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Filobus Fiat 2405.... 1/43 radiocomandato!

Ultimo Aggiornamento: 12/02/2012 23:23
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27/07/2009 12:33
 
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tranviere junior
Si procede... lenti, ma si procede!
Purtroppo io non sono tra i fortunati che può andare in ferie...
Quindi mi dedico alla costruzione del mio modello a tempo perso, andando avanti un po' a rilento...

Gli ultimi aggiornamenti mostrano la costruzione del paraurti anteriore.
Si parte prendendo la sagoma del frontale direttamente dal modello, riportandola con la penna su di un cartoncino.
Successivamente si va alla sega da traforo e con un pezzo di compensato da 5mm si ricava prima la sagoma lato carrozzeria, poi col medesimo metodo si ricava la forma esterna del paraurti:












Logicamente il paraurti ha subìto delle lavorazioni (non presenti in foto) che ne hanno costruito la particolare sagoma a più rilievi..
fatto questo si passa alla costruzione della veletta frontale, usando del plasticard da 0,5mm di spessore.
Si fa prima lo "sviluppo" del pezzo: in questo caso l'aver capito le "proiezioni ortogonali" in epoca scolare, è sicuramente di gran aiuto...



Ottenuto lo sviluppo del pezzo, aiutandosi con una sagoma di cartoncino ricavata dal tetto, non resta che incidere il plasticard ed effettuare le piegature, ottenendo il pezzo praticamente già perfetto per essere incollato al tetto:




Con questo risultato dopo la stuccatura e rifinitura:












Adesso si passa alla verniciatura. Non fate caso nè a COLORE nè a VERNICIATURA! Normalmente a tutti i modelli dò una verniciata per avere un idea REALE dei DIFETTI. La verniciatura mette in risaalto le profonfità, i rilievi, i difetti e le stuccature. Con questo sistema, si scoprono immediatamente le magagne del modello, quindi prima della rivernciatura nei colori defintivi si può mettere mano alle finizioni aggiustando il modello:






Per la verniciatura uso uno "spruzzatore" (costa circa 15 euro) a vasetto inferiore, ed il compressore. I colori sono Gunze Sangyo, sono diluibili in acqua. Ottimi colori, non fanno odori strani, quindi possono essere usati anche in condominio (sul balcone) senza che il "capo-scala" venga a suonare alla porta con le sue rimostranze..






Si vernicia anche la portina. Notate lo specifico "guanto" che altro non è che una busta da spesa..






Ecco il 2405 dopo il primo strato di vernice che ne rende subito pregi (pochi) e difetti (molti):










Foderata la parte superiore del mezzo, inizia l'operazione di verniciatura della parte bassa, quella che è di colore più scuro. Le mie capacità artistiche sono tali che provando a mischiare i colori per ottenere una tonalità simile all'originale ho tirato fuori un colore "alieno" che nulla ha a che vedere con i colori reali (sono proprio una chiavica sotto questo aspetto!)








Adesso il modello è quasi definitivo e saltano subito all'occhio difetti che noterete voi stessi:




















Allora analizziamo il modello tirandone subito fuori i difetti:


-Il taglio superiore della porta guidatore è troppo alto

-Mi sono dimenticato di simulare la grondaietta sul ricasco dell'imperiale.

-la veletta è sbagliata nelle misure: è troppo piccola in larghezza (ho infatti letto male le misure con il righello! mannaggia!)

-La linea di taglio del frontale che simula la griglia asporttabile è troppo bassa: va a filo della molura coprigiunto.

-Va simulato anche il taglio in verticale (sempre della mascherina)

- Il paraurti è troppo in alto e va abbassato di alcuni millimetri...

Per il resto direi che è tutto OK, la forma de tetto è simmetrica, liscia e priva di avvallamenti. Le fiancate sono regolari e solide, quindi un buon risultato, che migliorerà sicuramente una volta eliminati i difetti.

Ciao. JO [SM=x346232]




[Modificato da ZioJO73 27/07/2009 12:40]
27/07/2009 13:18
 
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Bè, nonostante i "difetti" sta venendo fuori un ottimo lavoro.
Io personalmente non riuscire a montare bene nemmeno un paperbus!

Giovanni Kaiblinger
27/07/2009 14:48
 
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Che compressore utilizzi?

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"Where no man has gone before"
28/07/2009 00:38
 
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tranviere junior
RI-MOTORIZZAZIONE!
Avevo anticipato che stavo valutando l'idea di costruire un sistema di riduzione tra motore e ruote, e ho approntato un "veloce" sistema di motorizzazione per testare la funzionalità.
Con la motorizzazione "test" ho potuto valutare l'incrementata forza di trazione e la maggior fluidità di marcia. Il motorino fatica molto meno, la velocità finale è scesa e l'assorbimento del motore è notevolmente calato. In più è aumentata la capacità di regolazione dello Speed-Controller, perchè essendo il motore notevolmente ridotto riesce ad avviare il mezzo con meno fatica, quindi ha un margine di controllo maggiore.
Prima di passare alla descrizione delle operazioni per autocostruirsi una meccanica, faccio qualche premessa.
Gli ingranaggi provengono tutti da sistema di Slot-Car, sono acquistabili in negozi specializzati o visitanto il sito www.slot.it.
Gli ingranaggi grandi (viola) sono in Ergal, il diametro è 18mm e sono 36 denti. I pignoni sono 11 denti di diametro 6,5mm.
La riduzione è fatta partendo dal pignone del motore che con un rapporto di 3,2 giri rispetto alla prima corona, invia il moto al secondo pignone (solidale alla prima corona) che a sua volta fa ruotare la seconda corona (solidale all'asse ruote) sempre con rapporto 3,2 circa.
Quindi per fare un giro di ruota servono oltre 10,5 giri del motore, con rapporto totale 10 a 1. Una buona riduzione.
Il passo tra gli ingranaggi è 11mm, in pratica affiancando pignone a corona la distanza tra i fori è 11mm.
Per ottenere un funzionamento fluido è stata aumentata questa distanza a 11,5mm.
Logicamente essendo tutti gli ingranaggi del medesimo tipo, la distanza tra asse ruote, asse intermedio di riduzione e asse del motore sarà identica:

0 (asse ruota)
+ 11,5mm asse intermedio (dall'asse ruota)
+ 11,5mm asse del motore (dall'asse intermedio oppure 23mm da quello ruota).

Fatta questa premessa si passa a tracciare su una lastrina di rame tutte le "coordinate" di lavoro, e successivamente si fanno sei bulinature per guidare la punta del trapano durante l'apertura dei fori dentro i quali passeranno i vari assi.
Nella foto la meccanica "test" e la lastrina di rame:



Tracciatura:




Bulinatura:




Foratura:




Si passa alla morsa per la piegatura. Operazione che va particolarmente curata per non creare sghembature o mancanza di parallellismi che comprometterebbero il funzionamento del meccanismo.
Si da la forma ad "U" alla lastrina:




Successivamente con delle "Boccole" di rame che altro non sono che antiquati ancoraggi elettrici per radio a valvole (abbiamo anche questa passione in famiglia..) si costruiscono dei "cuscinetti" dentro i quali scorreranno gli assi. Si fa un asse "tipo" costituito da un incastri di tubetti di diverso diametro che bloccano le boccole cercando il massimo parallellismo ed la perfetta perpendicolarità dell'asse rispetto al telaietto di rame:




Fatto questo e dopo infiniti controlli (io vado molto ad occhio...) si passa alla saldatura delle boccole, facendo attenzione a non saldare anche i tubi di rame alle boccole:






Stesso procedimento per il secondo asse, cioè quello di riduzione intermedio:




Ottenendo questo risultato:







Adesso prese le misure del motore e rispettando sempre gli 11,5mm di spazio tra asse intermedio e asse motore si costruisce l'incastro per il motorino, che rimane sempre quello dell'autopista. Essendo di dimensioni relativamente micro, non c'è bisogno di strani ingegni meccanici. E' sufficiente creare l'asola anteriore per il "collo" del motore e le asole posteriori per la "coda" e le terminazioni elettriche del motore stesso:






Logicamente tutto va fatto a prove e tentativi, cercando di limare meno materiale possibile: quello che si toglie di troppo diventa difficile aggiungerlo anche per saldatura, perchè si rischia di spostare tutte le boccole... Il motorino nel suo alloggio:





Le terminazioni elettriche sono protette da guaina termorestringente per evitare corto circuiti con il telaio.




Ecco una prova di assemblamento: come potere notare l'accoppiamento è relativamente giusto, e facendo ben caso, l'asse intermedio di riduzione ha il pignone accorciato in altezza. Si è resa necessaria questa operazione per ridurre l'ingombro in larghezza del gruppo riduttore. In questo modo le ruote gemellate sono più vicine mantendo la carreggiata entro i passaruota esterni del Vibertone.





Alcune vedute del sistema di ingranaggi:








Collegato il motore ad una batteria a 6volt, si lascia il tutto girare per 30 minuti. Un buon "rodaggio" rende tutti gli organi "gemelli" quindi in grado di interagire meccanicamente fra loro:






A questo punto si montano le ruote gemellate e si continua con la prova (totale sempre 30min.).
L'asse sporgente NON è un sistema alla James Bond per "tritare" le ruote alle macchine avversarie! (però magari nel plastico dell'ATTS potrei divertirmi un po' contro gli altri modelli!!!!!!!!!) Ho preferito non accorciare gli assi finchè non ho le ruote definitive..




Infine si installa il tutto sul telaio del Vibertone e si costruisce il "gancio" su cui poggierà la ralla e che fungerà anche da sistema di tenuta del semitelaio posteriore:





Pensavo che l'ingombro della meccanica mi costringesse a compromessi, allargando le ruote e facendole sporgere dai passaruota. Fortunatamente il tutto è rimasto talmente preciso da obbligarmi a fare una boccola per ALLARGARE la carreggiata e portare le ruote a filo dei parafanghi...
Alla fine delle lavorazioni sarei anche stato felice di testare il funzionamento del sistema ma..... ho PERSO UNA MALEDETTISSIMA E MICROSCOPICA brugola dell'ingranaggio!!!!!!! [SM=g9589] [SM=g9589] [SM=g9589] [SM=g9589]
Quindi niente. Andrò a comprare questa cosa (è lunga meno di 3mm..) e poi proverò.
Comunque se tutto va come si pensa non dovrebbe essere necessario il secondo motore sul semitelaio posteriore...
Ma a quello ci pensiamo dopo i test e quando si passa alla parte posteriore.........

Seguiranno aggiornamenti!

Ciao. JO [SM=x346232]















28/07/2009 12:52
 
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Hai pensato al materiale per la realizzazione del mantice di collegamento tra i due elementi? Mi pare che l'originale abbia anche una sorta di semi-arco di carrozzeria (con asola finestrata) nella parte centrale di questo... [SM=x346225]
28/07/2009 17:35
 
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Mantice..
Si come appunto hai specificato, in centro alla ralla c'è un arco rovesciato con finestrotto centrale...
Al materiale del mantice ho già pensato e... risolto! E' stato uno dei primi interrogativi che mi sono posto prima di iniziare tutta l'operazione..
Ma lo vediamo più avanti...

Ciao. JO
28/07/2009 17:54
 
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Caro ZioJo, la vettura è bellissima, ma quei colori non c'azzeccano proprio, eh...

1Poggioreale Cimit. Staz.Centr. v. Marina
P. Vittoria Mergellina Fuorigrotta Bagnoli
28/07/2009 20:25
 
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Saranno solo le prime mani... [SM=x346225] per quanto immagino sia molto difficile riprodurre il colore esatto della vettura all'epoca (le stesse foto del tempo potrebbero essere virate non proprio fedeli all'originale) [SM=x346226] , cmq anche ricostruire con le varie tinte i colori si potrebbe riuscire giusto con un tintometro da carrozzieri! [SM=x346233]
28/07/2009 21:09
 
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maestro tranviere
Io quel verde scuro lo vedo troppo acceso, e non credo sia un effetto fotografico...

1Poggioreale Cimit. Staz.Centr. v. Marina
P. Vittoria Mergellina Fuorigrotta Bagnoli
28/07/2009 21:58
 
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Colore...
Ha ragione Augusto!
Quel verde "scuro" ha preso una tonalità quasi "plastica". Se mi chiedete di rifarlo un altra volta non ci riesco di sicuro...
Ricorda il colore dello storico shampoo alle mele verdi: il CAMPUS!

Oggi sono andato al negozio di modellismo ed ho acquistato due colori che si avvicinano alle tonalità originali.
E' comunque vero che i bus avevano tutti dei colori strani, e le uniche foto realmente a colori erano quelle di fabbrica: spesso per evidenziare le forme sulla pubblicazione delle brochure i mezzi stessi venivano verniciati in colori più "sgargianti".
Del resto anche in ferrovia, locomotive e locomotori erano verniciati in tinte chiare per creare risalto...

Ciao. JO

28/07/2009 23:54
 
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Sulla pubblicazione "Giro d'Italia in filobus" della Editrice Calosci a pag. 272 vi è una foto a colori presa "a ore 13,30" di un Fiat 2405 Viberti torinese, per la precisione il n. 1205 in servizio sulla linea "34", solo che in effetti i colori oltre ad essere "virati" su un indefinibile blu-color cielo dimostrano anche la vetustà del mezzo (la foto fu scattata il 26/05/1979 da Paolo Gassani), in effetti cmq la veletta è più sviluppata orizzontalmente e il mezzo è munito di fendinebbia gialli anteriori...in ogni foto queste foto riportate non sono proprio le fonti iconografiche migliori per le cromie originali, sarà anche che con il processo di stampa dell'editore vi sono variazioni inevitabili: in effetti le uniche sono le foto promozionali dell'epoca a cura delle Case costruttrici!
29/07/2009 00:35
 
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Si ce l'ho quel libro...
Comunque da disegno ATM che cita espressamente il 2405, i fendinebbia non ci sono.
E come tale non li ho installati. Anche se poi dal momento che devo comunque ritoccare il frontale è probabile che la modifica verrà fatta installando i due fanalini tra mascherina e paraurti.
Per quanto riguarda i colori, credo che mi avvicinerò a qualche mezzo di ATTS con la tabella "RAL" cercando il colore più vicino possibile a quello dei mezzi storici.

Ciao. JO
06/08/2009 18:40
 
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Qualche immagine dello stato di avanzamento....
QUeste immagini mostrano lo stato dei lavori del 2405.
La semicassa posteriore è praticamente ultimata, manca logicamente tutta la parte di finituta.
E' mancante anche la ralla centrale che è in fase di costruzione.






Attendo commenti dai pochi rimasti dalla partenza per le ferie!

Ciao. JO [SM=x346232]
06/08/2009 19:22
 
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maestro tranviere
per ZioJo
Focalizzo ancora l'attenzione sul colore: se hai riverniciato la semicassa anteriore ti dico che adesso va molto molto meglio, e praticamente ci sei. Non fare riferimento ai mezzi di Torino, le tonalità sono diverse. Devi guardare solo Milano e Napoli.

1Poggioreale Cimit. Staz.Centr. v. Marina
P. Vittoria Mergellina Fuorigrotta Bagnoli
06/08/2009 19:35
 
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VIDEO!
Ecco qualche video del Vibertone!

http://www.youtube.com/watch?v=Hq6MCYR1O0w

http://www.youtube.com/watch?v=A3r1ioUwi2U

http://www.youtube.com/watch?v=fnHsV2PdM4k


Ciao. JO [SM=x346232]
06/08/2009 22:38
 
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Bello il video! avrei un suggerimento su come rendere il funzionamento più dolce...ma è un'idea folle!

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"Where no man has gone before"
06/08/2009 22:43
 
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Suggerimenti....
cosa aspetti a farti avanti????????????????

Ciao. JO
06/08/2009 22:47
 
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Pensavo di inserire delle resistenze di potenza in serie al motore come avevo fatto con il 2411 in 1/24...
Anche perchè il regolatore micro non dispone di trimmer per ritoccare la velocità massima del modello...

Ciao. JO
06/08/2009 23:37
 
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maestro tranviere
Se ti accontenti di avere una velocità fissa bassa, si da simulare visivamente la "massa" del veicolo, potresti provare, per avere partenza ed arresto dolce (e non a razzo) ad inserire IN PARALLELO al motore un gruppo RC (resistenza e condensatore elettrolitico in serie) in modo tale che quando si da tensione al motore la corrente fluisca attraverso il gruppo e, man mano che il condensatore attraverso il resistore si carica (e quindi scorra sempre meno al suo interno), ne fluisca sempre più verso il motore (che a quel punto gira al massimo poiché il condensatore carico interrompe il parallelo)... togliendo tensione il condensatore, scaricandosi attraverso la resistenza, continua a far girare il motore che ovviamente al diminuire della carica rallenterà sempre di più fino a fermarsi. Naturalmente i valori di RC vanno trovati sperimentalmente poiché dipendono sia dalla durata dell' accelerazione e decelerazione nonché, cosa più importante, dal valore della resistenza intrinseca in Ohm del motore....in effetti la cosa potrebbe anche non funzionare se detta resistenza fosse troppo bassa....ma la cosa, a mio avviso, va cmq tentata.... ovviamente il componenti portano via spazio e, forse, la cosa andava pensata in fase di progettazione...
[Modificato da Francesco E. 06/08/2009 23:42]

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06/08/2009 23:46
 
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Si, c'è solo una piccola controindicazione al tuo suggerimento...
Il condensatore elettrolitico è POLARIZZATO, quindi necessita di alimentazione sempre nel medesimo modo...
Se faccio "retromarcia" il condensatore crea immediatamente un cortocircuito, che di sicuro si tramuta nella rottura del regolatore RC, nell'arrosto della resistenza (interessata dalla corrente di co-co) o nell'esplosione del condensatore...
Bisognerebbe studiare un sistema "doppio" composto da due R+C (resistivo più capacitivo) gestito con diodi di blocco che escludono un sistema R+C in base alla polarità di alimentazione...

Ciao. JO
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