AUTOBUS DI FORLÌ

Un grave fatto aziendale è accaduto in settimana a Forlì presso la locale sede dell'Atr: 110 degli autobus su 130 in dotazione all'Azienda sono stati sabotati durante la notte.
Ad accorgersene sono stati i primi autisti del turno delle 5,30 del mattino che hanno trovato le chiavi di avviamento spezzate all'interno dei motorini di accensione. Un rapido controllo ha stabilito che quasi tutti gli autobus erano in queste condizioni e quindi impossibilitati a lasciare il deposito. Le poche macchine superstiti hanno preso servizio seppur con forte ritardo mentre le altre corse non sono state rispettate con grande disappunto dell'utenza che aspettava invano alle fermate. Come primo provvedimento tampone i motori di accensione sono stati bypassati ( così come fanno i ladri ) con la raccomandazione agli autisti di non spegnere mai le macchine neppure ai capolinea... in seguito da alcuni barilotti sono stati estratti mozziconi di chiavi spezzate mentre altri probabilmente dovranno essere sostituiti del tutto.
In una intervista al Resto del Carlino il Presidente dell'Atr accenna a possibili sabotaggi a causa della difficile vertenza sui rinnovi dei contratti e in tal senso potranno forse essere d'aiuto le telecamere situate all'interno dei piazzali del deposito.
Che dire? Se è vandalismo è un fatto gravissimo, qualora fosse sabotaggio aziendale lo è purtroppo altrettanto... a farne le spese come sempre l'utenza e i lavoratori precari onesti.

[Modificato da XJ6 11/03/2007 1.20]

...beh, il numero dei bus resi temporaneamente inutilizzabili certamente fa impressione: qui a Napoli, per una vertenza sindacale, nel deposito di Via delle Puglie, non molto tempo fa, hanno addirittura incendiato e completamente distrutto due o tre vetture...

E su striscia la notizia un'azienda di trasporto casertano ha lasciato a piedi studenti delle scuole locali. Nei filmati tanto iveco fermi ed un solo citaro in primo piano. Manca addirittura il gasolio... Ollè!

Magari il problema evidenziato da "Striscia" fosse solo quello degli studenti a piedi! L'ACMS Caserta, che non paga i suoi dipendenti da due mesi, oltre a non acquistare più gasolio, è ad un passo (come confermato dal suo presidente Scarcia) dal fallimento.

Una cosa del genere accadde a Roma negli anni 80 (giravano ancora i 410 Cansa),le chiavi vennero mischiate,da quell'episodio ogni chiave aveva lo stesso numero della vettura.
Era il periodo degli scioperi ad oltranza.....
Marco

Non conosco la situazione, ma non mi sembra la classica azione di giovani vandali o teppisti, si sarebbero trovati anche vetri spaccati e mezzi imbrattati. Direi più che altro un azione di sabotaggio ben pianificata, un avvertimento insomma, infatti avrebbero potuto paralizzare tutti i mezzi invece ne hanno lasciati una ventina operativi... Ad Alessandria negli anni '80 scoppiò un caso in deposito, se non sbaglio era legato alla sparizione di un'autentica cisterna gommata di gasolio...