Varchiamo l'ingresso del piazzale del deposito. I capannoni posti alla destra ospitano il deposito e l'officina...
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...mentre il capannone posto in posizione centrale, difronte all'ingresso, ospita il magazzino dei pezzi di ricambio.
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Entriamo all'interno dell'officina.
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Subito la nostra attenzione viene attirata dal nuovo treno che dovrebbe entrare in servizio dal prossimo mese di Giugno (Le cui prove vengono effettuate di notte. Ho purtroppo dimenticato di chiedere su quale linea): nome in codice CV4, soprannominato "Il Golfo". Il dirigente accompagnatore della Circumvesuviana ci spiega che si è scelto di passare al blu in quanto tale treno rappresenta in tutto e per tutto una rottura col passato. Una rottura sia dal punto di vista tecnologico, con un treno ipertecnologico figlio dell'era dell'elettronica, sia dal punto di vista delle tipologia vera e propria del treno, che è più adatto ad un servizio di metropolitana che non di tipo ferroviario.
Ecco il prototipo del Golfo.
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Ed ecco, invece, il primo elettrotreno (o meglio UDT) della serie. Notate che differisce cromaticamente dal prototipo per l'apposizione di alcune bande rosse che richiamano i colori "storici" della Circumvesuviana.
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Un primo piano dell'accoppiatore Scharfenberg del Golfo.
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Scendiamo nella fossa per ammirare da vicino i carrelli del nuovo treno.
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Un primo piano del disco frenante.
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Il Golfo è un treno interamente costruito in Campania, in tutte le sue componenti. Costruito dalla Firema e da AnsaldoBreda, numero di serie 001.
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Altre foto del sottocassa con gli inverter in primo piano.
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Con il permesso dei tecnici dell'Ansaldo (i treni sono ancora sotto gestione Ansaldo) saliamo a bordo treno.
Ecco i grossi quadri elettrici le cui componenti sono marchiate...FS.
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Entrando dalla cabina di guida veniamo subito colpiti dall'ipertecnologico banco guida che ha una certa somiglianza a quello degli ETR500 dell'Alta Velocità.
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Il quadro in dettaglio: in primo piano il piccolo schermo su cui, se ho ben capito, dovrebbe apparire la ripetizione dei segnali. In primo piano si distinguono anche i tasti per l'apertura ed il tasto per la chiusura delle porte ed un tasto per la "partenza in salita".
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Il grosso monitor LCD centrale.
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Contachilometri e la barra per accelerazione e frenata del treno.
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Ed ecco l'interno del treno interamente incelofanato per preservare il delicato allestimento. I sediolini sono disposti su di un lato su 2 file, mentre sull'altro lato lato su di una fila. Il giusto equilibrio tra posti a sedere e posti all'inpiedi. Il treno è molto spazioso.
Purtroppo il treno non era "in tensione" e l'interno non era, quindi, illuminato.
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Un'altra foto dell'interno, questa volta scattata con flash.
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Un primo piano dell'innovativo meccanismo di apertura porte.
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Continua...
[Modificato da BiagPal 15/08/2008 21:38]