Plastico tramvia Firenze

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Mela55
00mercoledì 20 maggio 2015 15:39
Ciao a tutti del forum. Appassionato di modellismo da una vita, dopo aver fatto plastici di un po' di tutto, soprattutto in scala 1/43, per una serie di circostanze casuali ha deciso di riprodurre in scala H0 un plastico riguardante la tramvia di Firenze, e per non fare niente di già fatto, sono partito da una cosa "facile": il ponte sull'Arno con relativo Sirio. Premetto che io, a parte un plastico ferroviario datato ormai nel lontano 1976/77, in questa scala non avevo mai fatto niente, così, anche se tutto è ovviamente migliorabile, non mi dispiace del mio "inizio"
Mela55
00mercoledì 20 maggio 2015 16:03
Le foto sono state fatte in occasione della mostra scambio del DLF di Firenze il 10 maggio
giuseppe.1949
00mercoledì 20 maggio 2015 20:59
Le cose più articolate partono tutte da un'idea semplice e di facile realizzazione, poi si amplia col tempo. Bravo hai fatto un ottimo lavoro, complimenti!
Stefagin76
00giovedì 21 maggio 2015 21:24
Bellissimo!!!!!!! Complimenti vivissimi!!!!

Domande:
-quale tecnica hai usato per costruire il ponte e rendere l'effetto "Arno"?
-il Sirio è auto costruito?

Mi raccomando, non appena sai dove quando lo esporrai di nuovo comunicacelo sul forum!

Stefano [SM=x346242]
Mela55
00venerdì 22 maggio 2015 00:02
Ho iniziato ad agosto 2014 a prendere foto e fare rilievi e misure sul ponte della tramvia, dato che niente arrivava da Gest o Comune di Firenze ecc., e dopo 3 mesi di calcoli e ricalcoli e risopralluoghi, ho definito le misure, le ho riportate in scala e ho poi fatto il disegno tecnico con tutte le quotazioni delle spallette laterali, centrali, dei binari, dei pali della catenaria ecc. Il ponte è costruito in legno compensato di 5 mm. per la parte piana, su cui appoggiano i 2 piloni sull'Arno, e di 2 mm. per la parte curva su cui appoggia la ferrovia.
Mela55
00venerdì 22 maggio 2015 00:44
Ho poi costruito i piloni in listelli di legno, quelli che si usano per fare i velieri, con polistirolo interno, poi li ho provati su una base di compensato di 5 mm. che sarebbe poi diventata l'Arno e i due lati Cascine. Ho utilizzato una base fine che aveva il difetto di flettere ma il pregio, a lavoro finito, di essere abbastanza trasportabile. I rinforzi in compensato da 10 mm. sono quelli che si vedono sui lati e che diventeranno appunto le spallette, che serviranno appunto per diminuire al massimo la flessione.
Mela55
00venerdì 22 maggio 2015 01:21
Salto a piè pari tutte le fasi della lavorazione del ponte e montaggio armamento, su cui ritornerò semmai più avanti. Per fare il fiume, ho dapprima incollato sul compensato dei fogli di carta da cucina tipo scottex, "pizzicandoli" a più riprese in maniera irregolare per evitare l'effetto acqua troppo piatta, ho poi dipinto al centro una base di nero e ai lati blu e verde scuro, con pennellate a caso, mai a tinta unita, e ad asciugatura finita, ho sfumato con due-tre toni differenti di verde, a volte mescolati fra loro, e poi finito con piccoli tocchi di bianco e argento (infinitesimali) sempre dati a caso, sempre con colori acrilici. Ho poi steso del silicone trasparente, spalmandolo con le dita sempre in modo irregolare ma abbastanza piatto, qui per evitare invece l'effetto onda di mare che non si addice mai al fiume. Ho lasciato asciugare per una settimana e ho poi steso uno strato fine di resina monocomponente specifica effetto acqua. La resina non reagisce molto bene a contatto con il silicone, nel senso che il suo unirsi non è uniforme, e forma così, a chiazze, delle zone di "vuoto" che in controluce danno l'idea del movimento dell'acqua, e al contempo si crea uno strato lucido.
XJ6
00venerdì 22 maggio 2015 01:44

Complimenti, bellissimo lavoro!


[SM=x346220]
Mela55
00venerdì 22 maggio 2015 01:56
Passo poi alla tramvia: non era nei miei programmi farla, speravo nella Leopol Halling che fa belle tramvie ma non il Sirio dell'Ansaldo Breda, così mi sono piccato di provarci. Anche qui ho ricavato i disegni tecnici dalla rete, perchè se aspettavo la Casa, stavo lustro. Avendo le misure esatte della tramvia, le ho riportate in scala e poi ho cominciato a costruirmi tutte le parti in legno di 0.8 mm., preferendolo al forex, che, confesso, non so lavorare molto bene e che mi dava l'idea di essere troppo flessibile. Ho usato 3 carrelli provenienti da vagoni americani che hanno ruote più piccole da 7 mm. poi verniciatura con primex Tamiya, 2 passate di argento, il nero e rosso con decal e poi uno strato di trasparente. Le complicazioni maggiori sono state il doversi costruire completamente tutte le parti, compreso pantografo e soffietti, i vetri a filo in acetato, tenere le due casse centrali in asse (non hanno le ruote per cui sono sospese e attaccate al resto del treno) e montare sul tetto tutta l'impiantistica che è a vista, mentre nei vagoni ferroviari è sotto, per rendere più realistica la tramvia. Attualmente il modello è statico ma l'ho predisposto per montare il motore Halling, quando mi prenderà voglia di costruire anche le due stazioni Cascine e Paolo Uccello, per farla andare in su e giù...
trammue
00venerdì 22 maggio 2015 09:13
strano che durante i rilievi non ti hanno arrestato per terrorismo o spionaggio industriale.......
come ho più volte raccontato su queste pagine, a due amici del clamfer negli anni ottanta gli sono state sequestrate le fotocamere e accusati di "vilipendio del sud" perchè sorpresi dalla polfer a fotografare l'ultima vaporiera della paola-cosenza.... e i due provenivano dalla campania, cioè dal "profondo nord"
Mela55
00venerdì 22 maggio 2015 09:59
Un paio di amici fermodellisti mi hanno avvisato che poteva esserci anche una simile eventualità, io ho portato sempre con me i miei biglietti da visita di modellista e alcune foto dei lavori fatti, comunque per sicurezza ho scattato sempre quando non c'erano apparentemente autorità in vista. E' stato un pò più complicato quando si è trattato di prendere le misure sul ponte, delle spallette, della ringhiera interna, della distanza binari ecc., ma
tenevo in mano sempre una cartella aperta con tutti i miei fogli, così da "sembrare" un addetto ai controlli, comunque i curiosi e le domande non sono mancate, ma è andata sempre bene...
Stefagin76
00venerdì 22 maggio 2015 16:35
Complimenti, un lavoro esemplare, a maggior ragione viste le difficoltà realizzative! [SM=x346220]

Stefano
Augusto1
00venerdì 22 maggio 2015 19:37
Complimentoni! Solo un appunto - che si fa a tutti i fiorentini, tra l'altro - per l'uso del termine "tranvia" al posto di tram. [SM=x346239]

Per il resto bel lavoro! [SM=x346220]
Mela55
00venerdì 22 maggio 2015 20:06
Grazie a tutti dei complimenti, molto più graditi in quanto è la mia prima volta sull'H0. E a proposito del termine tramvia, devo dire che anche io ho avuto sempre un po' di dubbi sul come scrivere. A me, il termine tram sembrava suonasse già più che bene, più che giusto, ma poi è saltato fuori questo modo di chiamarla, addirittura su alcuni siti si legge di traMvia e sistema traNviario, per poi rileggere magari subito dopo di nuovo traMviario... Boh! Piccole complicazioni letterarie, ma tutto fa bene per tenere viva una passione-discussione.
trammue
00venerdì 22 maggio 2015 22:37
secondo me tranvia è la linea, e tram è il veicolo
e poi, secondo la grammatica la v è preceduta da n, mentre p e b devono essere preceduti da m
Mela55
00sabato 23 maggio 2015 00:02
Eh si, è giusto, il tram è il veicolo vero e proprio, la tramvia, o tranvia, è la linea percorsa dal tram, parola mutuata dall'inglese tramway, cioè via del tram, e poi italianizzata. Ricordo che quando ero piccolo, mio nonno, quando mi portava in giro per Firenze, partendo da via Baracca, mi diceva: via che si prende i'tranvai, perché ormai era una parola entrata nell'uso comune, anche se in effetti si prendeva un normale autobus (o filobus). In effetti, io, a Firenze, il tram non l'ho mai preso.
Mela55
00sabato 23 maggio 2015 00:18
Ritorno sulla costruzione del plastico. Preparazione degli argini e prova statica del ponte, come già descritto, e mentre attendo l'asciugatura della carta incollata sul polistirolo sagomato, sulla parte superiore del ponte, dove sono state riportate tutte le quote del disegno iniziale, monto la ferrovia per verificare che tutto corrisponda.
Mela55
00sabato 23 maggio 2015 00:41
Una volta fissata la ferrovia, ho provveduto al pareggio della sede laterale pedonale e fra le rotaie, con listelli di balsa, cartoncino e forex. Dopo l'incollaggio del tutto, fatto transitare più volte avanti e indietro un vecchio locomotore Lima per verificare la scorrevolezza dei binari, nella futura eventualità di costruire almeno un mini- circuito che permetta alla tranvia (al tram...) il passaggio nei due sensi sopra al ponte.
Mela55
00sabato 23 maggio 2015 01:10
Stuccato e pareggiato tutti gli avvallamenti, poi dato una mano di normale tempera da pareti, che serve da fondo per la colorazione finale. Iniziato poi la sporcatura delle zone intorno ai binari, per simulare al vero quello che è la perdita del materiale ferroso al transito del tram. Nel contempo iniziato a dare anche il fondo di colori acrilici per le spallette e l'Arno. Nel sottoponte incollato cartoncino marrone che serve a sigillare le due parti del ponte stesso e poi, con opportuna colorazione, simulerà il rosso-marrone dell'ossidazione dei pannelli metallici.
Mela55
00domenica 24 maggio 2015 17:19
Iniziato il montaggio della ringhiera divisoria fra il passaggio pedonale e la tramvia. Da un foglio di forex da 1,2 mm., ritagliato e forato 126 paletti di sostegno, poi, una volta montati, passato 3 linee di fil di ferro zincato da 1 mm., e per il corrimano, utilizzato delle barrette di castolin da mm. 1,4, che hanno il pregio di non ossidarsi. Verniciato poi, ovviamente, i paletti, con argento della Humbrol.
Mela55
00domenica 24 maggio 2015 17:47
Iniziato il lavoro di montaggio delle spallette esterne del ponte. Mi sono fatto fare in fusione di metallo bianco 136 supporti alti 1.3 mm e larghi 0.4 mm. Solito lungo lavoro certosino di montaggio e di allineamento, con attenzione al fatto che, al vero, i pezzi non sono tutti equidistanti l'uno dall'altro, come già era stato anche per il corrimano interno. Ho dovuto misurare sul ponte vero, anche lì con pazienza certosina, uno ad uno, tutte le distanze effettive. Comunque questa parte di progettazione, se non altro, è servita come riscontro alla lunghezza effettiva del ponte, e anche per il posizionamento dei pali della catenaria. L'asfalto a fine ponte è poi simulato con il classico foglio di carta smeriglio.
liquidatore
00lunedì 25 maggio 2015 11:37
...che pazienza...!
Mela55
00martedì 26 maggio 2015 02:49
Oltre alla complicazione di tenere a distanza i 6 listelli da mm.1x1 delle spallette esterne, utilizzando spessori in cartoncino, ho scoperto che i 7 pali, a base ortagonale, che tengono su i cavi della corrente, erano tutti differenti fra di loro. Dopo un primo prototipo in scala 1/43, dove si vedevano le 8 facce del palo, e la misura alla base più larga rispetto alla sommità, pur avendo provato a riprodurlo in H0, alla fine ho convenuto che in questa scala, la differenza poi non si vede, anche se un piccolo lavoro di piallatura e rastrematura è comunque stato fatto.
Mela55
00martedì 26 maggio 2015 22:38
Finalmente finito il lavoro di verniciatura sui pali, passato al montaggio, e a seguire, posa definitiva del ponte sulle spallette dell'Arno, con rifinitura delle due zone di unione, la discesa del sottoponte lato Cascine e il vialetto ancora ad oggi incompiuto per il camminamento lato Paolo Uccello (vi sono ancora a vista i ferri dell'armatura che attendono ormai da 5 anni la colata di cemento...).
Aggiunto un altro po' di verde, anche troppo perché al vero c'è molta più terra, ma si cerca di riprodurre più volentieri il bello..., e una pianta nata fra 2 strati di cemento. Chiusa questa fase, c'è da ritornare a mettere mano al Sirio, che attende paziente da un paio di settimane in rimessa...
Mela55
00martedì 26 maggio 2015 23:11
Già in precedenza ho descritto come si è sviluppato il lavoro sul Sirio, queste sono alcune immagini dell'avanzamento lavori. La cosa buffa è come è nato tutto questo. A ottobre 2014 ero alla mostra di Empoli per esporre miei diorami vari a tema rally 1/43. Lì ho conosciuto Bruno Vecchione che esponeva un mega impianto dello scalo ferroviario di Messina compreso due traghetti dove il treno entrava ed usciva veramente! Tutto fatto da lui! Abbiamo fatto amicizia, mi ha fatto venire la voglia di fare qualcosa in H0 che non fosse mai stato fatto da nessuno, e così è partita l'idea pazza della tramvia, anche in funzione del fatto che nel plastico di Messina, lui, prima o poi, continuando ad ampliare, avrebbe voluto inserire la tramvia che hanno loro là, un Fiat Cityway a 5 casse. Così ho promesso che se la mia fosse venuta bene, il lavoro successivo sarebbe stata la sua. E così è, ad oggi sono ancora in fase progettuale, ma qualche pezzo l'ho già costruito, e appena ne varrà la pena, farò vedere anche questa.
Stefagin76
00mercoledì 27 maggio 2015 21:50
Ribadisco, lavoro certosino!

due domande: come hai realizzato le gole dei binari tranviari?
perchè tra le varie vetture hai scelto la 1003?

Stefano
Mela55
00giovedì 28 maggio 2015 01:23
La prima prova che ho fatto per la gola del binario è stata di tagliare del lamierino di comuni lattine e piegarlo a L, per poi inserirlo all'interno del binario, appoggiato su legno di balsa, ma è stato un disastro, sia perchè il lamierino, tagliato così fine, non si manteneva diritto e tendeva a svergolare, sia perchè il fondo batteva sui fermi in plastica che reggono le traversine al binario per cui era impossibile mantenerlo diritto e soprattutto, nonostante lo spessore minimo, impediva al bordo ruota del carrello tram di scorrere regolarmente all'interno della gola. Allora ho optato per una soluzione più pragmatica. Ho incollato al centro binario del cartoncino da 0.5 mm, e su questo del legno di balsa (per la curva) e del forex (parte dritta) da 2 mm. Su questi pezzi, ai bordi, avevo incollato prima dello scotch metallico ritagliato precedentemente in "fettine" da 2 mm. Anche lo schotch tendeva a svergolare, ma essendo ovviamente molto malleabile, non avevo difficoltà a posizionarlo come desideravo. Lavoro un pò laborioso ma di buona efficacia. Purtroppo la base della gola interna non è chiusa come i binari veri, proprio per impossibilità di spazio, ma con verniciatura adeguata del sotto, prima di montare i listelli, il vuoto si nota solamente se si è proprio sopra al binario (dove c'è il loco di prova), perchè appena ci si sposta di anche 2 cm., non si vede più.
Mela55
00giovedì 28 maggio 2015 01:44
La scelta del numero 1003 è stata quasi obbligata. Non sono riuscito a trovare decals di lettere e numeri bianchi della grandezza che mi serviva, così ho preso delle scritte Good Year scala 1/43 che si applicano alle gomme delle auto da corsa, e tagliuzzando ogni lettera in 2 o anche 3 parti, ho composto la scritta Gest e il numero 1003. Il numero 3 viene dalla E rovesciata e " stondata" ai bordi, la lettera più complicata è stata la S perché ha una forma particolare. Comunque, semmai dovessi fare un secondo tram, faccio le foto a tutte le scritte e mi faccio fare delle decals apposta...
carlomez
00giovedì 28 maggio 2015 09:23
Un consiglio per le decal: usa le foto come modello, ma disegna le scritte con un programma di grafica vettoriale (tipo CorelDraw o simili). Risulteranno molto più nitide, sicuramente diritte e in perfetta scala. Se trovi un font uguale o simile a quello che ti serve non devi nemmeno disegnare i caratteri: scrivi e poi converti in poligonali.
Per i binari io avevo utilizzato dei profilati in ottone: un profilato a U 2x2 affiancato e saldato con un listello 1x2. la superficie di rotolamento era color acciaio perché avevo volutamente ecceduto con lo stagno, per scurire la gola si può usare un brunitore oppure un colore tipo gun metal.
Però si trattava di un pezzo di circa 20 cm (la basetta per il modello della Ventotto)

Carlo
Mela55
00giovedì 28 maggio 2015 13:34
Grazie delle dritte. Confesso di non essere molto a mio agio con il computer per utilizzo di applicazione di programmi, idem per lavori di saldatura, ma al prossimo lavoro comunque ci proverò. Se voglio continuare per fare altre cose simili alla tramvia, devo per forza attrezzarmi, qui si tratta di un gradino superiore al diorama classico di alberi-case-fiumi-colline ecc.
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