25/08/2009 12:31 |
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| | | OFFLINE | | Post: 27 | Registrato il: 13/12/2007
| apprendista tranviere | |
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Lungi da me il voler innescare polemiche, ma non posso condividere il tono e le argomemtazioni del Sig.Zio JO73. Preparare un'automobile e' sostanzialmente diverso dal conservare un veicolo d'epoca e, neppure si puo' citare ad esempio il caso di Abarth che, da vetture di serie ne ha create di elaborate. Circa il discorso ASI, posso anche essere d'accordo sul fatto che quest'ultimo sia un organismo ormai politico che punta ad un elevato numero di soci per avere maggior peso: il fatto di considerare storico qualsiasi veicolo di vent'anni, a mio giudizio, non ha alcun senso. E' altrettanto vero che molti commissari effettuamo ispezioni su vetture di marche diverse senza avere una specifica (impossibile) competenza di ogni marca, modello o serie; purtuttavia -al di la' di esibire la classica targa- ritengo che un veicolo in possesso di certificazione sia per lo meno originale all'8o-90%. L'originalita' e' senza dubbio un pallino italiano pero' ritengo che sia cosa indispensabile mantenerla se vogliamo conservare e trasmettere ai posteri la storia dell'automobilismo. Circa il discorso dei raduni cito ad esempio quello effettuato nel Gallurese lo scorso anno, organizzato dall'ASI, dove si potevano ammirare oltre 200 autoveicoli originali. Davvero un bello spettacolo, apprezzato dalla gente locale assiepata lungo le strade! |