Corridoi di mobilità

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Elsim
00venerdì 17 aprile 2009 19:04
Cosa ne sapete?
Ciao a tutti,
sono un laureando in Ingegneria delle Infrastrutture Viarie e Trasporti.

Ora, è un po' che vi seguo su questo forum e vi faccio tantissimi complimenti per tutte le informazioni che date e per la vostra passione.
Ho pensato di iscrivermi anche io principalmente perchè speravo che poteste darmi il vostro aiuto, essendo dei grandi esperti in materia.

Sto scrivendo una tesi, in collaborazione proprio con l'assessorato ai trasporti, sui Corridoi di Mobilità nel comune di Roma.
Sono arrivato a trovare molte lacune su questo argomento, in quanto la situazione è confusa e non si capisce bene lo stato di avanzamento di tutti i lavori.

Poichè molti di questi corridoi, pur essendo stati pensati per trasporto su gomma, hanno delle piattaforme simili a quelle tramviarie, mi chiedevo se voi sapete qualcosa o potete darmi dei suggerimenti dal punto di vista anzitutto funzionale, e magari anche progettuale.

Cosa sapete di questi corridoi e del loro stato di progettazione?

Vi ringrazio per l'attenzione, e spero di leggere presto le vostre risposte.

Massimo

PS: intanto come minimo vi ho già citati nella bibliografia. [SM=x346230]
Augusto1
00venerdì 17 aprile 2009 19:37
Ciao Elsim, grazie per la citazione e per la fedeltà. Sono sicuro che qualcuno degli amici romani saprà darti le informazioni che richiedi.
rob utp
00martedì 28 aprile 2009 16:01
Corridoi della Mobilità altro non sono che un modo pomposo, inventato dal Veltroni, per chiamare le comuni corsie preferenziali.
Sembra che cambiare i nomi alle cose serva a farle sembrare diverse.
In sostanza, hanno fatto un piano di corsie preferenziali non molto dissimile da tutti quelli che hanno fatto dal 1970 in poi; solo che queste corsie le hanno chiamte Corridoi della Mobilità per far credere chisà che cosa. L'unica novità rispetto ai vechi piani è che si prevedono corsie prefereniali anche in periferia.
Una doverosa precisazione, i corridoi (anzi,corsie) non hanno niente a che fare con i tram; anzi, essendo stati elaborati da chi i Piani Tram non li ha manco visti, sono in molti punti anche in conflitto.
Maggiori dettagli si possono vedere sul sito di Formigari.
Giampi5
00martedì 28 aprile 2009 17:10
Il più noto tra tutti i corridoi è sicuramente quello lungo viale Palmiro Togliatti. E potrebbe avere in qualche modo a che fare con un tram, nel senso che è stato realizzato come corsia preferenziale per bus al posto di una linea tranviaria sulla carta da almeno 30 anni. La differenza è che la corsia degli autobus è stata ricavata occupando parte della carreggiata riservata alla circolazione dei veicoli, mentre la sede tranviaria avrebbe dovuto occupare parte del larghissimo spartitraffico al centro dell'arteria. Buona parte dello spartitraffico destinato ai binari è stata adibita a parcheggio per auto (immancabile come sempre...) e per il resto della larghezza a pista ciclabile. Più volte perciò sono state raccolte firme per la realizzazione concreta del tram tanto atteso al posto dei bus inquinanti, ma senza alcun riscontro chiaro da parte di tutte le amministrazioni che si sono succedute fino ad oggi.
[SM=x346228]
XJ6
00mercoledì 29 aprile 2009 09:10
Corridoi della mobilità

Ancora un trionfo del "politically correct". Evidentemente "corsia preferenziale", in un mondo di tutti (falsamente) uguali doveva avere una connotazione negativa ("Qui non si fanno preferenze! Le abbiamo eliminate anche dalle liste elettorali, ohibò").

O forse, come notato sopra, parlare di "corrodi della mobilità" è solo stato considerato un facile sistema per fare (finta di fare) innovazione senza sforzo [SM=x346225]
trammue
00mercoledì 29 aprile 2009 13:19
quest'anno ho visto genova (nord), palermo (sud) ed altre città minori, ma una situazione disastrosa del trasporto pubblico come quella di roma non l'ho vista da nessuna parte.
XJ6
00giovedì 30 aprile 2009 08:04
E' vero ...

... non se ne scorge più alcuna strategia ...
apptras
00lunedì 4 maggio 2009 15:40
Dal quotidiano Leggo


Cancellare da subito il corridoio della Mobilità. E rifarlo ex novo con innovazioni tecnologiche e di sicurezza. Dopo la morte della ragazza, travolta sabato da un bus dell’Atac, per la corsia di viale Palmiro Togliatti è arrivato il momento dell’addio. Troppo pericolosa, questa la motivazione fornita dal Campidoglio.
E così, dopo anni di battaglie, i residenti - che da sempre chiedevano la cancellazione dei due corridoi ai lati dello spartitraffico - hanno ottenuto la loro vittoria. Il Sindaco ha chiesto all’Atac di rivedere totalmente il progetto e di portare le corsie riservate ai mezzi pubblici al centro della strada. Detto-fatto: da metà maggio partirà lo smantellamento dell’opera (costata circa 12 milioni di euro) attuale per mettere in pratica un nuovo progetto: i mezzi pubblici passeranno al centro, nello spartitraffico che sarebbe dovuto essere una ciclabile e invece è una discarica.
Ma quando inizieranno i lavori per il nuovo corridoio? A metà giugno partiranno gli scavi (sarà necessario abbattere circa 40 alberi) che dovrebbero concludersi dopo 7 mesi. Ogni fermata avrà un accesso obbligato: lungo il percorso ci saranno delle ringhiere, in modo da evitare attraversamenti al di fuori delle banchine. Su queste ultime saranno installati i tornelli che consentiranno l’accesso solo ai passeggeri che hanno il biglietto, proprio come accade sul metrò: in questo modo oltre che una sicurezza in più (le porte si aprono solo quando il bus è fermo, grazie ad un sistema di comando wireless) sarà evitato il dilagare dei “portoghesi”. Ma c’è di più: per evitare incidenti, in prossimità di ogni fermata verranno installati semafori pedonali e, nei punti a maggior rischio, verranno realizzati sottopassaggi per consentire un raggiungimento sicuro della pensilina. Insomma, il collegamento che da Cinecittà porta a Ponte Mammolo, si trasformerà in una sorta di metropolitana su gomma. Gli automobilisti riavranno la terza corsia, i residenti meno smog e più ordine dove oggi regna sovrano il degrado.


Ora che si tratta di restituire al traffico la terza corsia della Togliatti (perché è questo lo scopo... degli autobus non gliene frega niente a nessuno), vediamo se ci sarà qualcuno che si lamenterà per la strada divisa in due o per la sorte dei poveri alberi...
trammue
00lunedì 4 maggio 2009 21:09
mi lamento: tutto come a circ.gianicolense, con la differenza che qui manca il protagonista biverde!
Giampi5
00lunedì 4 maggio 2009 21:28
E' del tram che non gliene frega niente (come sempre ormai a Roma) perché è chiaro che un progetto del genere (vedi tornelli e corsia al centro dello spartitraffico) non potrebbe essere altro, se fatto altrove e in ben altri lidi e climi, che squisitamente riferibile a un trasporto su ferro quale Stadtbahn o più modestamente tram...
[SM=x346228]
BiagPal
00lunedì 4 maggio 2009 23:33
Io, invece, mi spavento dei grossi sprechi che si fanno a Roma in termini di Trasporto Pubblico. 12 Milioni di Euro per fare questo corridoio della mobilità e poi dopo alcuni anni si butta tutto al vento. 300 Milioni di Euro per rifare la tratta Giardinetti-Pantano della Roma-Pantano e poi dopo pochi anni si butta tutto al vento. Una linea tranviaria fantasma (non ricordo dove, ma ricordo un reportage fatto da Giampi5), con soldi buttati al vento. Una stazione ferroviaria realizzata per portare i tifosi allo Stadio Olimpico durante i Mondiali '90 e poi abbandonata, con ancora altri soldi buttati al vento.
Assurdo! [SM=x346221]
Elsim
00venerdì 8 maggio 2009 17:58
Grazie per le risposte.

La tesi sta andando avanti e sto portando in luce tutti i difetti del concetto di "corridoio", nonostante sia una idea che conserva grandi potenzialità.

Ora ho spostato un po' la mira perchè, anche per sperimentare soluzioni nuove, sto progettando il corridoio T5 (La Rustica - Ciampino 2) con una soluzione di tipo Monorotaia.

Così, per vedere come e se cambierebbero le cose.

Grazie ancora. [SM=x346219]
rob utp
00martedì 12 maggio 2009 15:40
Per favore, noi siamo persone serie, evitiamo stravaganze tipo monorotaie o altro (e poi monorotaia che significa?), queste cose lasciamole ai Nemici del Trasporto Pubblico che le usano come espedienti per affossare i progetti seri.
Se vogliamo fare le corsie preferenziali degli autobus, parliamo di corsie preferenziali. Se vogliamo fare il tram , parliamo di tram vero.
Le ambiguità per incantare il popolo bove sono roba per i politici ignoranti.
up.
00mercoledì 13 maggio 2009 08:19
a proposito di sprechi
Quando venne ricostruita la tratta Giardinetti Pantano ,venne pubblicizzato che le traversine erano concepite non solo per lo scartamento 0.95 ma anche per il normale e non solo la linea aerea era concepita (contatto pali catenaria) per essere adattata al metrò, ma ora hanno smantellato tutto ....che spreco.
Chi di voi sa che nel 1981 venne cambiato l intero armaneto della Roma Fiuggi nel tratto Genazzano Acuto, ora un binario dura molto decine di anni soprattutto su una linea come la Roma Fiuggi con rotabili leggeri.Infatti come volevasi dimostrare la tratta venne chiusa nel 1982.
vogliamo parlare della Civitavecchia-Capranica Sutri? Hanno rifatto tutti i ponti il sedime e ristrutturato le gallerie ,hanno speso tantissimo bastava solo rimettere l armamento ,non si sa più nulla , anzi RFI lo vuole alienare.Qualcuno sta pensando ad una pista ciclabile, peccato che i ponti sono stati concepiti per un traffico merci pesante (materiale ferroso per le acciaierie di Terni) e sono ben certo che resisteranno al peso di una bicicletta .........ma sono indignato scusatemi
Ora ci si preoccupa dello spreco finanziario del corridoio della mobilità di viale Palmiro Togliatti; credetemi aimè questi signori sanno fare di meglio.
up.
00mercoledì 13 maggio 2009 09:42
per elsin
cosa intendi per monorotaia sistema sospeso su cuscinetto d aria utile ma dispendioso per altissime velocità e per nulla versatile (non sono possibili scambi) ma la Rustica Ciampino che ce ne fa? o un sistema tipo i tram di Padova rotaia guida ma appoggio su gomma?
P.S. Padova la patria delle officine Stanga caduta cosi in basso sposando un sistema francese secondo me altamente inaffidabile
trammue
00mercoledì 13 maggio 2009 11:28
io "vulesse sapé" a che serve arrovellarsi il cervello con tutti questi sistemi quando due rotaie dai tempi si sephenson hanno sempre assolto egregiamente al loro compito.
i sistemi tipo padova (io l'ho visto a caen in normandia) consumano un sacco di pneumatici, aumentano l'attrito e quindi il consumo energetico, ma i vantaggi quali sono?
invece mi pare interessante il sistema della minimetro di perugia, almeno in quelle zone che non richiedono enormi spostamenti di massa.
Giampi5
00mercoledì 13 maggio 2009 12:34
Tutte cose molto vere quelle che dicono up, rob e trammue, e sono perfettamente d'accordo. Anche se [OT] sulla Civitavecchia-Capranica ultimamente si parla di nuovo di ripristino, ma sono tutte voci altalenanti come del resto quelle che ricorrono ormai da anni sul trasporto pubblico su rotaia di Roma...
[SM=x346228]
trammue
00mercoledì 13 maggio 2009 13:27
cv-capranica
questa linea, forse per le pendenze notevoli, non era adatta allo scopo per cui è nata nemmeno ai suoi tempi d'oro, tanto che il traffico merci civitavecchia-terni già allora si svolgeva via cintura di roma.
come linea locale non tocca nemmeno un abitato (a parte blera).
chi ha speso tutti quei miliardi per rifare la sede sarebbe da....xxx!
e per fortuna che le fs si sono fermate in tempo!
semmai sarebbe più logico spendere qualcosa per completare l'anello ferroviario di roma, visto che l'attuale cintura non ce la fa nemmeno più a smaltire il traffico della FR1.
up.
00mercoledì 13 maggio 2009 13:41
non entro nel merito
Ma la comunità europea ha già stanziato milioni di euro per il ripristino della Civitavecchia Orte che serve per completare la trasversale Civitavecchia Falconara. Allora questi soldi che fine fanno?
......boh misteri italiani
Elsim
00giovedì 14 maggio 2009 02:31
Perchè monorotaia...
Vedo grande scetticismo, perciò vi annoio con qualche parola.

Posto che si tratta di una tesi di ingegneria e nostro compito è anche quello di sperimentare idee nuove e trovare alternative anche intellettualmente stimolanti... la monorotaia è una soluzione di tutto rispetto.

Quando ho affrontato il problema ero anche io molto scettico e in assessorato ho fatto presente che non era una idea consona alla situazione romana. Eppure devo dirvi che dopo mesi di studio mi sono ricreduto.

I costi sono pari a un quinto di una metropolitana, si può adattare a tutte le situazioni possibili e, con uno studio urbanistico ben preciso, riesce ad attraversare anche zone urbane con edilizia residenziale. E' un mezzo che garantisce ottime capacità e anche dal punto di vista costruttivo è una stupidaggine: si tratta di issare dei pilastri a T, poggiarci le travi prefabbricate e il gioco è fatto. La trazione è elettrica e può venire per rotolamento nel caso del sistema Alweg (ma ci sono anche le steel box o i recenti sistemi magnetici).
E' un mezzo incredibilmente silenzioso che si adatta anche a raggi inferiori ai 70 metri, che assicura efficienza, puntualità, è gradevole esteticamente, libera le strade dal trasporto pubblico su gomma regalando nuovi spazi ad esempio a piste ciclabili o percorsi pedonali. Gli scambi sono assolutamente permessi, e ci sono tantissimi esempi di reti di questo tipo.
E' una soluzione non più solo per fiere e parchi, ma anche per le grandi città e ci sono esempi in tutto il mondo. Anche Bologna sta per far partire un trasporto su monorotaia.

Insomma i vantaggi sono veramente tanti e non ve lo dico per convincervi o per vendere la mia idea. Vi parlo da ingegnere e ammetto che, per quel tipo di corridoio di mobilità, per quella specifica rete, ho scoperto che sarebbe un sistema intelligente e capace di contribuire al rilancio della zona e della sua qualità (legato anche a progetti come la Centralità Romanina, la Città dello Sport, etc).

E comunque hanno fatto tanti danni a Roma... questo sarebbe un rischio minimo da correre dal punto di vista economico e, chissà, potremmo scoprire finalmente una soluzione di trasporto migliore per queste zone della città.

Ciao ciao.
rob utp
00martedì 19 maggio 2009 16:16
Luna park! Luna park!! Luna park!!!
Anni fa avevo pensato un'impianto del genere dalla staz metro Eur Magliana alle Tre Fontane, per servire quel che è in mezzo.
Giampi5
00martedì 19 maggio 2009 21:12
Le automobili (se non erro ai primi posti in Italia in quanto a numero pro capite dopo Latina e Potenza) e immancabilmente i Suv persino dove non hanno spazio hanno fatto e continuano a fare sempre più danni a Roma. La monorotaia presenta anche il "vantaggio" di isolare da tutto lasciando nel territorio lunga e prosperosa vita al mezzo privato. E non mi sembra tutto sommato che nel più civile resto d'Europa una presunta febbre della tecnologia e di cose tipo città sottomarine che qualcuno immaginava avrebbe caratterizzato questo terzo millennio abbia attecchito così tanto da lanciare in grande stile monorotaie o cabinovie urbane, piuttosto c'è stata una riscoperta ed un rilancio per esempio del tram, perfettamente integrato oggi nei centri urbani che contribuisce tra l'altro a liberare dalle auto.

P.S. Quello che dice Roberto mi ha ricordato anche la proposta (incredibilmente vera e presentata e se non erro approvata in consiglio comunale sotto la giunta Veltroni) di una cabinovia poi modificata in funivia tra la stazione metro Magliana e il quartiere omonimo oltre il Tevere...
[SM=x346228]
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