Ricomincia il declino dei tram?

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
giambo64
00martedì 9 novembre 2010 15:26
Recentemente abbiamo parlato di Milano e della volontà di eliminare i tram da parte dell'attuale amministrazione.
Abbiamo detto che era in controtendenza, invece sembra proprio che stia nascendo un nuovo periodo in cui i bus tornano a cancellare quel poco di tranviario che è rimasto.
A Toronto, in Canada, è stato eletto un sindaco che, nel suo programma, ha in agenda la sostituzione dei tram con i bus e la cancellazione dell'ordine di nuovi veicoli (204 tram Bombardier).
Toronto ha la più grande rete del nord America, 75KM, e in programma una sua grande estensione, per cui servivano altri 182 veicoli.
In cambio a questo il nuovo sindaco Rob Ford promette di ELIMINARE la tassa alle auto per accesso al centro cittadino, mettendo fine alla guerra agli automobilisti della passata amministrazione.
Anche a Vienna si eliminano linee tranviarie nel momento in cui si prolunga una linea di metro, mentre in Russia vengono smantellate anche le linee in sede riservata per far posto alle auto.
La Spagna sembrava seguire la strada trionfale francese ma la crisi ha fermato tutto, Madrid ha addirittura venduto alcuni tram appena comprati.
In questo scenario Milano si dimostra lungimirante, anticipa quella che sarà la tendenza nei prossimi anni.
Per fare cose buone noi italiani aspettiamo sempre a lungo, ma per fare delle stronzate siamo siamo sempre i primi!
Caravaggio_88
00martedì 9 novembre 2010 21:35
Delle cose che hai riportato l'unica che mi sembra strana e allarmante è quella di Toronto, le altre sono abbastanza normali per Vienna che vuole evitare linee inutili, La Russia che è un paese in via di sviluppo praticamente e quindi un po' arretrato come modi di agire, la spagna in crisi
Giampi5
00martedì 9 novembre 2010 21:57
Anch'io mi sono accorto di questo, non vorrei fare il pessimista ma certo non c'è da scherzare sulla situazione attuale, talvolta in controtendenza con gli obiettivi che sta cercando di darsi un po' tutta l'umanità dopo gli errori dei decenni passati. A occhio e croce facendo un'analisi il dato più allarmante si riscontra sulle reti di vecchia data, che sono più a rischio tagli, in particolare le città russe come pure il grande sistema tranviario interurbano della Slesia polacca (Katowice) che necessita di urgente rinnovo dell'armamento e per ovviare a ciò si è fatta la scelta (in passato a noi ben nota) di sopprimere diverse linee. La situazione più favorevole al tram è dove ci sono reti nuove (o meglio riaperte), parlo delle città francesi, inglesi, come anche di Tunisi che ha reintrodotto il tram nel 1985 e oggi possiede ben 6 linee. Fra le reti "antiche" segnalo un caso felice, Den Haag (L'Aja) che ha recentemente ampliato il sistema tranviario inaugurando la nuova linea 19.
[SM=x346228]
Paoloilfiorentino
00martedì 9 novembre 2010 22:32
Non demoralizziamoci!
Cari amici,

aspettiamo prima di proclamare il lutto: a Toronto il portavoce di Rob Ford ha già dichiarato che non c'è nessun piano per eliminare gli "streetcars". Certamente la nuova amministrazione punterà più sullo sviluppo della metropolitana che del tram, ma da qui a dire che le rotaie spariranno presto dalle strade della metropoli canadese ce ne corre!
E' vero che in campagna elettorale si sono udite anche a Toronto scempiaggini non meno gravi di quelle ascoltate recentemente a Milano, ma in entrambi i casi si assiste a prudenti retromarce.
Per fortuna, sindaci ed amministratori non sono eletti per l'eternità: alle prossime elezioni, si spera in candidati dalle idee più aperte.

Cordiali saluti da

Paolo
giambo64
00mercoledì 10 novembre 2010 14:13
Vorrei essere ottimista ma non ci riesco.
Toronto ha in corso il gigantesco ordine di più di 200 tram con Bombardier, per rinnovare la flotta.
Se questo merda di sindaco riesce ad annullarlo dovranno andare avanti con i vecchi rotabili, il servizio ovviamente peggiorerà fino a diventare pessimo, in modo che gli utenti chiederanno la sostituzione dei tram con i nuovi autobus.
E' la stessa strategia della giunta di Milano, uccidere il trasporto pubblico buono per favorire i propri elettori importanti, quelli che lucrano sul traffico selvaggio.
Tutto il mondo è paese, Russia, Italia o altro c'è in agguato quello che in America ha preso il nome di Tea Party, ovvero il movimento di quelli che se ne fottono di tutto tranne che di se stessi e dei propri sporchi comodi.
La crisi mondiale non ha insegnato niente, la vittoria di Obama è già un ricordo, coloro che la crisi la hanno provocata sono tornati più forti che prima.
Sta accadendo a livello mondiale quello che in Italia era successo con Tangentopoli tanti anni fa, con i corrotti scacciati dal governo a furor di popolo per essere sostituiti, subito dopo, con i corruttori.
In questo scenario i tram verranno sacrificati sull'altare del profitto, pericolosi ostacoli alle libertà individuali.
Fosse solo questo non sarebbe così grave, il problema è che nello stesso calderone ci sono le energie pulite, lo stato sociale e tutto quello che rende civile la società umana.
trambvs
00mercoledì 10 novembre 2010 21:36
Paoloilfiorentino, 09/11/2010 22.32:

scempiaggini non meno gravi di quelle ascoltate recentemente a Milano, ma in entrambi i casi si assiste a prudenti retromarce



In realtà a Milano si è già passati dalle parole ai fatti: tagli a metà giugno, altri da questa settimana e altri ancora prossimamente.
Per non parlare della progressiva perdita di qualità del servizio, tra rallentamenti, penalizzazioni e ostilità!

Io sui tram a Milano ci viaggio tutti i giorni, e essere anche solo minimamente non pessimista proprio non mi riesce... [SM=g9628]
Omar76
00martedì 16 novembre 2010 01:07
Io penso che gridate troppo al lupo al lupo. Per Toronto nonc redo che un ordine di quella quantità si possa annullare senza salate penali. A Vienna...beh, se prolunghi una metropolitana...cosa tieni a fare il tram sullo stesso tracciato? A Milano a me non sembra tutta questa volontà di togliere di mezzo i tram, semmai si razionalizza la rete che deve cmq convivere con i cantieri della MM5.
giambo64
00martedì 16 novembre 2010 11:07
A Milano, se volessero razionalizzare la rete, farebbero nuove corsie preferenziali invece che obbligare i tram ad andare a passo d'uomo anche in quelle poche che esistono.
Comunque è stato il vicesindaco De Corato in persona a dire che bisogna togliere i tram da Milano e sostituirli con i bus.
trambvs
00martedì 16 novembre 2010 20:36
Esattamente.

@ Omar76: che c'entrano il 29/30 e il 7 con i lavori M5? Nulla però sono stati rispettivamente soppresso il primo (una delle linee più longeva e potenzialmente utile) e tagliato abbondantemente il secondo.

Per favore, non abbocchiamo all'amo ATM che spaccia tagli e riduzioni del servizio come miglioramenti, maggiore efficienza, cantieri della metropolitana; basta viaggiarci, sui tram di Milano, per capire che gli intenti e risultati (in questo caso sì raggiunti) sono ben altri!

Se chi gestisce (dal Comune all'ATM) il servizio tranviario andasse a farsi un giro in Europa dove i tram funzionano, magari potrebbe anche rendersi conto che sta sbagliando in pieno, ma qui siamo fermi agli anni '70 dove si pensava che fosse meglio il bus (oggi poi ci sono quelli piccoli ed elettrici, che piacciono tanto a dirigenti e amministratori che girano in auto blu) del tram; non hanno la minima idea di che cosa significhi asservimento semaforico, vere corsie preferenziali, che non sono piste da corsa cui possono accedere un'infinità di categorie, e anzi nelle intenzioni c'è pure di aprirle alle auto del car-sharing!
giambo64
00giovedì 10 febbraio 2011 12:58
Ogni mese, ad ogni uscita di T&UT, aumenta lo sconforto, quasi quasi smetto di comprarlo!

Toronto: il nuovo facciadimerda sindaco conferma la sua linea, fine di ogni investimento sui tram, basta ostacoli al traffico privato, semmai costruiamo metro sotterranee, per non disturbare gli automobilisti-elettori.

Amburgo: I Verdi, ultimi sostenitori del nuovo tram, escono dalla coalizione e il progetto viene fermato. Il 20 febbraio le elezioni, state certi che di tram non se ne parlerà mai più.

Mulheim (germania): tagli pesanti al TPL, soluzione: chiudere la tranvia per l'aeroporto, sostituita da autobus.

Zurigo (Zurigo!!!!): referendum respinge il progetto di una nuova tranvia.

Reunion (possedimento francese oltremare): il nuovo governatore cancella il progetto di 42Km di tramtreno per sostituirlo con una bella autostrada.

Russia (tutta): ecatombe di tutte le reti tranviarie, la fabbrica Ust'-Katav, che trent'anni fa costruiva mille tram all'anno lo scorso 2010 ha prodotto solo 13 tram! Presto verrà smembrata. Le foto dall'alto delle città russe sono sconfortanti: al posto delle efficenti e pulite reti tranviarie dell' unione Sovietica ci sono distese interminabili di minibus privati.

Ogni mese le notizie sono sempre più negative, stiamo ancora vivendo alcuni sviluppi buoni, ma è solo l'inerzia degli anni passati, io sono certo che il declino è ricominciato.
Paoloilfiorentino
00venerdì 11 febbraio 2011 00:04
Un altro punto di vista
Caro Giambo e cari amici di Mondo Tram,

se devo essere sincero, non piace molto il titolo vagamente jettatorio di questa discussione, e meno male che c’è un punto interrogativo alla fine.
In ogni caso, a mio giudizio, meglio evitare di cadere in masochistiche e sterili lamentazioni all’insegna del rimpianto del bel tempo passato e cercare di esaminare i fatti con spirito critico.

Se esamino punto per punto quello che ha scritto Giambo, non giungo affatto a conclusioni così catastrofiche.
Allora, vediamo i diversi casi da lui prospettati:

Toronto – Il nuovo mayor Rob Ford non è un sostenitore dei tram, questo lo sappiamo. Fino ad oggi, tuttavia, non ha preso nessuna iniziativa concreta per la loro eliminazione, ed anzi esponenti del suo entourage hanno fatto sapere che molte linee verranno in ogni caso mantenute. Non è chiaro che cosa ne sarà del grandioso piano di espansione del sistema denominato “Transit City”, nel migliore dei casi verrà fortemente ridimensionato, se non del tutto cancellato, così come non si sa ancora se e di quanto verrà ridotta la commessa di ben 204 nuovi tram, già in costruzione presso gli impianti Bombardier. Proprio nel peggiore dei casi, se l’ordine dovesse essere totalmente annullato, Toronto dovrebbe contare ancora per qualche anno sull’attuale parco veicoli, che risale agli anni’80 ed è tuttora in ottime condizioni. Non ci sarebbe nessun collasso del sistema tranviario, così come non c’è stato in tutte quelle città canadesi ed americane dove il tram è sopravvissuto, città che per quattro decenni hanno dovuto contare sulla robustezza dei loro PCC. Certo, considero anch’io una vera jattura un sindaco oscurantista come Rob Ford, ma per fortuna il Canada è una democrazia e niente esclude che alle prossime elezioni possa essere rimandato a casa senza rimpianti.

Russia - Dopo la conversione dell’intera ex-Unione Sovietica all’economia di mercato, come era prevedibile, le numerose reti tranviarie là esistenti sono passate attraverso un periodo di forte difficoltà, per motivi facilmente intuibili. Calma, però, prima di parlare di ecatombe di tutte le reti tranviarie: alcune, anche importanti, sono state chiuse, altre sono a rischio, ma rimangono comunque una settantina di reti, su molte delle quali è in servizio anche materiale di recente produzione, e sulle quali si continua ad investire. La produzione di nuovi veicoli tranviari in Russia, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, è ripresa proprio dopo il 1989: negli anni del Patto di Varsavia e del Comecon, era la cecoslovacca Tatra l’industria fornitrice di tutti i sistemi sovietici, con l’unica eccezione di Leningrado, o, se preferite, San Pietroburgo.
Non mi dilungo oltre, ma voglio concludere con una nota positiva: la città di Krasnodar ha recentemente ordinato 20 tram del tipo KTM-23. Il record negativo del 2010 è destinato a non essere superato.

Hamburg - Sono almeno venticinque anni che si parla del ritorno del tram in questa città, dopo la sua dismissione nel 1978, per cui un ulteriore ritardo nella realizzazione della auspicata “Stadtbahn”non mi sorprenderebbe. Il fatto stesso che se ne parli da così tanto tempo mi porta però a pensare che non verrà posta tanto facilmente la parola “fine” alla sua realizzazione. Aspettiamo le elezioni del 20 febbraio e vediamo. Osservo comunque che ad Amburgo la reintroduzione del tram è ostacolata principalmente dalla estensione della rete di Hochbahn e U-bahn, che la rende agli occhi di molti superflua. Se non se ne dovesse fare di niente, cosa certamente possibile, rimarrebbero comunque in Germania molte importanti reti, quasi tutte in piena espansione, Monaco in testa.
Nel caso di Mulheim, non c’è niente di definito, si tratta solamente di ipotesi. In ogni modo, le chiusure di tratte tranviarie per motivi economici sono un evento non raro in Germania, anche se vengono ampiamente compensate dall’apertura di nuove linee. Non si tratta di declino del tram in quanto tale, ma di un processo di razionalizzazione che a noi può anche dispiacere, ma che conferma che su questo mezzo di trasporto si continua a puntare.

Zurigo - Una proposta per l’apertura di un nuovo raccordo tranviario è stata respinta mediante referendum, questo è vero, ma dall’altra parte nel dicembre 2010 è stata inaugurata, dopo anni di stasi, la nuova linea 12 “Glattalbahn” ed entro la fine dell’anno sarà inaugurata la tranvia "Zürich-West”.

La Réunion e altri casi simili – Un progetto di massima sulla realizzazione di un sistema di tram-treno è stato abbandonato dall’attuale governatore dell’isola. Non mi pare che ci sia da fasciarsi la testa: con tutta la simpatia, La Réunion non ha lo stesso peso di Parigi, di Bordeaux o di Lyon, dove invece il tram è in piena espansione.
Negli Stati Uniti sono numerosi i progetti tranviari portati felicemente a termine in questi ultimi trent’anni, e ancora più numerosi quelli che sono rimasti sulla carta. Tra questi, almeno per ora, New York e Chicago.
Il tram, nonostante qualche lodevole esempio, è ancora raro in America Latina, nell’Africa subsahariana, in Australia. Non è riapparso, nonostante tutte le promesse, né a Montevideo, né a Brisbane.
In altre parti del mondo, invece, la ripresa c’è stata e perdura tuttora, anche se, come è normale, qua e là con qualche incertezza. Il tram, per esempio, riapparirà tra breve a Gerusalemme, a Rabat, a Casablanca e ad Algeri.

E’ ovvio, infine, che il taglio delle spese e degli investimenti, praticato da molti stati che attraversano una fase economicamente difficile, non favorisce certo il trasporto pubblico. Altrettanto ovviamente, si spera che questa non sia una situazione destinata a durare in eterno.

Cordiali saluti a tutti,

Paolo

Roberto Amori
00venerdì 11 febbraio 2011 02:12
Ho letto...
... con attenzione quello che avete scritto: alcuni sono stati eccessivamente pessimisti, altri eccessivamente ottimisti.
In realtà questa era una morte annunciata da tempo e quanto avviene ora in diverse città non sono altro che i primi risultati. Temo ne seguiranno altri.
Senza andare oltre oceano, nelle steppe siberiane o nelle isole in mezzo all'oceano sarebbe sufficiente osservare cosa accade qua da noi.
A Bologna è stato stralciato, col voto entusiasta di tanti cittadini alle Elezioni Comunali, un progetto tramviario di tre linee già approvato e finanziato dal Ministero. Il filobus Civis che ne è seguito a 10 anni di distanza non è ancora partito ed è travolto da ricorsi, denunce e quant'altro mentre 49 filobus di 18 metri sono fermi da tre anni nei depositi: non li vuole vedere nessuno in giro. La linea 14 è in costruzione dal 1999... dodici anni di lavoro per una linea della quale metà era già esistente (il vecchio 43)
E in giro che accade? A Padova a suo tempo venne inaugurata dopo 10 anni di lavori mezza di una delle tre linee di Translohr. Ad Ancona sono occorsi 10 anni per aprire al pubblico un prolungamento di alcuni Km della linea filoviaria. Per non parlare di quello che è accaduto a Cremona, Chieti, Lecce, Aquila, Salerno e via discorrendo.
Dico questo perchè il problema, da argomento iniziale, non è il tram ma lo sono anche i filobus. Qui da noi hanno scricchiolato molto le reti di Parma, Rimini mentre appare ormai in agonia S.Remo. A Milano le notizie sui tram non sono certo confortanti, a Roma non si sa più se riprenderà il 3... In Europa hanno recentemente soppresso le reti filoviarie di Lugano, Krapfenberg, Innsbruck, Marsiglia e Gand... mentre già si avvertono le prime voci di soppressioni a Linz.
La gente non ne vuole più sapere di questa roba e trova, sempre, in occasione delle consultazioni elettorali qualcuno disposto a venirgli incontro. E quel qualcuno, poi, per anni gestirà il potere in tal senso senza scontentare i propri egoistici elettori. Il Trasporto pubblico, non ovunque per fortuna, è visto come un intralcio alla motorizzazione privata per cui rotaie, pali, banchine ecc. rappresentano un ostacolo a poter fare ciò che si vuole. Tram e filobus sono richiesti a scomparire in fretta e in cambio di cosa? Autobus... e non importa proprio a nessuno di smog, rumore, puzza e vibrazioni. L'importante è andare in macchina il più possibile, anche nel pieno dei centri storici, e parcheggiarla ovunque. Chi chiede la Metropolitana il più delle volte la chiede solo per potere sbattere sottoterra gli sfigati e continuare in superficie a fare, come sempre, ciò che si vuole: auto una sopra l'altra, in doppia fila con le frecce accese, con due ruote sul marciapiede e via così. Il bene comune, inteso come Mobilità e Trasporto collettivo, è ormai andato a farsi benedire. Alla gente non interessa più da tempo ma è un giochetto pericoloso: qui a Bologna dall'inizio dell'anno gli sforamenti delle centraline per polveri sottili e smog sono già stati 20 in questi primi 40 giorni dell'anno. La legge ne impone 35 in un anno intero. E non ne parla nessuno. Bambini nei passeggini e anziani sono sottoposti quotidianamente a rischi gravissimi ma i giornali fanno finta di niente: non fanno che parlare delle banchine del Civis o se è bene fare il People Mover all'Aeroporto... Così non può continuare.
giambo64
00venerdì 11 febbraio 2011 08:45
Concordo al 100% con Roberto, il problema è l'imbarbarimento della gente, che in questo ultimo decennio è aumentato esponenzialmente.
Ford è stato eletto proprio perchè è contrario ai tram!
Lui è un qualunquista, non ha programmi o soluzioni particolari per migliorare la città, il suo cavallo di battaglia sono gli automobilisti. E con loro ha vinto, questo è il punto!
Allo stesso modo di come un personaggio aberrante riesce da 20 anni a catalizzare attorno a se il 50% degli italiani, violando le leggi e modificandole a sua misura, in cambio del permesso di evadere le tasse e di non rispettare le regole, anche quelle più comuni dettate dal buon senso.
trolleybus58
00venerdì 11 febbraio 2011 10:56
Spero che se non bastano le poco incoraggianti "performances" sugli sforamenti dei PM10 a far cambiare indirizzo, ci pensi la situazione tuttora in evoluzione nel Maghreb e resto del mondo arabo (ergo: approvigionamenti petrolio e derivati). Riguardo all'intento di concepire le metro "per utenti sfigati" non automobilisti, ad una concezione del genere ci aveva già pensato il fu dittatore Ceausescu per la Bucarest che aveva iniziato a riplasmare a suo modello: solo che gli intenti erano ispirati a Metropolis (quella del film di Fritz Lang). Il popolo e la "feccia" dovevano circolare sottoterra, la nuova capitale e le sue nuove spaziose strade solo per la nomenklatura di partito ed i suoi relativi (e rari) mezzi di trasporto: una veria e propria "gerarchizzazione" a struttura pramidale...
liquidatore
00venerdì 11 febbraio 2011 12:51
giambo64! ma che c'entra berlusconi con i tram!!!!!???????
giambo64
00venerdì 11 febbraio 2011 12:57
Il sindaco di Toronto rispecchia la sessa ideologia qualunquista che ha come massimo interprete il nostro premier.
trolleybus58
00venerdì 11 febbraio 2011 14:02
In ogni modo quando a Cremona soppressero l'impianto filoviario (gennaio 2001) l'amministrazione comunale dell'epoca era di csx, ed Presidente del Consiglio era Giuliano Amato, quello di cui gli italiani si ricordano giusto per lo scippo estivo sui loro c/c... francamente non so quanto possa centrale l'ideologia in queste scelte! E l'impianto filoviario (ex novo) leccese fu concepito (male, magari) sotto un giunta di cdx (Adriana Poli-Bortone, allora sindaco). Se da un lato Cremona continua, come altre città italiane, a persistere sulle folcloristiche (ed inutili, visto che chi ha l'auto si rifugia "fuori porta" prima del decorrere dell'ordinanza) domeniche a piedi, Lecce per incapacità e pressapochismi burocratici ha fatto continuamente slittare l'apertura della filovia. Troppo facile limitarsi alle sole domeniche a piedi...perchè invece non interessare giorni lavorativi, con la sola eccezione dei possessori di auto ibride, metano o gpl, portatori di handicap, e di chi non ha la sede lavorativa adeguatamente collegata a casa (previo permesso con attestazione del datore di lavoro)? A me personalmente che uso i bus nel tragitto casa-lavoro e casa-centro una cosa del genere non mi porrebbe problemi, forse ne porrebbero più a certi detentori di inveterate e malsane abitudini quali come quella di prendere l'auto anche per l'aperitivo, la schedina o le sigarette...vorrà dire che bisognerà di nuovo aumentare i prezzi dei carburanti (gasolio compreso) ed incentivare l'elettricità per il TPL come adesso si fa per quella di produzione cd "ecologicamente compatibile" (che però devasta ulteriormente il già maltrattato paesaggio italiano) . Qui ad Ancona, non solo l'opposizione PdL ma anche IdV, FLI e SI, nonchè l'assist della Presidente della Provincia, sempre PD, premono per realizzare un maxi park (quasi 1200 posti auto) nella centralissima Piazza Cavour, non bastasse quello da 600 posti che sorge a pochi decine di mt.in linea d'aria...questo anche per le pressioni dei bottegai della zona (chiamarli "negozianti" per la qualità dei loro negozi, merceologia e prezzi mi pare un eufemismo!) , che sarebbero stati la stessa categoria che avrebbe imposto lo stop alla filovia cremonese...
Augusto1
00venerdì 11 febbraio 2011 15:58
Anch'io ho letto questi interessanti interventi ed anch'io penso che l'ideologia politica non c'entri nulla. Basti pensare che la tratta tranviaria napoletana Bagnoli-Fuorigrotta fu cancellata (in tutta fretta) dalla seconda consiliatura Bassolino (l'assessore al ramo era Massimo Paolucci, se non ricordo male) e che oggi abbiamo un assessore alla viabilità che ha tentato di mettere in atto un dispositivo di traffico provvisorio (ma che lui voleva fosse definitivo) che prevedeva l'inversione di marcia in una strada stretta ma fondamentale per il trasporto tranviario napoletano (anche se temporaneamente fuori servizio per i cantieri della metropolitana ), dispositivo revocato a furor di popolo dopo quattro giorni, per i danni creati alla circolazione viaria. E' pur vero che la Jervolino stessa inaugurò l'arrivo dei tram Sirio, comprati dal suo predecessore, ma la sensazione è che questa amministrazione (pur avendo rinnovato praticamente tutta la rete e costruendo un nuovo prolungamento che nei prossimi mesi entrerà in funzione) consideri il tram più un fastidio che un'opportunità. Non arriverà, però, mai a sopprimerlo, perchè la cultura tranviaria a Napoli è fortemente radicata, e comunque l'azienda tranviaria napoletana resiste con le unghie e con i denti a tutte le istanze negative che arrivano periodicamente. Non fatemi aggiungere altro...
Giampi5
00venerdì 11 febbraio 2011 17:29
Anch'io sto seguendo con interesse questa discussione che, aperta quasi per caso, è diventata molto importante. A volte mi sembra di leggere cose un po' esagerate, ma temo che una verità di fondo ci sia: è preoccupante constatare che l'automobile, il Suv e un po' tutti i veicoli a motore privati, i principali nemici del trasporto pubblico, continuano e continueranno a fare da padrone nei centri urbani per chissà quanti altri decenni. Nella città dove vivo si è arrivati all'esasperazione per lo scenario che tocca sorbire ogni giorno, ma forse solo da parte mia (qualcuno dirà per motivi psicologici...) data l'assuefazione maturata dalla maggior parte delle persone che ci abitano. Ne risente perciò il mezzo collettivo, specie di superficie a trazione elettrica. Crisi economica? Mah, di denaro ancora ne circola in abbondanza, sempre più persone hanno la macchina, evidentemente se ci sono meno soldi da destinare al Tpl vuol dire che c'è una precisa volontà (di chi governa, che è poi il riflesso della volontà popolare se si tratta di paesi democratici, non dimentichiamocelo!) di spenderli in altre cose, e non necessariamente utili. Nella mia ignoranza dico questo.
Poi, se ci sono notizie positive (e comunque ci sono, nel mondo), beh, non avete mai letto quando ho parlato di Tunisi (dico Tunisi, Nord Africa) che è arrivata a ben 6 linee tranviarie e recenti estensioni delle altre, e questo per una rete riaperta recentemente, e infatti la cosa sta avendo ripercussioni buone anche in altre città della zona geografica, quelle menzionate da Paolo.
[SM=x346228]
giambo64
00venerdì 11 febbraio 2011 22:07
Io non ne ho fatto una questione di destra o sinistra, dico solo che il pensiero dominante in questa epoca è il qualunquismo.
Negli anni 70 era la sinistra ad essere contro le regole, oggi lo è la destra di Berlusconi. Ovviamente erano regole diverse, quelle che si criticavano negli anni 70, molto diverse dalle regole che non vuole il nostro Premier, ma erano comunque regole.
I tram hanno bisogno dei binari, ovvero di una via di corsa rigida, ovvero delle regole che impediscono ai qualunquisti di fare quello che vogliono, per cui le tranvie rientrano tra i nemici di questa corrente dominante.
Negli anni 60 si toglievano i tram perchè si pensava fossero antiquati, oggi si tolgono perchè sono moderni ma danno fastidio agli elettori che vogliono parcheggiare in seconda fila e ai commercianti che vogliono lucrare su questa pratica illecita, danno fastidio perchè sottraggono spazio al traffico privato.
Comunque è un dato di fatto, ci saranno anche eccezioni, ma nella stragrande maggioranza dei casi sono i politici delle destre stile Berlusconi che eliminano i tram.
Roberto Amori
00sabato 12 febbraio 2011 10:40
Anche io...
... penso che in qualche modo la politica, così come è stata intesa negli ultimi trenta anni, abbia avuto un ruolo determinante.
Craxismo e Berlusconismo: due stagioni della nostra vita politica. Sinistra e destra. Stessi danni...
Non voglio entrare nei convincimenti politici di ciascuno di noi ma le loro stagioni sono state caratterizzate da un egocentrismo esasperato al quale non eravamo abituati e da un altissimo stile di vita. Ville, fasti, aerei, macchine, donne e denaro sono stati mostrati con larghissime disponibilità dinanzi ad un popolo che invece arranca sempre più nell'incedere quotidiano. Dinanzi a questa classe politica che si è venuta a formare e che per raggiungere in buona compagnia le loro splendide ville sorvolano in elicottero le nostre strade cosa volete mai possa rappresentare il povero tram...???
Il cambio di vita del politico è stato alla base del suo definitivo allontanamento dalla vita reale della gente comune e da qui il non comprenderne più le esigenze quotidiane è stato un tutt'uno. Così come il progressivo allontanamento dei cittadini dalla politica.
La mattina nella quale Aldo Moro (e parliamo di Aldo Moro) andò incontro al proprio destino con tutta la scorta non uscì di casa da una villa Hollywoodiana ma da un condominio. Certo un bel condominio di un quartiere elegante, ma un condominio. Andreotti (e parliamo di Andreotti) tuttora vive in condomino e da quaranta anni con la famiglia passa due settimane d'estate dalle suore a Cortina D'Ampezzo. Sandro Pertini (e parliamo di Sandro Pertini) assieme a Carla Voltolina abitava in settanta metri quadrati. Certo in un bel palazzo in pieno centro a Roma ma in un appartamento che i nostri attuali politici non si sognerebbero mai e poi mai di occupare.
Perchè mai dovrebbero progettare una tramvia: mettersi lì a studiare... costruirla... mantenerla... studiarne i raggi di curvatura, disporre le sottostazioni... Un bell'autobus e via. Poi dell'inquinamento chissenefrega, ci penseranno quelli dopo. Perchè non solo i tram e filobus sono diventati un peso ma anche l'inquinamento lo è diventato: non se ne parla più. Nelle ville di questi signori l'aria è buonissima e tanto basta. Non sono più vicino a noi, non condividono più le nostre vite: cosa volete possa interessargli dei tram o di un filobus? Fanno riforme sulla Sanità ma vanno a curarsi all'estero. Fanno riforme sulla scuola ma mandano i figli nelle Scuole Private. Un tempo promettevano le solite cose: più soldi meno tasse. Ora città senza mezzi pubblici perchè infastidiscono gli automobilisti... nessun divieto alla circolazione, parcheggio in doppi fila... e la gente pare soddisfatta. Qui a Bologna liste civiche e compagnia chiedono la radiazione degli snodati da 18 metri: ne abbiamo 250 tra bus e filobus. Vogliono sostituirli coi Minibus: gli ho risposto che ci vogliono circa 900 minibus e relativo personale... nessuna risposta. L'altra mattina un tizio è andato a sbattere contro una delle banchine del Civis e l'ha distrutta. Per fare un danno simile andava a velocità altissima in centro... per fortuna non c'era nessuno dietro il parapetto divelto. Risultato: i cittadini e i giornali sempre compiacenti hanno chiesto a gran voce non che le regole più elementari della strada siano rispettate da tutti gli automobilisti ma bensì l'eliminazione delle banchine. Cosicchè tutti possano fare i 100 Kmh in centro...
Abbiamo le più belle città d'arte del mondo ma credo che anche lì qualcosa stia cambiando. Con l'alta velocità ci vai col mordi e fuggi... visiti quella mostra, ci fai una passeggiata e via. Io da qui sono in mezz'ora a Firenze, in sessanta minuti a Milano e in poco più di due ore a Roma. A parte gli immancabili Giapponesi e i giovani stranieri a sempre meno gente viene voglia di soggiornare a lungo in queste città. Forse perchè non sono più così belle e gentili come in quei vecchi film in bianco e nero che vediamo in televisione. Oggi vedo sempre più gente andare volentieri alla riscoperta di altri viaggi più distensivi per Ostelli, Rifugi e Agriturismi: la Lucchesia, la Garfagnana, i borghi caratteristici degli Appennini, l'interno della Romagna, delle Marche, il verde dell'Umbria, le terme del Veneto o della Maremma e tutti quei posti insomma dove non devi passeggiare fra auto in tripla fila, l'aria non è appestata e sedersi a tavola è ancora un piacere.
liquidatore
00domenica 13 febbraio 2011 17:03
Roberto, penso che tu abbia ragione: quando io ero giovane, un bel po' di anni fa, si diceva che farsi la doccia fosse di sinistra (allora c'era la destra, il centro e la sinistra....) mentre farsi il bagno nella vasca fosse di destra. Secondo me non c'entra nulla l'idea politica iniziale di una persona. Conosco quattro persone che prima di essere elette promettevano mari e monti e si dicevano disposte ad aiutarti, nella misura in cui tu avevi aiutato loro. Una volta arrivati al Municipio, al Comune, ad un assessorato Comunale ed alla Camera, li hai più sentiti tu?
Ciao
Tram Verde
00domenica 13 febbraio 2011 23:55
Io non sarei così pessimista. In Europa, oltre alla forte espansione dei tram in Francia, si registra anche un crescente interesse di altri paesi, come la Svezia.
Ma è dai paesi del cosiddetto terzo mondo (si fa per dire) che arrivano le sorprese: oltre che nella già citata Tunisia, sono in costruzione nuove linee tramviarie in alcune città dell'Algeria, del Marocco e della Turchia, così come a Dubai.
Anche a Gerusalemme mi risulta che sia in costruzione una linea.
Credo che ormai sia in corso il sorpasso ache in campo trasportistico, oltre che in quello economico.
trolleybus58
00lunedì 14 febbraio 2011 11:26
@Roberto Amori: con i minibus si precipiterebbe ai livelli del terzo mondo [SM=x346223] , e poi quanto costerebbe una corsa? Sicuramente un livello tra il biglietto del TPL mormale ed un viaggio in taxi. Solo che non so in quanti hanno voglia e possibilità di regalare i soldi ai tassisti (personalmente se fossero tutti come il sottoscritto si dovrebbero trovare un'altra attività, già che sono ladri di loro...) [SM=x346225] , e perchè non allora i tuktuk thailandesi? Almeno lì si tratta il prezzo... [SM=x346226]
Censin49
00mercoledì 29 giugno 2011 20:42
Ma come sono rumorosi 'sti tram!
Sul Corriere della Sera di Martedi 28 Giugno 2011, nelle pagine dedicate alla Cronaca di Milano, leggo che il neoassessore milanese alla Mobilità, Pier Francesco Maran, ha chiesto ufficialmente all'Atm di ridurre l'uso dei tram di sera, dopo le 22, sostituendoli coi bus: motivo? Sferragliano, rumoreggiano, disturbano il sonno dei milanesi.
Ma tu vedi se, con tanti rumori cittadini legati alle varie "movide", nonchè alla cattiva educazione di tanti (schiamazzi, portiere di auto sbattute, "imballate" di motori, ecc.), proprio sui poveri tranvai si punta l'indice delle notti insonni!
costamasnaga
00sabato 24 marzo 2012 14:31
e a milano?
A Milano sappiamo, almeno credo ci ricordiamo, che il tram è stato rilanciato con una giunta tutta di concezione nuova e particolare ed è stato rilanciato, con parecchie tratte e linee in più! Nonché la rivalutazione ormai prossima (ai tempi, vedi la sperimentazione del milanino al castello, tra l'altro)anche delle tranvie interurbane: concetto esatto, perché la mobilità è sopratutto proveniente dall'esterno. Il Periodo ha concesso la realizzazione di circa il 30% in più di linee e mezzi e di tutte le tratte armate ma non utilizzate, ancora prima di costruire le nuove. 190km contro i 120 rimasti nel '93, contro i precedenti 150(parlando di urbano). Oggi siamo press'apoco tornati a 150 e con apertura di m5 rasentermo daccapo il minimo del giugno'93. I nuovi progetti erano lampanti ed economici, ed apposta si'intendevano costruire profittando dell'economia più linee possibili. Tutto molto bene! Invece a che serve una metro super-costosa e di 1 sola direttrice? A spendere e spandere danaro per le imprese, punto e basta! Tutto questo era nella considerazione. Niente progetti faraonici! Materiale esistente usato nel meglio e in armonia col nuovo.
Anticipo che chi magari pensasse che i leghisti attuali sono quelli di prima si sbaglia dal principio, in quanto sentendone alcuni hanno il mito della metro e considerano la giunta loro di Milano cosa ormai vecchia.Sich! [SM=x346223]
Torniamo a oggi...Sappiamo che ce il regresso iniziato nel 2007, dopo che Albertina, con perfetta indigestione,s'é dovuto sorbire nel 12-2003 le ultime linee impostate nel '93-'97,la cui costruzione lamguiva e si è protratta, così come il Cinisello poi.
Di contro si è ricominciato a mega-riprogettare, questo dal 2001, che col scellerato piano provinciale che buttava all'aria il precedente sulle tranvie interurbane studiato tra il '95 e '98, di cui oggi non esiste più traccia, perché eliminato dagli archivi regionali, già di per sé si conteneva di molto e si prendeva a spezzoni il precedente piano con alcune tratte superstiti, mentre il restante era un faraonismo di tratte metropolitane extraurbane (ricordate le linee celeri?),unite a unità indefinite di "mezzi vincolati" -in realtà che non sono tram ma sopraelevate con metropolitane leggere automatiche- in forma di "circle-line"attorno alla città. Ma mi vien da ridire:"che se a Milano non sono stati in grado di prevvedere ad una nuova tratta alternativa per il 29-30 di soli 2km in superficie, usando gli ampi vialoni che da CLotilde si portano a P.ta Volta, che si progetta una mega infrastruttura di 100km? Una struttura peraltro oltre che costosa slacciata da un complesso di linee radiali di collegamento? Ovviamente non previste se escluse le metro. Così sono stati "bruciati" 10 anni nel nulla,oltre ad avere soppresso linee urbane, 1 circonvallazione e 1 linea interurbana; unite al pronostico di sopprimere l'interurbana rimanente e altre linee e tratte con prima la m5 a Zara e successivamente quando sarà a Lotto. Questo senza tener conto dell'incognita m4...si sa', il pretesto è sempre buono...Precotto e Messina ,di cui uno novissimo, sono dei cimiteri; i nuovi acquisti chiusi; le revisioni del materiale nuovo di molto contenute.
Ma ora viene il bello...
Noi siamo abituati a girarci attorno dando la colpa ai politici, alla finanza, agli automobilisti, che soventi, spesso, come gli si può proporre un'alternativa d'impiegare 3 o 4 volte il tempo in più solo perché per pseudi "vari motivi ambientali"prendendo dei mezzi inefficienti? Non tutti sono uguali, ma sul sottile noi vediamo che da area C gli unici che scorazzano in centro sono più autobus, niente + tram, auto in maggior parte di lusso: "allora qualcuno ha fatto prima la giusta osservazione, che una nomenclatura -la rinnovata aristocrazia saldamente potere- spinge gli sfigati ad ammassarsi nelle metro indecentemente stracolme nell'ora di punta, mentre loro scorazzano liberi per la città. Non è un "pagano tutti" quei miseri 5euro/giorno loro li recupereranno benissimo dai loro affari. Quelli del comitato pro-ripristino del tram 2 mi hanno fatto un'interessante osservazione, consistente che mi hanno detto per quale motivo devono per forza andare sotto terra quando ce un tram a fianco che li porta in centro anche in meno tempo? Dov'é 'sto obbligo d'inculcare qualcosa?
Mi sono dilungato, ma ora viene il bello...
E se la colpa fosse in primis degli stessi appassionati?
Appassionati, di UTP, hanno intavolato con la nuova giunta di Milano e ATM nuovi e buoni rapporti, da quasi principio dell'insediamento della stessa. Ora a quasi 1 anno di distanza continuaiamo a vedere le stesse cose e gli stessi premonimenti: nulla è stato fatto per la semaforizzazione negli incroci o il riadatto delle linee, su esempio di quanto accaduto dal 1993. Niente. Se non il prossimo spettro di apertura m5 e la soppressione del Limbiate. La riservatezza di tali membri è quell'antifona politica per cui si promette da un lato e dall'altro ci si esprime a mezze parole. Tutte cose che se non intraprese con un discorso a tavolino non fuoriescono ai profani. Alcuni di questio membri entrati a pieno titolo come consulenti ATM han deciso che con tale azienda bisogna mantenere rapporti"ad onoris" evitando conflitti d'interesse, e in tal modo sposando le economie prescelte aziendali in quanto parte dell'economia di mercato. A ragion di ciò da una parte raccontano ai profani che vi saranno grandi risvoltimenti, con super-progetti, come sul Limbiate, belli a sentire, ma che guardando le situazioni contngenti essi sono inapplicabili. Ce infatti la realtà che: si può pensare quello che si vuole; poi viene il possibile; poi il fattibile...E' chiaro che sopraelevate, o ricostruzioni totali sono tecnicamente possibili, ma allo stesso tempo sono fattibili? UTP sposa la linea che non si devono spendere soldi preziosi per una riparazione di qualcosa di obsoleto, perché imminentemente verrà ricostruito tutto a centro strada. La solita idea "del tanto si farà meglio, per poi non far nulla"...ed apsettiamo...e gli anni passano...e i decenni passano...Ha infatti anche ostacolato, non dimostrandosi affatto chiara nei rapporti, un'azienda privata che voleva entrare concessionaria con una ditta di costruzioni ferroviarie nella gestione. La ditta specializzata in costruzioni ferroviarie ovviava alla necessità di un progetto perché la sede sarebbe stata identica all'attuale ma completamente rinnovata in 5 mesi, di contro alle tipiche ditte applatatrici non specializzate che impiegano anni su anni. La ditta ha tentato anche la via diretta col comune di Milano, ma ,purtroppo, come c'era da aspettarsi, l'influente Maran ha chiuso il discorso. Ricordo che Maran è esponente dell'autoline "Brianza trasporti", tra l'altro. E così facendo UTP ha evitato "il conflitto d'interessi" con ATM e i progettisti preposti, anche con Air Pulmann, ormai proponentesi alla sostituzione automobilistica nella tratta di zona di sua competenza. Così la soppressione del Limbiate è solo slittata, in un modo orchestrato di modo da non perderci la faccia e gridare "alla necessità" e all'"obsolescenza". Ho ribattuto che qualcosa che è obsoleto non raddoppia la sua affluenza e nonostante i bloccati se ce un'eulteriore potenziamento l'utenza aumenterebbe ancora...ma a tali rimostranze cala il silenzio...Il silenzio cala nelle cose più scomode...Qui parliamo di appassionati che hanno impedito la riqualifica del Limbiate in pochi mesi! Ma anche una riqualifica; rispedendo tutto al progetto allettante ma impraticabile della ricostruzione della tranvia: ma tanto conoscendo i tempi e ben sapendo che nessuno dal '68 ha mai più realizzato tratte di superficie più lunghe di 10km , ragionando un minimo, si viene a capire, che queste sono corbellerie create ad arte solo per i creduloni.E "capire" è meglio di "ascoltare", perché nell'ascoltare soltanto qualsiasi buon ciarliero non avrà problemi a "vendere il suo prodotto" di marketing aziendale. Sono più famose le enormi progettazioni fatte, di tutti i generi e di tutti i tipi della realizzazione di una sola tranvia completa negli ultimi decenni.
I profani crederanno, questo conta! Poi il tempo attuerà la sua immisericordia nel spegnere quanto cera prima nella memoria...Allo stesso modo l'"obsolescenza"ricade su Milano: chiaro preludio, con un discorso pari, pari, fatto negli anni '70 e '80 , che certe cose nella rete tranviaria non potevano essere prese in considerazione perché di principio classico immerse nell'obsolescenza. Concetto però "stravolto" nella giusta e lodevole politica di metà anni '90.Ora questo stesso rispolverato concetto dell'obsolescenza ritorna fracassonamente anche in seno di appassionati , che ben di più potevano svolgere all'interno di ATM. ATM sarà però rispettata e i suoi interessi intrapresi ma il tram potenzialmente distrutto...!
Pare esistono non fattori tanto di politica, in quanto ribadisco e ritengo che gli stessi appassionati siano tutt'altro che santarelli nella politica sui trasporti.ma delle mentalità comuni che meglio si avvicinano al contesto dell'appartenza conformistica di un sistema. Spesso qui ad esempio si critica, ma si dice che quando si critica un sistema esso non si disintegrerà e continuerà a sopravvivere; il modo per controbattere un "sistema radicato" è invece non criticare ma distribuire "modelli nuovi", smontando i precedenti.
Il tram di Milano sopravviverà ma così come ora in graduale declino, fino ad essere sempre meno importane nelle ragioni del traffico e della mobilità
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 11:59.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com