Ragazzi di ieri e dell'altro ieri...

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Roberto Amori
00venerdì 25 settembre 2009 21:43
Perlopiù qua dentro siamo in gran parte maschietti...
Molti di voi avranno a suo tempo assolto il servizio di Leva, altri invece avranno scelto il Servizio Civile.
Vi invio il Link su qualche considerazione che è mi è venuta alla mente:

XJ6
00sabato 26 settembre 2009 02:40
Bel servizio, equilibrato

Per molti della mia generazione, e delle mie parti, il periodo del militare coincise con il post-terremoto del 1980, e ne venimmo esentati.

L'articolo di Roberto fa ricordare anche che ci fu un periodo - sembra una vita fa, e forse lo è - in cui non esistevano email, sms e cellulari, e si scrivevano lettere a mano [SM=x346234]
ZioJO73
00sabato 26 settembre 2009 10:04
Racconto...
Molto bello il tuo racconto Roberto!
Io ho prestato servizio militare nel 1992, in al Battaglione Spluga, Trasmissioni a Milano. Da lì venni poi spedito per circa tre mesi in Yugoslavia, come Motorista Gruppo Elettrogeni e comandante della squadra trasmissioni durante il periodo nel quale montammo un "centro modale d'aria", una sorta di ponte di trasmissione autosufficiente che consentiva di dare supporto e rilancio alle operazioni di trasmissione tra le varie forze di ricognizione (incluse quelle di pace) che operavano durante la guerra in quelle zone...
Fui uno di quelli "mandati là" selezionato una mattina per la mia attitudine a non perdermi d'animo e penso anche per il fatto che vedevo l'anno di militare come un periodo nel quale era doveroso imparare qualcosa, altrimenti sarebbe stato un anno perso...
Venni convocato, mi dissero: "scegliti qualche collega e fai una lista perchè partite per andare oltreconfine.. fra tre giorni vi aspettano a Trento per passare la notte.." Così fu: misi in moto il mio ACP ( autocarro corazzato pesante, tre assi, 6x6), attaccai al gancio il gruppo elettrogeno (GE 9/765), e dietro al GE, la cucina da campo...
Due Shelter (automezzi dotati di sistemi di trasmissione dentro un container), un carro antenna (per trasmettere) e un paio di ACL (autocarro corazzato leggero), due AR (automibili da ricognizione Fiat Campagnola, di cui una ricordo ancora la targa: EI 555!) e partimmo...
Tornammo dopo circa 90 giorni, licenza premio di 7 giorni già firmata, e un affiatamento di squadra tale che ricordo quel periordo come una famiglia di 15 fratelli.... Non furono giorni pagati come quelli di chi partiva allora per la Somalia, erano semplici giorni pagati come Leva....
Ottenni dall'esercito, un attestato di Operatore Ponti Radio, uno da Motorista Gruppo Elettrogeni, e non riuscii mai a convertire la patente C militare in civile per una sola stupida ragione burocratica:
Dopo essere tornato dal campo mi "iscrissi" a sette polveriere consecutive (presidio a Balconcello MN alla polveriera Missilistica e Contraerea se non ricordo male..) nel quale mi venne data la medesima opportunità di scegliere i compagni. Furono sette polveriere di "vancanza" dato che ci portammo appresso anche un cuoco della CCS (compagnia comando e servizi..) quindi mangiavamo in 21 persone tra guardie e Pao (picchetto armato ordinario) e l'ufficiale di servizio (sempre e solo il sottotenente Pensavalle..)...
Al ritorno delle polveriere, data la mia attitudine alla guida e alla meccanica (ero arrivato a militare già con la patente B), da caporale e con l'aiuto del sergente maggiore Ugrote, mi "ingegnai" dei corsi di approfondimento di meccanica ed elettromeccanica, ai quali molti commilitoni parteciparono con curiosità. Feci il mio ultimo periodo "insegnando" a guidare i camion alle reclute, e come tale venni inquadrato come "Caporale Istruttore".
La mia patente non fu convertita semplicemente per questa ragione: il Caporale Istruttore è concepito dall' EI come un militare di firma (VFP o VFB, volontario ferma prolungata o breve), mentre io ero di leva. Dato che il mio "cartellino" riportava testualmente: "Caporale istruttore corsi di guida", l'incongruenza era inevitabile e quando cercai di riconvertire la C militare in C civile fui proprio bidonato da questa situazione creatasi per "troppa" volontà di non perdere l'anno. Se mi fossi limitato a guidare sarei rimasto uno dei tanti caporali con incarico 41 (se non ricordo male), cioè un semplice "caporale conduttore automezzi". E oggi sarei dipendente del GTT dato che allora (nel 1992) l'ATM assumeva autisti per l'aumento della flotta di mezzi su gomma....
Una cosa è certa: il mio anno non è andato perso, di esperienza ne ho fatta molta, e credo di essermi anche molto divertito.
Ho ricordo dell'anno di militare come un periodo in cui ho iniziato a "camminare da solo", e nel quale ho potuto (e dovuto) prendere delle decisioni che in qualche modo mi hanno illuminato la strada futura.
Se oggi mi venisse proposto di fare un altro anno di militare accetterei volentieri, perchè è un esperienza che aiuta a condividere (nel bene o nel male) la propria esistenza con altre persone, creando un legame che purtroppo ai giorni nostri non sembra più esistere...

Salutoni. Zio JO [SM=x346232]
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