...inserisco qui un mio commento sul sito de "Il Mattino" in memoria di Ernesto:
In memoria di un amico
Un amico, un uomo buono, un grande lavoratore, un padre esemplare, un maestro dell'arte di fare la pizza: tutto questo era Ernesto Cacialli. Lo conoscevo dal 1971, quando ero un bambino e andavo alle elementari. Quando la sera si andava da lui a prendere le pizze per portarle a casa era una festa: avevano un sapore così speciale che solo lui sapeva dare con le sue operose mani. Quando stendeva il "paniello" sul marmo per formare la pizza che prendeva corpo, la sua maestria nel manipolare la pasta faceva della pizza un'opera d'arte. Una pizza fatta da lui era come se vi ci fosse la sua firma sopra: la differenza nel sapore si sentiva e come.... Io ho perso un amico, un grande amico, che mi ha fatto praticamente crescere con le sue pizze, la margherita, la pizza fritta, e quant'altro.... Lo avevo visto un mese fa, al Policlinico, mentre attendeva il suo turno per effettuare la terapia contro il male che alla fine ce lo ha portato via: era sereno, tranquillo; ben sapeva che non sarebbe vissuto a lungo, ma aveva ugualmente la forza per affrontare questa ultima, durissima prova della sua vita, con determinazione e tanto coraggio; io gli dissi che, qualora ne avesse avuto bisogno, con me non aveva un amico, ma un fratello. Mi ringraziò, con una punta di commozione nei suoi occhi, e ci abbracciammo affettuosamente, proprio come due fratelli, l'ultimo abbraccio deIla sua vita. Il nostro quartiere senza di lui non sarà più lo stesso... Addio, carissimo, che Iddio ti benedica...
commento inviato il 24-11-2009 alle 10:48 da Paolo Abbamonte
[Modificato da pabbamo 26/11/2009 10:58]