Aldo Giuffré - Liana Trouché
Il motivo dell'eco che suscitò l'incidente nel quale morì Liana Trouché ve lo posso dire io con dovizia di particolari, perchè ricordo bene la storia le cui vicende mi attrassero talmente al punto di approfondire il tutto.
Innanzitutto, fece scalpore il fatto in se stesso che l'attrice morì mentre era in auto con il grande Gino Bramieri (che era alla guida), con il quale stava portando in giro per i vari teatri italiani una commedia che rappresentavano insieme. La cosa più rilevante, però, fu la discussione che si aprì sull'auto di Bramieri, una Alfa 6 2500 con il cambio automatico. Un lettore di Quattroruote (che io leggo assiduamente fin da bambino) sollevò il caso per una semplice curiosità: prendendo spunto proprio da quell'incidente, la sua domanda riguardava le presunte difficoltà di controllo di una qualunque vettura con il cambio automatico, che proprio Bramieri citò a sua difesa, nonché la robustezza della scocca della vettura che, secondo quanto dichiarava la casa costruttrice, doveva resistere fino ad una forza d'urto pari a 45.000 Kg.
I redattori di Quattroruote, prima di tutto, precisarono che, per quel che riguardava le responsabilità dell'incidente, era ancora tutto da chiarire e la cosa non era quindi di loro competenza in quanto se ne stava occupando la magistratura; in risposta al quesito del lettore, poi, si soffermarono sulle differenze tra un'auto con il cambio manuale e una automatica: l'impossibilità di avviare la vettura a spinta nel caso di avaria, le difficoltà in caso di traino (non più di 50 chilometri di percorrenza e una velocità non superiore a 50 km/h, e ancora oggi non ho compreso il perché...), l'assenza totale del freno motore e la conseguente più rapida usura dei freni maggiormente sollecitati, e così via.
Piuttosto, i redattori di Quattroruote si soffermarono su un particolare che sicuramente si rivelò determinante riguardo alla morte dell'attrice: su quella stessa pagina della rivista era pubblicata la foto di quel che era rimasto della vettura, dove si notava subito che mancava la portiera anteriore destra, divelta dalla violenza dell'urto (mi sembra che l'auto si era anche ribaltata più volte) e letteralmente staccata dalla vettura; l'attrice, che sedeva a fianco di Bramieri, fu sbalzata fuori dall'abitacolo e per questo morì sul colpo. La redazione evidenziò questo particolare perché, da quanto se ne deduceva, non era difficile giungere alla conclusione che la Trouché perse la vita in quanto non aveva allacciato la cintura di sicurezza, nonostante la vettura ne fosse provvista; se, infatti, l'avesse allacciata, dalla dinamica se ne poteva facilmente desumere che si sarebbe senz'altro salvata, anche tenendo conto che la cellula dell'abitacolo aveva egregiamente resistito all'urto. Questo è quanto. Per quel che concerne Bramieri (che poi scomparve per un tumore nel 1996), pur essendone uscito anch'egli seriamente ferito, si ristabilì completamente, ma non mi sembra, se ricordo bene, che ebbe condanne in relazione alla morte dell'attrice.
[Modificato da pabbamo 02/07/2010 22:48]