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| tranviere veterano | |
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Oggi giorno di Ferragosto davanti alla basilica di Superga, sulla collina di Torino, si è tenuto il concerto dedicato al 150mo dell'Unità d'Italia; la tranvia a cremagliera ha lavorato a pieno ritmo per portare lassù quanti volevano assistervi.
Questo mi porge l'occasione di ricordare quanto ha preceduto, sino al 1934, la tranvia; cioè la funicolare "sistema Agudio" (così detta dal nome del suo ideatore, Tommaso Agudio) o "teledinamica": un curioso connubio tra funicolare e ferrovia a cremagliera, che non mi risulta abbia avuto altre applicazioni nel mondo.
Mentre nelle funicolari tradizionali la fune di trazione "tira" le vetture che le sono saldamente fissate, nel sistema Agudio il movimento della fune serviva a mettere in moto, tramite un complesso sistema di pulegge e ruote dentate, un locomotore simile a quelli ferroviari e tranviari, capace quindi di trainare un numero variabile di carrozze rimorchiate, di solito due.
In questo modo sulla linea era possibile far viaggiare e arrestare indipendentemente più convogli, inoltre l'altimetria e la pendenza della linea potevano subire maggiori variazioni rispetto alle funicolari tradizionali, dove si cerca invece di rendere il più possibile costante la pendenza; in più, era possibile assicurare il servizio diretto tra il centro di Torino e Superga, tramite una vettura trainata con una tranvia intercomunale fino alla stazione inferiore di Sassi, poi agganciata al locomotore a fune (evidentemente i nostri nonni detestavano i trasbordi!).
Per sicurezza e maggiore aderenza, la linea era dotata di cremagliera, ottenuta piegando a S ripetutamente una barra orizzontale, in cui ingranavano le due ruote dentate del locomotore, messe in moto dalla fune.
La ferrovia funicolare, inaugurata nel 1884, funzionò regolarmente per mezzo secolo senza incidenti di rilievo, con un'unica modifica dopo la prima guerra mondiale, quando nella sala macchine presso la stazione inferiore la macchina a vapore a turbina originaria venne sostituita da un motore elettrico. Negli anni 30 cominciò ad accusare il peso degli anni e a rivelarsi eccessivamente onerosa; nel 1934, l'ATM di Torino, subentrata alla società privata che sino ad allora l'aveva gestita, visti i progressi raggiunti nella trazione elettrica, ne decise la sostituzione con un tranvia elettrica a cremagliera (col parere contrario di diversi consiglieri comunali, che avrebbero preferito la sostituzione del "ferro" con la "gomma", con un filobus stradale); tranvia che, inaugurata l'anno successivo, è tuttora in funzione. |