11/04/2009 18:28 |
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| | | OFFLINE | Post: 9.264 | Registrato il: 22/02/2004
| maestro tranviere | |
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Non mi piace per niente il tono inutilmente provocatorio e polemico che ha preso questa discussione ...
... si può dissentire in maniera più garbata e amichevole.
Ciò detto, rimane il problema dei costi e di chi se lo assume, checché ne dica qualcuno. Procurarsi un tram di un'altra città, costruirne uno ex-novo o quant'altro non son cose che si improvvisano, e soprattutto che si fanno a costo zero.
Certo, sarebbe bello ricostruire una Radiax o un'altra due assi fiorentina, ma in mancanza, non mi sentirei offeso da un approccio meno strettamente filologico. Far circolare una 28, o una due assi portoghese, o una vettura torinese potrebbe essere anche una carnevalata. E allora?
Sarebbe comunque una testimoniana di un passato, anche se non strettamente cittadino, ed una linea di congiunzione col futuro.
Sarebbe inoltre un'attrattiva turistica, ed un cosa simpaticamente diversa rispetto alla "normalità" del Sirio moderno che, con tutte le sue brillanti caratteristiche tecnicamente innovative ed user-friendly (aria condizionata e piano ribassato. Non certamente decoro interno e comodità di seduta) non ha comunque un briciolo del fascino di una vecchia vettura (per non parlare dell'affidabilità meccanica. Ma questa è un'altra storia).
Comunque, finché non ci sono i finanziatori, tutto questo elucubrare è puramente teorico, e certo non vale l'innalzamento dei toni della discussione ed il progressivo scatenarsi di una guerra santa d'opinione.
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