I contestatori di Pescara non sono certo in piazza contro il Phileas o contro gli sprechi, loro sono contro un trasporto pubblico efficente che sottrae spazio ai loro sporchi comodi.
Non sanno minimamente cosa è un filobus, un tram o un treno, a loro interessano solo le macchine.
Qualcuno li chiamati buffoni e li ha mandati a "zappare la terra"?
Pienamente legittimo, del resto anche i manifestanti hanno urlato insulti, non vedo perchè non possano anche prenderli.
E poi zappare la terra non è un insulto, semmai gli insultati sono i contadini che non meritano certo di essere equiparati a quei beceri personaggi.
Tornando a cose serie, sulla discussione di Verona abbiamo avuto modo di vedere i costi comparati tra Phileas e Solaris.
http://www.anceverona.it/img/news/2011413200_0659-11.pdf
VERONA— Quasi 23 milioni di euro in meno e oltre 400 punti in
più in tema d’inquinamento, affidabilità e finiture: così li Phileas
ha battuto il Solaris nel derby per la fornitura del nuovo fllobus a
Verona.
Dal punto di vista economico, la cordata che proponeva la filovia
costruita in Olanda, guidata dal Consorzio Cooperative Costruzioni e composta dai veronesi Mazzi, Alpiq Intec e Soveco, assieme a BalfourBeattyRail e Advanced Transport System, ha offerto
al Comune un ribasso del 17,903per cento, rispetto al 13,17 offerto
dagli avversari friulan-padovani della Rizzani De Eccher, che proponevano ll fllobus polacco Solaris ed erano alleati con la
Gemmo, la Sicea e la stessa Solaris.
Tradotto in soldoni, su di un importo complessivo, che il bando di gara aveva fissato in 126 miioni e 600miia euro, questo vuol
dire appunto uno «sconto» di circa 22 milioni e 600mila euro
Quindi il Phileas ha vinto sul piano economico e non solo su quello dell'innovazione.
Il discorso sulla tecnologia proprietaria non ha senso, se decideranno un giorno di comprare altri filobus, il bifilare andrà sempre bene lo stesso, al limite non useranno più i magneti per terra, che evidentemente costano molto poco.
Io credo comunque che in futuro la tecnologia della guida assistita sarà una norma e non un eccezione.
E' un fatto di civiltà, come il piano ribassato. La possibilità di accostarsi perfettamente alle banchine abbatte le barriere e consente a tutti l'accesso al mezzo senza problemi.