, ex Aln668.1472 FS ristrutturata a Santhià nel 2004 e accoppiabile con le precedenti, sosta all'esterno dell'officina in compagnia dell'Aln663.011AL comprata nuova insieme alla gemella 010 nel 1991.



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All'interno dell'officina sono in sosta le due Aln880 superstiti della fornitura originaria del 1961-62, costruite specificamente per la nuova ferrovia Alifana sul modello delle Aln773 FS ma con motore più potente e maggior numero di posti a sedere; la 004 in revisione...



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..e la 001 pronta per la corsa di collaudo al termine dei lavori di manutenzione periodica, con la curiosa cappa di aspirazione dei fumi di scarico.



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Un primo piano della testata opposta, con il portello di protezione degli organi di accoppiamento aperto



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Lato opposto anche della 004:



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L'officina dispone di 2 binari tronchi e 2 passanti, dotati di fosse di visita:



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Inoltre sui binari passanti è posizionata una gru a ponte.



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Per rialzare le casse sono disponibili anche 4 martinetti idraulici; un primo piano dell'1 e del 3



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Vicino ai martinetti un gruppo frizione-cambio della trasmissione di un'Aln880



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La Aln880.001AL vista dall'alto; la lunghezza dell'automotrice rende necessario ricorrere a qualche espediente per riprenderla per intero [SM=x346230]



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E adesso, tutti giù nella fossa visita a guardare la Aln668.307AL in ristrutturazione! si tratta di uno dei 5 mezzi costruiti dalla Fiat sul modello delle Aln668.3000 FS e consegnati nel 1981-82 come Aln668.I.9-13, in seguito rinumerate prima Aln668.005-009 e quindi Aln668.305-309AL.



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Questo invece è uno dei motori nel sottocassa dell'Aln880.004AL



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ancora il sottocassa della 004, con in primo piano l'asse esterno, la trave del carrello con le balestre della sospensione secondaria ed il ponte della trasmissione sull'asse interno.



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Questi sono carrelli già revisionati destinati alla Aln668.307, dotati di telaio a doppio collo di cigno, tipicamente Fiat, e sospensione secondaria con molle elicoidali.



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Particolare del ponte ad ingranaggi conici della trasmissione sull'asse interno



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Tra il materiale da revisionare, un albero di trasmissione con doppio giunto cardanico, alcuni gruppi frizione-cambio ed un intero motore destinato alle Aln880



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Particolare del ponte sull'asse interno di un carrello da revisionare per automotrici Aln773, in sosta sui binari sul retro dell'officina.



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I portelloni dell'intercomunicante in posizione di lavoro sulla testata dell'Aln663.010AL; sulle due Aln663 sono in corso i lavori di installazione dell'apparecchiatura di sicurezza SCMT.



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L'interno della cabina di guida dal lato opposto, con il rubinetto del freno e la tipica manopola del cambio/acceleratore comune a tutte le automotrici Fiat.



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Le apparecchiature del sistema di sicurezza SCMT installate sul montante dell'intercomunicante, a destra del posto di guida; dato il loro ingombro, l'intercomunicante non potrà più essere usato dal pubblico e questo ha spinto i tecnici dell'officina a decidere di installarlo su una sola cabina di guida. In questo modo, ai fini del servizio commerciale, le due Aln663 vengono rese unidirezionali e accoppiabili tra loro solamente dal lato dove la cabina di guida non modificata consentirà l'utilizzo dell'intercomunicante. Naturalmente il banco di guida posteriore verrà mantenuto per i movimenti di manovra ed i casi di necessità.



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In attesa dell'arrivo del treno che ci riporterà a Napoli, un'inquadatura degli scambi di uscita della stazione, con l'automotrice Aln773.014 accantonata; si tratta dell'ex Aln773.3554 FS, acquistata nel 1991 insieme alle gemelle 3550 e 3565 divenute poi 012 e 015 nel parco dell'Alifana e tuttora impiegate in servizio.



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Ed è proprio la coppia di Aln773 viste a Napoli prima di partire che stiamo aspettando; eccole spuntare da dietro la curva



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La Aln773.015AL in testa è ancora nella colorazione originale FS.



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Ancora l'Aln773.015AL in arrivo con il regionale 7870; il picchetto nell'angolo in basso segnala la giunzione isolante di un circuito di binario: il lato giallo indica il tratto di rotaia utilizzato per il ritorno della corrente di trazione, mentre il lato rosso indica la rotaia isolata da terra e collegata al circuito di binario. In questo caso è rivolto verso il treno, indicando che qui termina il circuito corrispondente agli scambi di ingresso in stazione.



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Accoppiata alla 015 c'è l'Aln773.012AL che è stata ricolorata nella livrea sociale a fasce azzurre e bianche



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Rispetto alla 015, la differenza più evidente è la forma arrotondata dei finestrini dell'intercomunicante; infatti l'ex Aln773.3550 FS fa parte del gruppo di unità su cui i portelloni originali erano stati sostituiti da altri piatti in lega leggera



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In pochi minuti il macchinista effettua il cambio banco e sposta i vetri rossi dei fanali e la tabella di fine convoglio da un'estremità all'altra.



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Primo piano della testata lato bagagliaio, adiacente al compartimento di prima classe;



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Un aneddoto sulle Aln773 dell'Alifana: dato che quelli dell'Alifana sono i treni più veloci tra Napoli, Caserta e S. Maria Capua Vetere, fino a qualche anno fa per accedere al servizio sulla tratta FS era richiesto l'acquisto del biglietto di 1a classe, mentre chi era diretto oltre S. Maria pagava la normale tariffa di seconda; naturalmente non tutti sapevano questa particolarità e spesso fioccavano le multe, mentre i viaggiatori Sammaritani più scaltri pagavano il biglietto di seconda fino alla stazione di Anfiteatro, risultando perfettamente in regola [SM=x346232]



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Ancora La Aln773.015AL in posa sul secondo binario della stazione di Piedimonte Matese in attesa di effettuare il regionale 7875 per Napoli Centrale; tutti i treni della Ferrovia Alifana sono classificati regionali.



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L'interno della cabina di guida dell'Aln773.012AL: da sinistra il rubinetto del freno, il banco di guida con in bassso i due manipolatori del cambio a due marce a sinistra e dell'acceleratore a destra, ed il tachimetro con le spie della ripetizione segnali; in alto il cruscotto arancione dell'SCMT.



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Si parte! ed oltre al segnale di partenza, anche il segnale basso di manovra si dispone a via libera.



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Solita sosta per incrocio, questa volta nella stazione di Alvignano; arrivando per primi, entriamo sul binario 1.



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Dopo qualche minuto arriva il treno incrociante, il regionale 7872...



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..effettuato dalle Aln668.308 e 309AL già incrociate all'andata, che entrano in secondo binario.



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Purtroppo la batteria della fotocamera mi ha lasciato qui [SM=x346246] ; però Biagio ha scattato molte più foto di me e sicuramente darà il suo contributo... [SM=x346232]

[SM=x346219]
Madeco
00giovedì 4 dicembre 2008 17:34
x e646.060

Servizio fantastico! Complimenti!!! [SM=x346232]
lk702
00giovedì 4 dicembre 2008 17:42
Complimenti, bellissimo servizio
Augusto1
00giovedì 4 dicembre 2008 17:42
Bel reportage, fa il paio - in grande - con la passeggiata che facemmo io e Biagio più di un anno fa, riportata nel thread sulla MCNE. Ho spostato la discussione eprchè non aveva proprio senso che stesse in "tram caffè".


I carri riportano ancora le marcature CFMI della Compagnia delle Ferrovie del Mezzogiorno d'Italia, che gestì la linea nei suoi primi dieci anni di vita dall'inaugurazione del 1913 fino al 1923 e nuovamente dalla ricostruzione a scartamento ordinario del 1963 fino al 1969; (...)



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Questa marcatura è un falso storico, in quanto la dicitura "21 Riv 83 FS... eccetera" è la marcatura unificata UIC, introdotta nel 1964. Non è, quindi, una marcatura d'epoca, ed è anche sbagliata, perchè "83" può essere solo FS, non CFMI...
e646.060
00giovedì 4 dicembre 2008 22:02
Non sono d'accordo, se la marcatura UIC è stata introdotta nel '64, è perfettamente coerente con la gestione CFMI che durò

nuovamente dalla ricostruzione a scartamento ordinario del 1963 fino al 1969

anno in cui subentrarono le TPN.
Certo non poteva riferirsi al periodo 1913-1923 durante il quale la rete era a scartamento ridotto.

Il codice 83 si spiega in quanto si tratta di un carro privato immatricolato nel parco FS, infatti dubito che le CFMI avessero un loro codice UIC...
trammue
00venerdì 5 dicembre 2008 10:52
ecco una linea che non ho mai percorso. grazie per il bel servizio fotografico.

una precisazione sull'incrocio: sulle linee a dirigenza unica è il capotreno del treno giunto per prima a comandare gli scambi, e quindi questo entra in corretto tracciato, prepara la deviata per l'incrociante e poi rimette tutto a posto.
ma dalle foto (correggetemi se sbaglio) pare che questa linea non sia più a dirigenza unica, ma telecomandata dal DCO, per cui questa procedura non è tassativa, viene mantenuta più che altro per tradizione.
Madeco
00venerdì 5 dicembre 2008 14:38
x e646.060
ho messo un link in prima pagina al tuo bel reportage [SM=x346230]

www.mondotram.it
e646.060
00venerdì 5 dicembre 2008 15:01
x Madeco: che onore, grazie! [SM=x346228]

x trammue: la linea è ancora gestita in dirigenza unica, ad ogni fermata il capotreno deve comunicare con il DM di Piedimonte che dopo uno scambio di codici (parola d'ordine) fornisce l'autorizzazione a proseguire... in queste stazioni rimane solo la figura dell'assuntore.
(ginetto)
00venerdì 5 dicembre 2008 15:08
Applausi !
Clap clap clap clap clap clap clap !!! [SM=x346250]
Francesco E.
00venerdì 5 dicembre 2008 17:22
Bellissimo!!!!
(ferpas)
00mercoledì 10 dicembre 2008 13:50
è stata davvero una gita stupenda grazie per il reportage marco [SM=x346220] [SM=x346220]
donkeykong.
00martedì 16 dicembre 2008 18:43
ma scusatemi allora è aperto un altro tratto oltre quello che dovranno aprire (forse ) per marzo 2009? sicuramente l'avete scritto e non vi ho fatto caso.
BiagPal
00martedì 16 dicembre 2008 20:02
^^^ Ma lo sai che la società Metrocampania Nordest gestisce 3 linee ferroviarie? [SM=x346228] [SM=x346235]
donkeykong.
00martedì 16 dicembre 2008 21:29
no :-)
BiagPal
00martedì 16 dicembre 2008 23:27
Chiedo scusa per la lunga attesa e vi mostro le mie foto.
Permettetemi prima di tutto di ringraziare ferpas per l'ottima organizzazione, gli altri amici del GAFA, Omar e soprattutto il personale di Metrocampania Nordest che ha accontentato tutte le nostre richieste, per quanto possibile e mostrato grossa disponibilità.



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Come già accennato da Marco (e646.060) io e lui iniziamo il nostro viaggio alla Stazione Centrale di Napoli dove ci attende al binario 4 la Aln668.305AL e 306AL di Metrocampania Nordest, affiancata dall'Aln668.3305 FS.



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Al binario 3 è ferma anche l'Ale126.508AL utilizzata sulla linea per Benevento via Valle Caudina.



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AL binario 2 fa capolino l'Aln773.015AL.



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Ed eccola ferma al binario 2 accoppiata all'Aln773.012AL.



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Aln in parata: l'Aln668.305AL MCNE, l'Aln668.3326 FS e l'Aln773.015AL MCNE.



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Partiamo dalla Stazione Centrale dove ai lati del blocco di binari 2, 3 e 4 sono presenti alcuni binari attualmente impiegati per il ricovero di alcune carrozze.



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Accanto ad essi è presente anche un piccolo capannone officina.



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La linea FS Napoli-Cancello-Caserta prima di raggiungere la Stazione di Cancello passa non molto distante dall'ormai famoso termovalorizzatore di Acerra.



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Alla Stazione di Caserta ci raggiungono gli altri amici de Il Mondo dei Treni e del GAFA. Nel frattempo prosegue il nostro viaggio, mi affaccio al finestrino ed ecco scorgere il segnale di protezione della successiva Stazione di Santa Maria Capua Vetere.



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Fermati alla Stazione Santa Maria Capua Vetere ci appare di fronte il fabbricato viaggiatori della nuova Stazione di Santa Maria di MCNE.



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Partendo dalla stazione scorgiamo anche le pensiline di copertura delle banchine della nuova stazione.



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Un primo piano delle pensiline.



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In uscita dalla Stazione di Santa Maria Capua Vetere la linea è fiancheggiata dal nuovo viadotto di collegamento tra la nuova stazione e la linea verso Piedimonte Matese.



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Il binario già posato da tempo attende il passaggio dei treni.



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La prima fermata della linea di proprietà di Metrocampania Nordest è Anfiteatro.



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Appena partiti dalla Stazione Anfiteatro si scorge in lontananza proprio lo splendido Anfiteatro di Santa Maria Capua Vetere.



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Poco dopo scavalchiamo l'Autostrada A1.



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Fermiamo alla Stazione di Sant Angelo in Formis. Edificio tipico delle stazioni della Ferrovia Alifana.



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L'edificio abbandonato della Stazione S. Iorio. Dove non si effettua più fermata.



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Scavalchiamo poi il fiume Volturno.



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Poco dopo il passaggio sul fiume Volturno fermiamo alla Stazione di Triflisco.



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Ripartiti dalla Stazione di Triflisco incontriamo la prima galleria presente sulla linea.



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Fermiamo poi alla Stazione di Pontelatone.



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Salendo verso Piana Monte Verna si gode un bel panorama.



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Raggiungiamo la Stazione di Piana Monte Verna dove attendiamo l'incrocio con l'altro treno proveniente da Piedimonte Matese.



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Ne approfittiamo per scattare qualche foto. Una vecchia gru.



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Il nostro treno fermo in attesa dell'incrocio.



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Ecco arrivare il treno incrociante: si tratta dell'Aln668.308AL.



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Il treno entra in deviata sul secondo binario.



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I due treni affiancati (peccato per questi maledetti pali presenti ovunque [SM=x346246] ).



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Semaforo verde, si riparte.



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BiagPal
00martedì 16 dicembre 2008 23:31
Ripartiti dalla Stazione di Piana Monte Verna affrontiamo la salita verso Caiazzo dove si gode, anche in questo caso, un bel panorama.



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Alla Stazione di Caiazzo la nostra attenzione si concentra su uno dei mezzi di servizio in dotazione alla ex Ferrovia Alifana: il locomotore L02.



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Ripartiti dalla Stazione di Caiazzo affrontiamo un lungo viadotto al di sotto del quale, nella seconda foto, si nota la sottostazione elettrica di Caiazzo, una di quelle che alimenterà la linea elettrica.



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Fermiamo poi alla Stazione Villa Ortensia.



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Ed ancora, alla Stazione di Alvignano.



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Scavalchiamo per la seconda volta il fiume Volturno.



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Dopo aver scavalcato il Volturno fermiamo alla Stazione San Marco...



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...dove anche le mucche attendono il treno [SM=x346232] .



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Il treno ferma poi alla Stazione Dragoni.



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Il treno poi percorre un altro viadotto visibile in lontananza.



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Il treno fa poi sosta alla Stazione di Alife.



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Ed ecco il treno fare finalmente ingresso alla Stazione di Piedimonte Matese.



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Rotabili in disuso fermi nel piazzale della stazione.



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Arrivati a destinazione l'Aln668.305 che ci ha portati sin qui sosta al binario 2 della Stazione di Piedimonte.



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Ci rechiamo poco dopo in visita all'Ufficio Movimento. Il banco ACEI impiegato per gestire la movimentazione dei treni nella stazione e nel piazzale del deposito.



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L'orario cartaceo dell'intera linea ferroviaria Napoli-Piedimonte Matese.



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Dopo la breve visita all'Ufficio Movimento ci rechiamo presso il Deposito. Il piazzale di stazione.



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Un primo piano della torre dell'acqua su cui campeggia la scritta TPN, retaggio della gestione della ferrovia da parte delle Tranvie Provinciali di Napoli negli anni dal 1969 al 1986.



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Un primo piano di uno dei due carri a sponde alte fermi nel piazzale e sui cui campeggia la scritta CFMI, ossia Compagnia delle Ferrovie del Mezzogiorno d'Italia.



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Un primo piano della semipilota Ln880.R.108 ormai accantonata e ferma anch'essa nel piazzale.



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Oltre alla Ln880.R.108 era accantonata nel piazzale anche l’Aln773.014AL.



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Ci avviciniamo al piazzale del deposito.



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Lo scambio in ingresso del piazzale del deposito.



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Nel piazzale erano presenti varie componenti tra cui diversi respingenti,



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alcuni motori smontati,



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gli intercomunicanti.



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Nel piazzale era in sosta l'Aln668.118AL con nuovi vetri corazzati



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accoppiata all'Aln668.103AL.



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Erano inoltre presenti un'Aln663.011AL ed un'Aln668.113AL.



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Un primo piano dell'Aln668.113AL.



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BiagPal
00martedì 16 dicembre 2008 23:33
Entriamo in deposito.



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Entrando in deposito ci si presentano davanti due martinetti idraulici impiegati per alzare le casse.



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Un carrello elevatore.



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Un primo piano di un gruppo frizione.



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Veniamo subito attratti dalla splendia Aln880.001AL ormai pronta al ritorno in servizio dopo alcuni lavori di manutenzione.



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Il sottocassa dell'Aln880.001AL



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Oltre all'Aln880.001AL era presente in deposito anche l'Aln880.004AL affiancata dall'Aln663.010AL.



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Ancora un primo piano della testata dell'Aln880.004AL.



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Scendiamo nella fossa di visita e diamo qualche sguardo al sottocassa dell'Aln880.004AL. Un primo piano di uno dei due carrelli.



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Uno dei motori.



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L'altro motore aperto.



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L'Aln663.010AL con il portellone dell'intercomunicante aperto nell'usuale posizione in caso di lavori di manutenzione.



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Saliamo a bordo dell'Aln663.010AL e diamo un'occhiata alla cabina di guida.



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All'Aln663.010AL sono in corso lavori per l'installazione dell'SCMT.



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Scendiamo dall'Aln663.010AL e ci soffermiamo sull'Aln668.307AL in fase di ristrutturazione.



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Scattiamo qualche foto dall'alto all'interno del deposito. Iniziamo con l'Aln668.307AL.



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L'Aln880.001AL.



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Il resto del deposito con uno dei binari dotato di fossa di visita e la gru a ponte posta in alto.



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Nel portarci verso il retro del deposito incontriamo i due carrelli già revisionati dell'Aln668.307AL.



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Un primo piano degli ingranaggi conici della trasmissione.



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Usciamo sul retro del deposito dove su uno dei binari notiamo diversi carrelli incolonnati ormai in disuso.



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Un vecchio carrello di un Aln880.



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Un primo piano della targhetta presente su un dei carrelli.



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Alcuni motori presenti tra il "materiale da revisionare" [SM=x346228] .



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Prima di rientrare scattiamo due foto al retro del deposito.



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Un primo piano del triplo scambio asimmetrico.



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La visita al deposita è ormai terminata. Ritorniamo verso la stazione ripercorrendo il piazzale.



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BiagPal
00martedì 16 dicembre 2008 23:34
Ritorniamo in stazione, dove il treno che ci riporterà a Napoli non è ancora arrivato.



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In attesa dell'arrivo del treno faccio un giretto scattando altre foto della stazione con diverse inquadrature.



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Questa è invece la piazzetta antistante la Stazione di Piedimonte Matese.



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Ma ecco arrivare il nostro treno che ci riporterà a Napoli.



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Si tratta del treno che abbiamo visto in attesa alla Stazione Centrale di Napoli e composto dalla coppia Aln773.015AL



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e Aln773.012AL.



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Il banco di guida dell'Aln773.012AL.



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Un primo piano del tachimetro e del dispositivo per la ripetizione del segnale che si attiva soltanto quando il treno percorre la tratta FS tra Santa Maria Capua Vetere e Napoli Centrale.



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L'interno del treno di prima classe.



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Si riparte. Dopo aver fermato alle Stazioni Alife, Dragoni e S. Marco riscavalchiamo una prima volta il Volturno.



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Segnale di via impedita. Ci fermiamo alla Stazione di Alvignano per l'incrocio con il treno proveniente da Napoli.



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Scendiamo dal treno e ne approfittiamo per scattare qualche foto.



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In lontananza non si vede ancora alcun treno in arrivo.



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Dopo alcuni minuti di attesa ecco che si scorge il treno in lontananza.



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Il treno si avvicina ed entra in deviata sul binario 2.



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Ed eccolo fermare accanto alla nostra Aln773.012AL. Si tratta della coppia di Aln668.308AL e 309AL.



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Ripartiamo alla volta di Napoli. Durante il viaggio mi soffermo su due delle tre gallerie presenti lungo la linea.



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Scendiamo insieme a tutti gli altri amici alla Stazione di Caserta.



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Il treno che ci ha accompagnato fin qui lascia la Stazione di Caserta allontanandosi verso Napoli.



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Ma dopo poco arriva un altro treno dell'ex Alifana in direzione Piedimonte Matese. Si tratta della coppia di Aln668.118AL e 103AL che avevamo visto ferma nel piazzale antistante al deposito.



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E per finire permettetemi di omaggiare l'ex Ferrovia Alifana con un primo piano del vecchio stemma dell'Alifana presente ancora su una fiancata dell'Aln880.004AL.



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Fine.
e646.060
00mercoledì 17 dicembre 2008 02:23
BiagPal:



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...ma che copione che sei! [SM=x346231] [SM=x346232]

Ottimo lavoro, veramente notevole; valeva la pena attendere. [SM=x346220]

BiagPal
00mercoledì 17 dicembre 2008 12:27
Copione? A dire il vero tu non hai fatto la stessa cosa. Poi io ho fatto una selezione tra varie foto, ma in tutte le altre vi era comunque qualche elemento "moderno" che stonava, come condizionatori, ecc... L'unica in cui non vi fossero elementi moderni evidenti è questa.
Madeco
00mercoledì 17 dicembre 2008 12:33
x Biagio

Ma stava parlando dell'immagine con il bordo nero. [SM=x346232]
BiagPal
00mercoledì 17 dicembre 2008 13:15
Ed io di quella stavo parlando. La mia non ha semplicemente il bordo nero.
BiagPal
00giovedì 18 dicembre 2008 00:06
Cu cù... [SM=x346232]



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e646.060
00sabato 20 dicembre 2008 13:08
Re: Cu cù...



...che poi ti fanno le fotografie! [SM=x346231] [SM=x346231]

[SM=x346219]
BiagPal
00sabato 20 dicembre 2008 18:55
[SM=x346231] [SM=x346231]
Giampi5
00domenica 19 settembre 2010 22:55
visita alifana
Come già postato da Maurizio nella sezione "foto di gruppo" ieri ci siamo recati sull'Alifana alta a Piedimonte Matese, e inserisco anch'io (precedendo Biagio [SM=x346232] ) uno scatto a questa poderosa Aln.668 in procinto di partire per Napoli:



PER INGRANDIRE FARE CLIC SULL'IMMAGINE


Un ringraziamento di cuore, oltre a Biagio, Marco e Pasquale, in particolare al macchinista Pietro che ci ha fatto visitare il deposito-officina sempre a Piedimonte oltre a farci gustare il "brivido" di un viaggio dalla cabina (sullo stesso treno da me fotografato).

Avrei altre immagini, anche se vedo che la linea è già stata ampiamente documentata su questi schermi [SM=x346220]
[SM=x346228]
birillo2000
00lunedì 20 settembre 2010 07:14
Ciao,
per i carissimi visitatori dell'Alifana: sto ricercando dei mezzi appartenenti: ferrovia ACIT di Pisa, poi negli anni '65-70 venduti alla Sepsa di Napoli e poi successivamente ceduti alla Bnenvento-Cancello.
Sapete niente voi di questi mezzi?
ct139k
00lunedì 20 settembre 2010 08:27
x Birillo 2000:
Se mi fai avere la tua mail posso darti delle delucidazioni (ed immagini) sui rotabili che ti interessano. Guarda comunque che se ne parla diffusamente nel vol. sui trasporti di Pisa e Livorno di Betti Carboncini e Bedini ....
Augusto1
00lunedì 20 settembre 2010 09:01
per ct139k
Magari potresti postare tutto qui...
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