Pochi lo sanno ma quì a Napoli e più precisamente nel cuore dei Campi Flegrei (campi ardenti), abbiamo la nostra Atlantide: BAIA.
Dove oggi sorge il Porto e l'Area Marina Protetta di Baia, una volta sorgeva un enorme bacino impiegato come porto militare e difeso da una stretta e lunga lingua di terra che partiva dalla Punta dell’Epitaffio e si congiungeva alla punta Caruso (dove oggi sorge il Castello Aragonese di Baia), sulla quale passava la Via Herculanea.
La vita militare di questo porto fu breve, a causa dell’insabbiamento, poiché già nel 12 a.C., la flotta militare fu spostata nel vicino bacino naturale di Miseno e il porto venne riconvertito a scopo civile. La zona, dopo la parentesi militare, ritorna ad essere un luogo sacro delle divinità infernali e alle cure termali, nonché luogo di lussuose residenze.
L'area diviene sede delle più belle ville dell'Impero Romano, tanto che Orazio esclamò:
Nullus in orbe sinus Bais praelucet amoenis (Nessun luogo al mondo supera in bellezza la ridente Baia).
Per effetto del bradisismo (abbassamento ed innalzamento della crosta terrestre) tutta l'area inizia lentamente a sprofondare fino al suo definitivo "inabissamento" avvenuto durante l'eruzione del Monte Nuovo (che si formò in una sola notte) del 29 settembre del 1538.
Partiamo dal porto di Baia dove si nota alla destra il Tempio di Venere.
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La barca si allontana dal porto e si dirige al largo. Sulla nostra destra domina incontrastata la mole del Castello Aragonese di Baia (sede del Museo Archeologico dei Campi Flegrei).
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Ci dirigiamo verso Punta Epitaffio dove grazie alla scarsa profondità del fondale ed alla particolare barca dalla chiglia in vetro ci accingiamo a vedere le rovine della città sommersa.
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Ecco comparire all'improvviso la città sommersa. Si scorge in queste due immagini la Via Herculanea.
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Mura in crollo di una Villa Imperiale.
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Scorgiamo in queste due immagini i resti del Ninfeo di Punta Epitaffio (si scorge la forma semicircolare dell'abside del Ninfeo).
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Il Ninfeo ricostruito all'interno del Museo Archeologico all'interno del Castello di Baia.
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Mura in crollo di un'altra Villa Imperiale.
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Si scorgono le basi di un muro di una successiva villa.
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Ritorniamo in superficie. Lo splendido mare di Punta Epitaffio.
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Le ville dal mare si estendevano fin su verso la collina. Ecco alcuni resti di costruzioni di epoca romana che sporgono dal costone di Punta Epitaffio.
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Resti di imponenti costruzioni della Baia Imperiale sporgono un pò ovunque, tanto che nel corso degli anni costruzioni di varie epoche si sono sovrapposte.
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Lo squardo si rivolge adesso verso l'orizzonte dove scorgiamo in lontanza l'isolotto di Nisida e...
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...il Rione Terra di Pozzuoli.
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Facciamo ritorno al porto della "Baia moderna"...
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...dietro le case e la vegetazione scorgiamo l'Area Archeologica delle Antiche Terme di Baia.
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P.S. Consiglio a tutti di fare visita ad un posto davvero eccezionale sotto tutti i punti di vista ed al bellissimo Museo Archeologico dei Campi Flegrei, all'interno del Castello di Baia.