ROMA - Emettitrici di biglietti in vettura

Visto la mia disavventura di ieri, sono restato in panne con la mia auto, quindi per tornare a casa ho dovuto prendere i mezzi pubblici; fattomi accompagnare dal meccanico ad una fermata più vicina, sulla Casilina per prendere il 105, sono salito, sperando che ci fosse l'emettitrice, non ero riuscito a reperire prima un biglietto, invece nò; ogni fermata era un incubo, con la "paura" dei controllori, mezza "strizza" l'ho presa a due fermate, sono saliti due autisti che chiedevano un passaggio; scampata bene, però non potevo andare avanti così ad ogni fermata; quando ho visto un giornalaio proprio ad una fermata e sono sceso per acquistare un biglietto, così ho potuto proseguire il viaggio in tranquillità.
Salito sul tram, "vecchio Stanga" della 19, lì c'era l'emettitrice.
Mi domando, non sarebbe utile dotare ogni mezzo di detta macchinetta? Visto che quelle di oggi sono piccole e poco ingombranti rispetto a quelle ti tanti anni fa che erano armadi!
Certe volte volte non è che uno vuole fare il "portoghese", ma c'è costretto; sì lo so, potevo chiederlo ai passeggeri se avevano un biglietto, ma io sono fatto così...non voglio disturbare il prossimo.
L'importante che poi alla fine ho viaggiato in regolarità!

Andrebbe data la possibilità di acquistare il titolo di viaggio, a qualsiasi ora e nelle vicinanze di qualsiasi fermata. I metodi sono tanti: le distributrici automatiche, sia a bordo del mezzo che alla fermata, la vendita a bordo, il pagamento tramite sms. La maggior parte delle aziende italiane, invece, preferisce lasciare la situazione così com'è: la vendita via sms ogni tanto viene sperimentata; la vendita a bordo è un tabù tutto italiano, invece. Lo si fa in molte città in Europa, senza che sorgano problemi. In Italia, al più i biglietti a bordo si vendono a prezzi maggiorati, come a Firenze o Genova. Evidente che le aziende preferiscono che siano gli utenti ad arrangiarsi, ed evitano così altre spese, per le emettitrici o altro. Cosa buona sarebbe avere sempre dei biglietti in tasca, almeno quelli urbani o quelli per le tratte che si utilizza più di solito, ma si comprende che chi utilizza l'auto e raramente i mezzi pubblici non possa acquistare dei biglietti col rischio che diventino non validi in tasca, in seguito ad aumenti.

Questo è dovuto alla superficialità dei dirigenti delle aziende di trasporto.Basterebbe la volontà per installare le distributrici automatiche sui mezzi e/o alle fermate e stazioni(meglio sui mezzi)così durante gli eventuali controlli chi è sprovvisto del biglietto può essere invitato ad acquistarlo subito invece di elevarli un verbale che poi pochi pagano e che non serve ad educare le persone tutt'altro;infatti molti verbalizzati s'inviperiscono e si "educano" a non acquistarlo o a non convalidarlo.Quindi si può dire che le aziende sono complici dei mancati introiti della vendita dei titoli di viaggio.L'amministrazione comunale di Roma,poco tempo fà, voleva instituire nuovamente i bigliettai su un certo numero di linee dicendo che con questo provvedimento sarebbero rientrate le spese di coloro che non pagano:hanno cambiato idea?

La decisione di isituire di nuovo la figura del bigliettaio sarà evidentemente rientrata a causa delle ristrettezze di bilancio.

L'altro pomeriggio ero sul 32 che porta conduce a Piazza Risorgimento e quindi è frequentato da moltissimi turisti. Sono saliti 3 (tre!) controllori e, dopo di loro, una coppia di turisti con in mano 2 euro. ma l'emittitrice non c'era e così si sono beccati la multa nonostante la loro assoluta buonafede. Lui ha fornito un passaporto e lei si è limitatato a fornire le proprie generalità (reali?) ed il proprio recapito (reale?)
Mi domando:
1) Quante sono le probabilità che la multa sia pagata?
2) Non andava comunque rispettata la buona fede e farli scendere?
2) Perchè le macchinette sono solo su alcune linee ed altre no?

Anni fa a Budapest non riuscii io e la mia famiglia ad obliterare il biglietto perchè il bus era stracolmo ma non subii un trattamento così vessatorio.