PROPONI LA TUA TRANVIA IDEALE

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Nicola M.
00sabato 13 novembre 2004 16:53
QUESTA DISCUSSIONE NASCE DA UN'IDEA DI SIMOPA CHE MI HA INVIATO QUESTA E-MAIL:
"Ciao Nicola,
leggendo la nuova discussione che sta molto animando il forum a proposito della sua utilità e di quella del sito avrei una proposta da fare.......(testo omesso)

Entro nel dettaglio: a Firenze si è aperto nelle ultime settimane un percorso partecipativo in cui l'amministrazione invita i singoli cittadini, le associazioni ecc. a proporre idee e progetti che vadano ad incidere sul programma del sindaco recentemente rieletto. Nel programma una grande parte è occupata dalle nuove opere infrastrutturali che rimoderneranno il trasporto pubblico e privato all'interno della città tra le quali le maggiori sono tramvia, alta velocità e terza corsia dell'autostrada le quali sono legate in modo indissolubile tra di loro.

Parliamo di tramvia, l'amministrazione ha invitato a fare proposte non tanto sul percorso delle tre linee che è ormai deciso ma del suo rapporto con la città cioè dell'inserimento del tram nel contesto urbanistico di Firenze in modo da renderlo più gradevole e adatto alle esigenze della città. I punti di un possibile intervento riguardano anche il periodo della cantierizzazione nel senso di fare proposte su come impattare meno sulle strade in cui sorgeranno i cantieri ma soprattutto gli arredi a corredo delle linee, le fermate, i materiali da utilizzare, l'individuazione di parcheggi scambiatori, il rapporto con le fermate dei bus e dei treni, il miglioramento dei veicoli tramviari e tutto ciò che possa migliorare il rapporto tram-città.

In tutto ciò cosa c'entra mondotram?

Naturalmente chi frequenta il sito e il forum non può fare proposte sui singoli interventi in città, ma proposte valide per qualsiasi tranvia in costruzione credo proprio di si, data anche la grande esperienza di molti frequentatori di mondotram. Arrivando ad una conclusione ti chiedo se pensi che aprire una discussione sull'argomento che ti ho appena illustrato nel forum, possa interessare anche a chi non partecipa al forum di Firenze. Se poi la discussione risulta avere successo io posso trasmetterne i risultati all'amministrazione comunale in modo che li possa valutare e magari prendere in considerazione se ci sono spunti interessanti..... (testo omesso)

La mia idea semplicemente è quella di coinvolgere il forum su come gli utenti si immaginano una tranvia ideale.

Grazie, ciao

SIMONE"


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Naturalmente l'idea di Simopa mi è molto piaciuta e invito tutti a discutere non solo della tranvia ideale di Firenze ma della tranvia ideale in assoluto.
Spero che questa discussione possa diventare poi lo spunto per un articolo o qualcosa di più sull'argomento.
E' gradito ogni tipo di progetto o suggerimento, comprese le utopie (molto spesso le utopie non sono altro che dei progetti a respiro più lungo).

Grazie a tutti
Nicola Matarrese



[SM=x346220]


[Modificato da Nicola M. 13/11/2004 16.54]

XJ6
00lunedì 15 novembre 2004 06:20
Tripartizione
Che strano, questa sezione non ha eccitato ancora le fantasie dei MondoTranvieri. E' difficile, probabilmente, rompere il ghiaccio, forse per tema di essere i primi a tirare fuori qualche bestialità.

Vabbé, io dico la mia. In larga approssimazione, direi che la tranvia ideale dovrebbe prevedere vetture (d'epoca) a due assi in centro, a carrelli in città, articolate in extraurbana. Le rotaie dovrebbero fondersi bene con la pavimentazione urbana (pietra lavica, sanpietrini, sassi di fiume etc., a seconda della storia architettonica della città, possibilmente evitando l'asfalto, almeno in centro), ed inerbarsi nelle sedi protette.

Non sono idee di straordinaria originalità, lo so, ma bisognava pur cominciare da qualche parte. E ora, faites vos jeux.
pabbamo
00lunedì 15 novembre 2004 09:52
Personalmente non sono ancora intervenuto perchè al momento non mi viene in mente ancora nulla, in quanto in una città come la nostra, a volte, risulta addirittura impensabile anche il solo immaginare determinate soluzioni. Prendiamo ad esempio il costituendo progetto di Piazza Municipio: anche se alcune idee sono già state accennate sui giornali ed illustrate da qualcuno di noi, non mi sono chiare alcune cose, anche perchè personalmente non condivido, e non è la prima volta che lo dico, alcune soluzioni che mi sanno tanto, come dico sempre, di "pedonalizzazione selvaggia". Quindi, almeno per quel che riguarda me, mi prendo un periodo di riflessione ed approfondimento al termine del quale dirò anche la mia.
Alessandroch
00lunedì 15 novembre 2004 12:51
Io racconto la mia
Le strutture e le destinazioni dei vari mezzi rotabili che XJ6 ha scritto sono ok...
io mi dividerò di città in città che ho vissuto (di cui sono ex tranviarie):

NAPOLI
Farei tornare il Dazio operante (... non dite nulla... [SM=x346228] ) oltre alle tranvie di Capodimonte.

LECCE
Ricostrituirei la vecchia tranvia (che combinazione: "IL tram del Mare) esistita sino a 70 anni fa x S. Catldo con una variante: collegherei le altre marine leccesi (Torre Chianca e Frigole) escludendo il vecchio stazionamento in pzza S. Oronzo ma sfruttando la odierna circumvallazione, con deviazione x la Questura e per l' Ekotecne struttua universitaria che è suula strada x Monteroni di Lecce

TARANTO e BARI
capillare filovia (a Bari è esistente ma abbandonata da forse 20 anni)



Nicola M.
00lunedì 15 novembre 2004 19:45
Precisazione
Vorrei precisare che la discussione chiede di illustrare il proprio pensiero su quella che per ognuno può essere l'ideale di tranvia.

Il tutto può includere progetti di linee tranviarie in una città ideale.

Per esempio: si può dire che un sistema perfetto di tranvia può essere l'integrazione di linee periferiche che convergono verso il centro lungo percorsi protetti e con priorità semaforica da far scattare a distanza. Arrivando verso il centro queste linee possono proseguire interrate come metropolitana tranviaria (vedi esempio di alcune città tedesche) ecc. ecc.
Oppure che il centro storico può essere percorso in superficie da vetture storiche in modo da dare più fascino ai quartieri antichi, ecc. ecc.

Non è detto che questa sia la mia idea di tranvia perfetta, volevo solo indicare la via (ferrata, chiaramente [SM=x346239] )

[SM=x346219]
simopa
00giovedì 18 novembre 2004 20:28
Punti di vista
In un certo senso mi dispiace che la discussione non stia avendo il successo sperato (almeno per ora), le mie supposizioni si sono rivelate errate forse perchè a Firenze in cui ci si appresta a costruire una rete tranviaria totalmente nuova l'argomento è molto sentito ma nelle altre città forse non è così. Credo che oggi più che in passato una nuova rete di tramvie debba essere maggiormente integrata con il contesto urbanistico e anzi sia proprio questa integrazione a decretarne un maggior successo davanti a persone che prima erano scettiche di fronte a questo "nuovo" mezzo di trasporto pubblico. Parlo di nuovo perchè forse la maggior parte dei cittadini del nostro paese pensa al tram come un mezzo del passato e quindi brutto, scomodo......, sappiamo che non è così. La mia esperienza diretta di tranvie, lo dico sinceramente, è abbastanza scarsa tanto che penso di essere forse l'unica persona ad essere montata pochissime volte su un tram e ancora non li apprezzavo come adesso (ho solo 23 anni e spero di rifarmi tra pochi anni quando ci saranno a Firenze). Forse però proprio per questo motivo riesco a vedere (con molta inesperienza) un lato diverso del tram forse un po' meno nostalgico (anche se ho letto alcuni libri che parlano di quando il tram a Firenze girava ancora) e magari più pratico il che mi fa pensare al tram come un mezzo moderno e funzionale che non è più "un vagone che viaggia su due rotaie" (non mi fraintedete, non vuole essere nulla di dispregiativo ma vi posso assicurare che molte persone alla notizia della reintroduzione dei tram a Firenze la pensavano in questo modo). La mia idea era una discussione sul particolare che più distingueva il vecchio tram dal nuovo e cioè sul fatto che le nuove linee devono rispondere ad esigenze diverse rispetto al passato che non è solo il trasporto di persone ma è credo il miglior inserimento all'interno del contesto urbanistico di una città e rientrava come hoscritto nell'e-mail all'inizio della pagina nella discussione sull'utilità del forum e del sito.
Facendo qualche piccola provocazione inoffensiva spero in qualche modo di aver solleticato le vostre menti [SM=x346220] . Se non ci sono riuscito pazienza. Male che vada sarà velocemente spostata nell'archivio delle discussioni.[SM=x346232]

[SM=x346219]

Nicola M.
00martedì 30 novembre 2004 11:25
Strano ....
ero convinto che questa discussione avrebbe scatenato il popolo di MondoTram.

Dove, se non qui, si possono trovare le persone giuste per affrontare un tema di questo tipo?

E' vero, comporta un impegno superiore a quello di una semplice risposta ad una discussione, però dei progetti tranviari o anche dei semplici "consigli per l'uso" potrebbero essere utili, se non addirittura importanti.

Vogliamo dire la nostra anche a livelli più alti? Cominciamo a partorire idee da proporre!

Non fatemi archiviare questa discussione che ne soffrirei tanto [SM=x346220]

[SM=x346219]
Paoloilfiorentino
00martedì 30 novembre 2004 11:31
Tranvia ideale
Anche a me dispiacerebbe molto l'archiviazione di questa discussione, certamente interessante. Sto raccogliendo qualche idea per intervenire.
Complimenti di nuovo al mio concittadino Simopa, a presto,
Paolo
Alessandroch
00martedì 30 novembre 2004 13:11
E' vero!!!
Non è la solita discussione. Io personalmente non ho ancora avuto nessuna illuminazione in merito; ho descitto le mie tranvie (e filovie) ideali ma temo che nn fosse stata la risposta giusta.... chessò... io metterei tram anche negl' alberghi... oppure sotto casa mia. Ma so che non è questo che Simopa cerca.

Allora caro concittadino di Dante Alighieri, ti propongo di avere pazienza sino a dopo Natale... devo andare a Napoli x il fine anno... chissà se lì nn avrò un' illuminazione. Lì ci sono matti come i matti che abitano il villaggio gallico di Uderzo e Goscinny[SM=x346239] [SM=x346239] [SM=x346239] [SM=x346239]
Nicola aspetta ancora x archiviare questa discussione

Augusto1
00martedì 30 novembre 2004 16:07
la mia
Dovrebbe arrivare dappertutto, con attese non superiori a 5 minuti,con tram belli e moderni come i Sirio in turno assieme a quelli più vecchi come le "Meridionali" o le "28" di Milano. Vorrei tracciati in corsia riservata, con binari inerbiti, misti a tratte promiscue in cui le rotaie sono "abbracciate" dai lastroni lavici, senza asfalto. Alle fermate pensiline intelligenti con paline informatizzate, poltroncine e hostess a disposizione dei viaggiatori. Vorrei poi manovratori capaci, magari in maggioranza donne, e reistituirei la figura del fattorino. Ma innanzitutto vorrei che il tram di Napoli tornasse al più presto a Mergellina, e poi a Fuorigrotta, perchè Fuorigrotta da quando è senza il tram non sembra più lui,è come se avesse vissuto quattro anni di esilio da se stesso, e poi vorrei rivedere il deposito di via Cumana restaurato, con i tram dentro come era fino a quella maledetta sera del 23 novembre 1980, quando il terremoto mise fine al suo servizio che durava da 90 anni, ma che non ha avuto forza sufficiente per buttarlo giù, tanto è vero che è ancora lì, e sembra che, ogni volta che lo vedo, mi dica: "fammi aggiustare, fammi aggiustare, fammi aggiustare, fammi...[SM=x346226]

[Modificato da Augusto1 30/11/2004 16.08]

[Modificato da Augusto1 30/11/2004 16.09]

sottostazione
00martedì 30 novembre 2004 17:10
Il mio sistema tranviario ideale
Trovo che questa discussione sia molto interessante, certo è necessario dedicare un po’ di tempo alla riflessione prima di parteciparvi, perché l’argomento non è dei più facili.
Una considerazione che, secondo me, si deve tener presente prima di affrontare la questione, è che nel trasporto pubblico (e di questo sono convintissimo, anche se i tecnici delle aziende di trasporto dicono che non è cosi’) la domanda dipende dall’offerta. Più gli orari sono comodi, i passaggi frequenti e i mezzi confortevoli, più la gente (che non è stupida : sfatiamo questo mito/alibi !!) si servirà (e lo fara’ volentieri) del mezzo pubblico. Soprattutto in un epoca in cui servirsi della macchina diventa sempre più costoso e stressante e la circolazione nei centri urbani è un calvario. D’altra parte siamo entrati in quella che in Francia chiamano « la seconda giovinezza del tram » : una fase di riscoperta della tranvia a livello europeo (iniziata, credo negli anni ’80) ma nella quale il tram viene visto come un vettore sempre più « pesante ». Il termine « metrotranvia », di cui si fa’ largo uso, ne è un esempio classico . Il tram diventa sempre più pesante, lungo, protetto, e veloce. Tutto questo è positivo, ma credo che il rischio di questa tendenza sia di ridurre il tram a un surrogato di metropolitana. Il tram ha enormi potenzialità di penetrazione urbana, è ecologico, affidabile, e molto più silenzioso grazie alle nuove tecnologie. Inoltre, in città, non è più pericoloso di un autobus o di un camion. Ma ecco che si tolgono tratti di binario dai centri storici, dalle vie strette e popolose e spariscono le agili vetture monocassa (non so’ se esista ancora qualche produttore che le costruisca…), in questo senso l’accantonamento delle 3100 a Torino parla da sé.
Una tranvia ideale, secondo me, deve includere queste due potenzialità del tram : la metrotranvia, da un lato, e il mezzo di « quartiere » (che oggi non è più preso in considerazione !), dall’altro. L’anima « Sirio » e l’anima « Peter Witt », potremmo dire !
Per questo io vedrei delle linee metrotranviarie protette e semi protette che uniscano i comuni della cintura alla città (passando non lontano dal centro, ma non nel centro !) e che incrocino linee più classiche, servite con vetture più piccole e più agili che penetrino nei quartieri.
(A questo proposito vedo veramente male la politica di sopressione dei binari nel centro di Torino in nome della « riqualificazione urbana » !). Il vantaggio della tranviarizzazione dei centri cittadini è anche l’enorme possibilità riqualificazione che la tranvia porta con sé e di mobilità per i turisti e per tutti coloro che sono di passaggio in città (il tram attrae più dell autobus !). Credo che le nostre amministrazioni, oltre che interessarsi a linee «alla moda » (le metrotranvie ), dovrebbero riflettere sulla possibilità di costruire o riqualificare anche linee tradizionali.

[SM=x346219]

[Modificato da sottostazione 30/11/2004 17.13]

Nicola M.
00martedì 30 novembre 2004 17:58
ohhhhhhhhhh .........
vedo che abbiamo preso il binario giusto!

Forza ragazzi, avanti così [SM=x346220]

simopa
00martedì 30 novembre 2004 18:37
Si vede che avevano bisogno di una tirata d'orecchi del grande capo per partire [SM=x346239]
Alessandroch
00martedì 30 novembre 2004 20:12
Re:

Scritto da: simopa 30/11/2004 18.37
Si vede che avevano bisogno di una tirata d'orecchi del grande capo per partire [SM=x346239]




E' vero... ma cmq aspetta la mia, dopo il periodo natalizio

un simpaticissimo[SM=x346219]

[SM=x346239]

Paoloilfiorentino
00martedì 30 novembre 2004 23:36
Tranvia ideale - qualche esempio
Cari amici,
esprimo anch'io le mie considerazioni su quella che potrebbe essere la "tranvia ideale", considerazioni che derivano non tanto dalla mia limitata competenza tecnica, quanto dalla passione e dalla conoscenza di qualche rete tranviaria.
L'argomento è appassionante e difficile al contempo; cercherò di esprimermi con ordine e chiarezza.
Prima considerazione: la "tranvia ideale" presupporrebbe un contesto urbanistico altrettanto ideale, il che ovviamente non è se non in un numero limitatissimo di casi.
Per contro, si pensi a Los Angeles, città ideale per l'automobile, poiché progettata proprio tenendo nel massimo conto le possibilità che il mezzo privato offriva, e a tante altre città statunitensi, impossibili da vivere senza possedere un automezzo.
Stabilito che non si ha quasi mai un contesto ideale in cui inserire il tram (pensate a Firenze, solo per fare un esempio), mi sembra che la prima caratteristica che spiega il rinnovato successo del nostro amato mezzo di trasporto sia la sua flessibità. Tra i vari mezzi di trasporto pubblico, infatti, solo il classico tram su rotaia (ferro su ferro) è infatti capace di marciare:
-su strada, in promiscuità con altro traffico
-su strada dedicata
-in zone pedonalizzate o a traffico limitato
-in sede riservata, con diversi gradi di potezione (segnaletica orizzontale, cordoli, marciatram, transenne)
-in sede propria
-in galleria o su viadotto
-in sede ferroviaria (tram-treno tipo Karlsruhe)
L'inserimento in centri storici di particolare delicatezza può essere facilitato (esempi: Bordeaux e forse Firenze) dalla sostituzione dell'alimentazione da linea aerea con quella da terza rotaia.
Essenziale sembra quindi mantenere alla tranvia le sue caratteristiche di "mezzo leggero", sia per scelta dei veicoli che per caratteristiche di armamento. Un chiaro esempio in negativo potrebbe essere rappresentato dalla cosidetta linea di "metopolitana leggera" delle Vallette, a Torino, ridefinita poi "tranvia pesantemente protetta" (a mio giudizio troppo pesantemente), sulla quale le motrici serie 7000 avrebbero dovuto marciare perfino in comando multiplo.
Si dovrebbe poi tenere nella massima considerazione la riqualificazione delle zone destinate ad essere percorse dal tram: quindi, ben vengano piantumazione di nuove alberate, pensiline attrezzate e dotate di poche ma utilissime comodità (sedili, tettoie, paline di fermata "intelligenti"), razionale riorganizzazione delle corsie destinate al traffico su gomma, arredi urbani di buona qualità e buon gusto.
I veicoli potrebbero essere a sei od otto assi, preferibilmente di concezione modulare (tipo Combino o Eurotram), evitando, salvo casi eccezionali, la marcia in composizione multipla e preferendo invece il regolare cadenzamento dei passaggi. Varie indagini condotte al riguardo dimostrano che gran parte dell'utenza è disposta ad accettare frequenze di 10-15 minuti anche nelle ore di punta, a patto che vi sia ragionevole certezza nella regolarità del transito dei mezzi. Esempio classico: Mannheim/Ludwigshaven, dove non capita quasi mai di vedere due mezzi in servizio sulla stessa linea accodati l'uno all'altro, e dove le linee di forza hanno frequenze che possono apparire a tutta prima troppo rarefatte, ma che risultano nondimeno molto efficienti e gradite agli utenti proprio per la loro "prevedibilità". In altre parole, il tram dovrebbe essere in grado di muovere gli spostamenti urbani da un regime che potemmo definire di "aleatorietà" ad uno di "certezza".
Ormai da almeno due decenni, sembra acquisto il concetto che il trasporto pubblico deve porsi in decisa alternativa al trasporto privato: da ciò deriva la necessità di dotare ogni capolinea periferico di ampie e non eccessivamente costose aree di parcheggio immediatamente adiacenti (è molto importante evitare all'automobilista in procinto di trasferirsi sul tram l'attraversamento di strade o piazze) e prevedendo comunque l'integrazione delle tariffe di sosta e di viaggio. Esempi in questo senso sono offerti da quasi tutte le nuove reti tranviarie del Nord America.
Infine, i veicoli, che già offrono l'intrinseco vantaggio di non produrre alcun inquinamento acustico e nei modelli attuali pochissimo inquinamento sonoro, dovrebbero essere dimensionati in modo da non apparire incongrui rispetto all'ambiente esterno (design semplice e gradevole, contenuto ingombro in larghezza, non oltre 2,5 metri) e ragionevolmente comodi per ogni tipo di utenza: pianale ribassato, ampia visibilità dall'interno, indicatori di linea e di destinazione interni alla vettura sempre in funzione (sui tram di Roma, ad esempio, sono perennemente fuori uso), informazioni all'utenza a mezzo altoparlanti, indicatori di linea esterni di facile leggibilità (provate a distinguere il numero di linea degli Eurotram milanesi, peraltro vetture bellissime, se non avete una vista da falco), ragionevole numero di posti a sedere, elemento tutt'altro che secondario in un paese dove l'età media della popolazione è in costante crescita. Già assicurato dai modelli più recenti (Sirio, Cityway, Eurotram, Combino, etc.) è il comfort di marcia, molto superiore a quello di qualsiasi autobus, anche del tipo più moderno. Ricordo che da un'indagine condotta dall'ATAC di Roma nel 1975 risultava che il pubblico, dovendo scegliere ove possibile tra autobus e tram, mostrava un maggiore favore nei confronti di quest'ultimo mezzo anche per la sua più regolare e comoda marcia.
Se c'è un esempio di tranvia ideale che si avvicini il più possibile a quanto ho scritto finora, lo potrei identificare in Freiburg (im-Bresgau): la rete si è raddoppiata negli ultimi venti anni, è stato compiuto un ottimo lavoro di riqualificazione in periferia, sono entrati in servizio veicoli comodissimi e molto capienti, sono state riservate a tram, pedoni e biciclette molte strade del prezioso centro storico.
Si sta inoltre progettando un sistema di tram-treno sull'esempio di quanto realizzato a Karlsruhe.
Che la prossima città ideale per il tram sia Firenze? Per scaramanzia non dico niente e lascio la parola a Simopa.
Ciao a tutti da
Paolo





simopa
00mercoledì 1 dicembre 2004 22:58
Veramente interessante
Si cominciano a vedere le prime risposte e devo dire che sono già ricche di spunti molto interessanti che magari possono anche essere approfonditi con più calma.
Confermo come già detto nel messaggio iniziale che i messaggi che portano proposte su una tranvia ideale saranno da me presentati al vicesindaco di Firenze il 14 dicembre. Ho veramente un buon presentimento che la cosa possa portare a qualcosa di interessante. Capisco che lo sforzo per interagire con questa discussione sia un po' più elevato anche perchè nessuno nasce con un progetto in testa ma in compenso potrebbe essere molto gratificante per l'intero sito e quindi per tutte le persone che lo rendono vivo.[SM=x346220]

Resta ovvio che anche la discussione non deve chiudere il 14 dicembre perchè l'aspetto principale è la discussione tra chi partecipa al sito, tutto il resto viene in secondo piano e deve considerarsi solo come uno stimolo per intervenire.

[SM=x346219]

[Modificato da simopa 02/12/2004 20.34]

simopa
00mercoledì 8 dicembre 2004 00:32
Incontro con Paoloilfiorentino
Questo pomeriggio (martedì 7 dicembre) ho conosciuto Paolo di persona per approfondire il tema della tranvia ideale e per discutere delle proposte che porterò all'amministrazione del comune di Firenze la prossima settimana.

Su Paolo posso dire che è veramente una persona molto simpatica con cui è un piacere parlare sia dei tram che di cose più generali ed è anche una persona molto competente sull'argomento e questo credo non sia sfuggito a nessuno. Il bello è che siamo rimasti a parlare per circa 3 ore in un bar di Firenze (piazza Leopoldo) tra immagini e progetti di tram e il tempo è passato così velocemente che non ci siamo praticamente accorti che era più delle nove di sera e siamo anditi via perchè il bar stava spengendo le luci, altrimenti chissà che ora facevamo a parlare di tram (eh eh!!!). Confido con Paolo come ci siamo ripromessi di reincontrarci anche per ricambiare il caffè che mi ha offerto [SM=x346242] e poi per aggiornarci a vicenda sugli sviluppi fiorentini.

Ringrazio quindi Nicola e tutti quelli scrivono in questo forum per l'occosasione che mi avete fornito di ampliare le mie conoscenze tranviarie che senza forum e sito sarebbero evolute molto lentamente, spero però ogni tanto di ricambiare verso tutti gli utenti con qualcosa di interessante, almeno cerco di impegnarmi e di dare un piccolo contributo.

Ciao [SM=x346219]


simopa
00venerdì 17 dicembre 2004 23:04
Ci presentiamo alle istituzioni!
Come avevo detto ho fatto conoscere il lavoro che stiamo realizzando al vicesindaco di Firenze sperando che possa avere un minimo di considerazione durante la fase tutt'ora aperta della progettazione delle tre lineee fiorentine. Le nostre idee prima di tutto sono state molto apprezzate tanto che il vicesindaco mi ha confermato di voler approfondire gli argomenti di cui abbiamo parlato e quindi spero non si tratti di sola cortesia nei miei confronti. Come più volte detto ho ribadito la necessità di una progettazione di qualità nell'ambito dell'inserimento urbanistico delle linee tranviarie ma sono entrato anche in un particolare tecnico che in questi giorni ha "infiammato" il forum ossia l'utilizzo della terza rotaia per l'alimentazione di Bordeaux e il suo possibile utilizzo a Firenze.
Ritornando alla qualità urbanistica delle linee mi è stato detto come immaginavo che quasi tutto deve essere ancora deciso e quindi continuo ad invitare gli amici del forum ad inserire opinioni sulla "tranvia ideale" perchè forse un giorno si potrà dire: è stata fatta così anche per merito nostro (lo sò che sto sognando ma per ora non mi dispiace affatto!)

Abbiamo anche parlato delle strategie di comunicazione verso la cittadinanza sui lavori della tranvia e forse da questo punto di vista mi ha lasciato un po' perplesso ma ancora non è stato fatto nulla e quindi vedremo.

Ciao

crazybrakes
00lunedì 20 dicembre 2004 12:26
Allora.....il mio tram ideale
crazybrakes
00lunedì 20 dicembre 2004 16:22
La mia tranvia
Dunque....chiedo scusa per il post di prima ma ho fatto qualche pasticcio. Il tram di Karlshrue è un'ottima soluzione per i trasporti vicinali, anche perché può sfruttare la sede ferroviaria e scendere i passeggeri in centro. La soluzione è ottima per le tranvie extraurbane, ma per le urbane? Io propongo la sede separata quando possibile, ma sono favorevolissimo all'ingresso nei centri storici.....magari a pantografi abbassati, come se non erro il translohr di Padova fa in un tratto......Tuttavia il fascino delle tranvie anteguerra non ce lo restituisce nessuno.......
simopa
00domenica 13 marzo 2005 17:26
Vediamo se riesco a riattivare questa discussione con un po' di materiale.

Cominciamo dall'inserimento del tram nei centri storici. A mio avviso dovrebbe essere il più sobrio possibile, quindi senza grosse esagerazioni moderne e rispettoso del contesto in cui si va inserire, il contrasto a mio avviso tra i monumenti e il tram non deve essere troppo forte e quindi in alcuni tratti di particolare interesse (pensando a Firenze, mi viene in mente il tratto di tranvia che costeggia il Duomo e il Battistero) ben vengano soluzioni che eliminino l'alimentazione aerea purchè se ne faccia un uso motivato e limitato, senza esagerare.



Montpellier



Strasburgo

Con queste due immagini volevo sottolineare il buon uso dei materiali delle pavimentazioni e dell'arredo urbano. A mio avviso due degli esempi migliori.



Una stazione del genere non credo che nel centro storico di una città italiana possa mai vedere la luce. I nostri centri storici mi sembra stiano diventando più dei musei a cielo aperto che dei luoghi in cui abitare, con conseguente abbandono di gran parte dei suoi residenti. Con questo non voglio dire che una stazione dei tram risolve tutti i problemi, però se penso che a Firenze una fermata importante come quella di fronte alla stazione ferroviaria di Santa Maria Novella non potrà avere la pensilina per non disturbare la vista della piazza mi vengono quasi i brividi.


Discorso completamente diverso si deve fare per i percorsi tranviari al di fuori del centro, in cui il tram potrebbe diventare l'elemento caratterizzante del tessuto urbano.



Siamo sempre a Strasburgo, in cui una strada per così dire anonima è stata trasformata in un viale alberato senza escludere il traffico privato e inserendo ai lati due corsie di piste ciclabili. Questa immagine credo simboleggi alla perfezione un tratto di tramvia ideale.

Tramvie in sede protetta



Montpellier









Se il tram viaggia in sede protetta allora ci si può sbizzarrire come più si crede, la migliore soluzione però è dove il clima e la volontà lo permette è l'inerbamento della sede. A Firenze credo che dopo la prima estate sarebbe tutto secco, ma questo è un altro discorso.

Parcheggi scambiatori

L'esempio più ovvio che mi viene in mente sta sempre a Strasburgo (sarò un po' fissato?), quindi terminal della linea B denominato Hoenheim e progettato dall'architetto Zaha Hadid (che ha progettato per capirsi anche la nuova stazione dell'alta velocità di Napoli Afragola)





Un po' di cose le ho inserite ora fatemi sapere se siete d'accordo con me oppure no.

[SM=x346219]


1707
00domenica 13 marzo 2005 18:18
La tranvia ideale
Direi che sono d'accordo su tutto quello che hai scritto, caro Simone.
Ho visitato tutte le nuove reti della Francia (ad eccezione di Rouen e Bordeaux), e ne ho avuto un'impressione piacevolissima.
Il risultato ottenuto dai vicini francesi è stato duplice, il ritorno del tram in città ha infatti risolto il problema del traffico contribuendo nello stesso tempo ad una notevole riqualificazione delle zone attraversate dai nuovi veicoli.
La mia tranvia ideale (che è poi quella che sto proponendo per Genova) è una linea prevalentemente protetta, che attraversa il centro in strade pedonali dove passa solo il tram, e in periferia utilizza sedi stradali con binari nell'erba, una soluzione che, a mio avviso, conferisce alla linea del tram un particolare valore aggiunto dal punto di vista estetico.
Aggiungo due foto che propongono due recenti realizzazioni tranviarie, la prima a Barcellona, dove i stupendi tram bianco-verdi (modello Citadis dell'Alstom) hanno iniziato a circolare nel 2004, e la seconda ad Atene, dove in occasione delle ultime Olimpiadi, sono state aperte tre linee tranviarie gestite con i tram italiani tipo Sirio.


Stefagin76
00venerdì 20 maggio 2005 19:05
tram merci
Non sapendo dove postare la notizia, la inserisco qui, visto che per ora il progetto sotto riportato è solo un'ipotesi "ideale".....

Stefano

"Migliorare il processo di distribuzione merci nelle aree urbane per realizzare la crescita competitiva del sistema industriale del paese e per godere di una citta' piu' vivibile: e' l'obiettivo del consorzio TRAIN 'Consorzio per la ricerca e lo sviluppo di tecnologie per il trasporto innovativo' che ha presentato oggi, presso l'Unioncamere, il progetto TADIRAM 'Sviluppo di tecnologie e sistemi avanzati per la distribuzione e raccolta delle merci nella citta' sostenibile'. Il progetto, illustrato dall'amministratore delegato del consorzio, Pierluigi Ficara, e da Flavio Marangon dello stesso TRAIN e' stato seguito con interesse dalle diverse realta' interessate al trasporto innovativo: da esponenti e rappresentanti di Unioncamere a quelli dei ministeri delle Infrastrutture e Trasporti, dell'Ambiente nonche' dei Comuni di Roma e Milano. Il progetto si basa su due elementi principali che caratterizzano la distribuzione urbana: il sistema logistico innovativo di distribuzion e e raccolta e le tecnologie innovative per la movimentazione. Per il trasporto e' stato progettato un veicolo tramviario 'Sirio' merci, prodotto da ANSALDOBREDA, capace di trasportare un carico di circa 15 tonnellate. In particolare lo studio, cofinanziato al 65% dal MIUR nel 2001, ha riguardato un progetto sistema di distribuzione urbana delle merci per l'area di Cosenza - Rende - Castrovillari che sara' presentato a fine mese con un documento tecnico. ''Il progetto - afferma Ficara - si conclude con una valutazione della valenza socioeconomica del sistema e sara' presentato al Comune e alla Regione che dovranno poi decidere se dare il via al progetto. Come consorzio - prosegue l'amministratore delegato di Train - abbiamo il compito di fare ricerca e dare una soluzione ed eventualmente accompagnare la realizzazione che va fatta da imprese. Lo scopo del consorzio - puntualizza - e' proprio quello di mettere insieme pubblico e privato e facilitare il passaggio dalla ricerca alla industrializzazione del progetto. Lo Stato poi deve dare non solo sostegno economico ma anche di formazione per favorire queste iniziative''. Sulla necessita' della ricerca hanno parlato anche gli altri partecipanti al convegno: per Fabrizio Cobis della direzione generale del MIUR ''il ruolo della ricerca e' fondamentale. Il progetto TARIDAM rappresenta in modello che individua soluzioni che consentono il miglioramento delle attivita' produttive e commerciali. E a garantire lo sviluppo della ricerca - assicura il dirigente - nel decreto sulla competitivita' e' stato inserito un fondo di 6 miliardi che assegna una quota del 30% del finanziamento ai piani di progetti di ricerca nel campo dei trasporti attraverso il credito agevolato''. ''Dove non c'e' ricerca non c'e' sviluppo - sottolinea Francesco Nucara, viceministro per l'Ambiente, e dove non c'e' sviluppo non c'e' lavoro''. Il segretario del Partito repubblicano si dice favorevole a ''una strategia di intervento logistico e innovativo per la distribuzione delle merci in modo da limitare l'inquinamento e il traffico con un risparmio di tempo e denaro''. L'utilizzo della logistica e del tram come vettore di distribuzione incontra riscontri positivi anche da parte dell'assessore ai Trasporti del comune di Milano, Giorgio Goggi, e di Paolo Piva dell'assessorato alle Politiche della Mobilita' del comune di Roma. Quest'ultimo illustra il progetto 'Mimo', finanziato dal Comune di Roma, per studiare il flusso delle merci in movimento a Roma. ''Lo studio ipotizza - spiega Piva - una o piu' piattaforme di carico in prossimita' del raccordo anulare con corridoi dedicati (moli ferroviari) e utilizzare poi da li' mezzi con alimentazione ecosostenibile. E' da riconsiderare - prosegue - l'idea di utilizzare il tram per il trasporto merci all'interno delle citta'. Per questo, assieme a operatori privati del CNA stiamo valutando l'ipotesi di utilizzare lo Scalo di San Lorenzo proprio in questa direzione. Ma per questo - conclude Piva - servirebbe un intervento pubblico''. Il Consorzio TRAIN, costituito nel 1998 per iniziativa delll'ENEA in sinergia con le FS e l'Uniontrasporti, ha gia' realizzato studi sul trasporto delle merci in diverse citta' come Genova, Siena, Brescia, Parma. Partecipano al consorzio: ENEA, Trenitalia, RFI, Uniontrasporti, Ansaldobreda SpA, Sistemi ferroviari SpA, Reggiane Cranes and Plants SpA, D'Appolonia SpA, Bertolotti SpA, l'Universita' di Salerno ed Uniontrasporti scarl".

mark815
00sabato 5 novembre 2005 16:37
Più che tramvia ideale la mia sarebbe una parziale riproposizione di quello che accadeva qui in città negli anni di massimo sviluppo del trasporto su rotaia.
Infatti sogno binari che percorrono il Corso Umberto fino ad arrivare a piazza del Plebiscito,dove si potrebbe,almeno nella strada dinanzi al Palazzo Reale,costruire un capolinea tronco come quello che "dovrebbe" sorgere a Mergellina vicino agli chalet.E su questa linea,che potrebbe essere tranquillamente la R2,utilizzare i Sirio a 5 o 7 casse.In via Poggioreale invece realizzerei un progetto tipo Strasburgo,visibile un paio di foto più su,ed anche qui Sirio più capienti dei nostri,perchè la linea 1 è perennemente presa d'assalto dall'utenza,soprattutto nel tratto di via Marina.Sarebbe bello inoltre vedere i binari anche sul corso Garibaldi fino ad arrivare in piazza Carlo III e piazza Dante,anche qui con convogli ad hoc.Anche il corso Lucci potrebbe ospitare la sua bella sede tramviaria,vista la larghezza della strada,percorrere il corso Novara ed arrivare fino a piazza Ottocalli,inerpicarsi per Calata Capodichino,fare il corso Secondigliano e collegare quindi i famosi comuni del Nord.Poi ci sarebbe la Riviera,almeno quella di prossima(?)apertura,Fuorigrotta,via Diocleziano,Bagnoli,Città della Scienza con un ipotetico Tram della Scienza(eheh).Lo so che molte di queste cose non sarebbero fattibili perchè c'è gia la Linea 1 della metropolitana (vedi corso Umberto o Secondigliano) però lasciatemi sognà.
[SM=x346230] [SM=x346230] [SM=x346230]
Alessandroch
00giovedì 9 marzo 2006 07:25
x mark815
pensa che quei sogni li faccio x davvero, tanto che aprii una discussione in merito. è inutile dire che condivido tutto ciò che sogni.

Io invece riporterei la tranvia qui a Lecce x s. Cataldo con varie deviazioni x i comuni limitrofi (Surbo, Monteroni, Carmiano) così anche Lecce avrebbe delle tranvie extraurbane.
asc
00lunedì 26 giugno 2006 14:30
la mia tramvia ideale è come avete già detto voi tutta piena di sirio tutto a sede protetta con viali alberati e verde e in tono con la città

peccato ke a milano sia praticamente impossibile! [SM=x346238]
Tram Verde
00giovedì 29 giugno 2006 19:27
Tramvia Ideale

la mia tramvia ideale è come avete già detto voi tutta piena di sirio tutto a sede protetta con viali alberati e verde e in tono con la città

peccato ke a milano sia praticamente impossibile



In verità la mia tramvia ideale era quella che vedevo da bambino proprio a Milano, con vecchi ed affascinanti tram affollati praticamente in ogni via:
tram con rimorchio e balconcini, vecchi tram doppi che gremivano il capolinea di San Siro durante il derby, il tram 35 che si perdeva nei prati verdi di Taliedo.
Erano molto più belli dei Sirio; almeno per me.
Lucajuventino
00venerdì 30 giugno 2006 00:49
La mia tranvia ideale?

Innanzitutto deve avere un parco veicoli vario e numeroso: tram a carrelli, a due/tre casse, motrici moderne e più vecchie.
Generalmente i tram sono dotati di numerosi confort, ma non hanno un'eccessiva presenza di elettronica di bordo.
Il percorso deve snodarsi all'interno di tutta la città, su tutti i possibili fondi stradali: binari annegati nell'asfalto, binari poggiati su manti erbosi perfettamente tenuti (magari anche di sintetico), immersi nel pavè, su sede propria, promiscua ed in aree pedonali. Amo i tratti di binario che costeggiano (se non entrano addirittura dentro) i parchi cittadini, con le piante da far da fondale scenico.
Le linee sono razionali, ma la rete di binari molto più estesa, così in caso di deviazioni o lavori, la gestione tranviaria non è quasi mai messa in discussione.
La rete si estende in tutta la città: i tram superano i ponti, salgono fino ai piedi delle colline, ornano e valorizzano con il loro passaggio i monumenti ed i musei più importanti della città.
L'azienda che gestisce i tram è guidata da persone appassionate e molto professionali; i tranvieri sono cortesi ma fanno rispettare le regole. Le vetture sono pulite, ben tenute e gli operai molto competenti.
Esiste un museo locale dei trasporti, ricco di materiale storico sulla città, sui tram e sugli altri mezzi di trasporto pubblico. E' il fiore all'occhiello dell'azienda. E' sito all'interno di una parte di un vecchio deposito oramai dismesso ed è portato avanti anche grazie alla preziosa collaborazione degli appassionati. Vengono spesso organizzati giri con i numerosi mezzi storici preservati nel corso dei decenni.

Lo so, questa è più che una tranvia ideale...

Luca
BLINKY73
00venerdì 30 giugno 2006 01:52
La tranvia ideale? Quella che trovi ovunque, comunque!
Ma, sicuramente, quella che passa dove la maggior parte delle amministrazioni comunali italiane si ostina a non voler far passare!

D'accordissimo con Luca sui tram variegati, sarebbero bellissimi dei moderni tram-pollicino a due assi per i centri storici e delle vetture bar-ristoro in servizio continuo (senza alcolici, però...).

[SM=x346219]
Tram Verde
00domenica 2 luglio 2006 19:20
Questa non è male
Non so come la pensiate voi, però se questa non è una tramvia ideale, ci va molto vicino; siamo a Charlotte, negli Stati Uniti, date un'occhiata:



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[Modificato da XJ6 06/12/2006 11.34]

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